A due anni di distanza dall’ultimo progetto discografico, Noemi torna per la quinta volta al Festival di Sanremo con Non smettere mai di cercarmi, brano che lei definisce «uno slogan da cantare a polmoni aperti». Sarà inserito in La luna, il suo sesto album in studio, variegato e versatile, che presenterà live il 27 maggio a Roma e il 29 a Milano.
Non smettere mai di cercarmi… ti identifichi in questo modo di vivere l’amore?
Sì, ma più che nel modo di vivere l’amore, direi le relazioni in generale. Per esempio, a volte faccio gesti e cose che mi ritrovo a considerare che fa anche mia madre. Questo mi fa in qualche modo pensare che non la perderò mai.
A chi dedichi questa canzone?
A tutte le persone che hanno la lucidità di ritrovare qualcun altro in quello che fanno e che magari riescono a sentirsi legati, anche se al giorno d’oggi è molto problematico sentirsi così vicini a qualcuno.
Il Festival per te è?
Paura e emozione…Tantissima! Soprattutto dietro il palco.
Il rituale per la voce prima di salire sul palco?
Faccio la voce di E.T. Aiuta a scaldare le corde vocali!
Stanza di albergo, ordinatissima o super caos?
Super caos, direi bombe esplose!
Siete pochissime donne in questa edizione. Senti una responsabilità?
No, credo che possa capitare a seconda delle annate, di essere di più o di meno. Non starei sempre a sottolineare. Il peso si sente, perché effettivamente siamo di meno e bisogna far sentire la nostra presenza!
L’accessorio indispensabile?
La scarpa figa, con un bel tacco!
Il rossetto di che colore?
Assolutamente… rosso Noemi!
Canzone preferita di Baglioni?
Avrai, perché mi piace molto la frase sui cani, «avrai carezze per parlare con i cani. E sarà sempre di domenica domani».
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