E’ una delle atlete britanniche più promettenti. Mezzofondista, 16 anni e le idee già molto chiare, in particolare quelle sull’ambiente. Innes Fitzgerald, ribattezzata la Greta Thunberg dell’atletica, ha infatti deciso di impegnarsi concretamente contro l’inquinamento.
Non prende aerei, si posta esclusivamente in treno. È per questo motivo ha deciso di declinare l’invito della federazione inglese per partecipare ai Mondiali di cross country in programma a febbraio a Bathurst, in Australia. “La decisione non è stata facile – afferma Innes – ma non è paragonabile al dolore che proverei salendo su quel volo“.
La lettera di Innes Fitzgerald alla British Athletics
“Quando ho iniziato a correre – spiega la mezzofondista in una lettera indirizzata alla British Athletics – la prospettiva di un Mondiale era soltanto un sogno. Avere l’opportunità di competere per la Gran Bretagna è un privilegio, ma la realtà del viaggio in aereo mi riempie di profonda preoccupazione – continua -. Il minimo che posso fare è esprimere la mia solidarietà a coloro che soffrono in prima linea per il collasso climatico“.
“Avevo solo nove anni – dice Fitzgerald – quando è stato firmato l’accordo sul clima alla Cop21 di Parigi. Ora, a distanza di otto anni, le emissioni globali sono aumentate costantemente, avviandoci verso una catastrofe climatica. Sir David King, ex consulente scientifico capo del governo, ha dichiarato: ‘Quello che faremo, credo, nei prossimi tre o quattro anni determinerà il futuro dell’umanità’. La scienza è chiara. Una svolta è possibile solo grazie a un cambiamento trasformativo derivante da un’azione collettiva e personale”. Da qui la scelta compiuta con grande coerenza di non prendere parte ai Mondiali in Australia.
La reazione della famiglia
Nonostante la scelta possa sembrare azzardata, Innes ha raccolto numerosi consensi, soprattutto sui social, dove in tanti hanno deciso di applaudire la sua decisione.
D’altra parte primi sostenitori di Innes sono mamma e papà, fieri della scelta: “La mia famiglia è altrettanto rispettosa dell’ambiente come me e viviamo in una ‘casa passiva’ a consumo energetico quasi nullo, immersa in una coltivazione di frutta e verdura. Mio padre è felice che io abbia deciso di non volare perché l’aviazione è la più energivora attività che esista sulla terra e io non voglio avere questo peso sulla mia coscienza”.
Le scelte future
Innes ha annunciato che per le stesse ragioni non parteciperà agli Europei under 18 di Gerusalemme e ai Mondiali Under 20 che si svolgeranno in Perù. Decisione che fa storcere il naso ai suoi dirigenti sportivi, preoccupati del fatto che le sue scelte etiche possano essere controproducenti per il futuro della promessa dell’atletica.
Lei però non cambia idea: pensate che per prendere parte agli Europei di Torino ha viaggiato in treno, usando la bicicletta per spostarsi da una stazione a un’altra…