Il Dolby Theatre di Los Angeles è pronto per ospitare la 90esima edizione della cerimonia degli Academy Awards, ormai conosciuta da tutti come la Notte degli Oscar. Ma se spesso ricordiamo le coppie nate sul set dei film più famosi, gli abiti da favola cheindossano le attrici, acconciature, trucco, accessori e gioielli strabilianti, è anche vero che questa cerimonia fin dal suo esordio, nel 1929, ha riservato momenti a dir poco imbarazzanti, gaffe, assegnazioni sbagliate, scivoloni (nel vero senso della parola), cadute e papere.
L’ultima gaffe, forse l’incidente più ‘divertente’ e spaventoso allo stesso tempo degli ultimi anni è stato proprio alla scorsa edizione degli Oscar, quella del 2017, quando Warren Beatty annuncia la vittoria di La la land, ma la statuetta al Miglior film era invece stata assegnata a Moonlight.
Nel 2014 un John Travolta decisamente gonfio e stravolto dall’eccesso di botox sale sul palco per presentare Idina Menzel, la cantante di Let It Go, la colonna sonora vincitrice di Frozen ma le cambia il nome in un molto fantasioso (che sia stato contagiato dal cartoon?) Adele Dazeem.
Ch inon ricorda la gioia, l’emozione, l’infinito abito e lo scivolone di Jennifer Lawrence quando nel 2013 vince la statuetta come Miglior attrice protagonista per la sua interpretazione ne Il lato positivo?
Siamo nel 2012 e Joan Collins, in quell’anno giurata, intervistata due giorni prima della premiazione si fa sfuggire il titolo vincitore come Miglior film: “Credo che sia The Artist”. Sarà stata l’innocenza della sua età, ma il danno è stato fatto.
Nel 1999 sono rimasti tutti (o quasi) sconvolti dal fatto che Sophia Loren non abbia rispettato l’etichetta degli Academy: aperta la busta dell’Oscar al Miglior film straniero, esordisce con un italianissimo “Robbberto”. E il buon Benigni, non è stato da meno, e per festeggiare la tuatuetta a La vita è bella, saltella da una poltrona all’altra fino al palco.
Oggi la conosciamo tutti come una donna tutta d’un pezzo ma anche Meryl Streep ha avuto le sue defaillance. Nel 1982, dopo l’Oscar come Migliore attrice non protagonista per Kramer contro Kramer, ne arriva un altro per La scelta di Sophie. La Streep, che naturalmente si era preparata un foglietto con un bel discorso sale sul palco ma si accorge di non averlo più. L’unica cosa chè è riuscita a fare è stata un’incontenibile e lunghissima risata.
È il 1937 e Alice Brady vince l’Oscar come miglior attrice non protagonista per il film In Old Chigago ma leggenda vuole che l’attrice decida di non ritirare il premio. In sua vece si sarebbe presentato un ladro, che con l’Oscar in mano si diede alla fuga.
Purtroppo dal primo decennio di quella che sarebbe stata la cerimonia per eccellenza le informazioni arrivano frammentarie e, secondo qualcuno, anche molto romanzate!
A presentare l’edizione del 1934 è l’attore Will Rogers che, dopo aver aperto la busta con il nome del miglior regista, esclama: “Vieni e prendilo, Frank!”. Capra, sicuro di essere il vincitore grazie al film Signora per un giorno, si precipita sul palco per scoprire però che l’Oscar va a Frank Lloyd per il film Cavalcata.