Cena in famiglia ogni sera
Nei suoi quasi 8 anni alla Casa Bianca, Barack Obama ha introdotto una regola. Niente lavoro dopo le 18.30 per 5 giorni su 7, a meno di emergenze nazionali: la cena è per le figlie Malia e Sasha (18 e 15 anni, da sinistra nella foto in alto). «Faccio le domande da papà rompiscatole: com’è andata a scuola? Che combinano i vostri amici? E loro mi prendono in giro per le mie orecchie grandi».
Va ai colloqui a scuola
«Obama mette i figli al centro di tutto. È un papà pratico, che si impegna nel costruire una relazione» sostiene Joshua Kendall, autore del libro First Dads, in cui racconta il lato paterno (e nascosto) dei presidenti americani. Barack è diventato una presenza costante nelle scuole di Washington: ha allenato (e fatto vincere) la squadra di basket di Sasha. E ama presentarsi insieme alla moglie Michelle ai colloqui docenti-genitori.
Riserva il tempo libero alle figlie
Dai weekend culturali a New York alla Festa del papà al parco di Yosemite in California: Barack non perde occasione di ritagliarsi del tempo con le ragazze. «I padri spesso pretendono che i figli si adeguino ai loro impegni professionali. Obama invece ha scelto di integrare le 2 agende, pubblica e privata» spiega lo psicoterapeuta Alberto Pellai, autore del saggio Nella pancia del papà (Franco Angeli).
Condivide libri e dischi
Obama legge quello che le sue bambine amano. Possibilmente insieme a loro. Da Harry Potter (tutti e 7 i volumi) alla Vita di Pi: essere padre vuol dire condividere le passioni dei figli, mettendo da parte bilanci della Nazione e telefonate ai capi di Stato. Anche ascoltare la stessa musica aiuta: non a caso tra gli artisti preferiti di Barack c’è Kendrick Lamar, il rapper più cool del momento.
“Spia” i fidanzati
Lo ha detto una volta, e ha mantenuto la parola: «Ogni ragazzo che abbia il fegato di affrontare i controlli dei servizi segreti (per uscire con Sasha e Malia, ndr) merita una chance». Ma, come ogni papà un po’ geloso, tiene alta la guardia: a cena con i Jonas Brothers, tra le band più amate dalle figlie, li ha scherzosamente avvertiti di non farsi strane idee. «Solo 2 parole: droni militari». Quelli usati per spiare i nemici…
Dice: «Ti voglio bene»
La rivoluzione più grande: Obama non ha paura di ammettere che ha bisogno delle figlie. «Non voglio essere il tipo di padre che ho avuto» ha detto spesso (dopo il divorzio, quando Barack aveva 3 anni, Obama Senior ha rivisto il figlio solo una volta). «Il presidente ha dimostrato che un uomo per avere successo non deve mettere a tacere le emozioni» dice lo psicoterapeuta Alberto Pellai.
Gallery a cura di Roberta Lancia