Il suo profilo Linkedin la vede ancora capo del Servizio Comunicazione della Banca d’Italia, ma il neo presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha scelto proprio lei, Paola Ansuini, per guidare il settore comunicazione di Palazzo Chigi. La notizia, che era trapelata nei giorni scorsi, è ormai certa e conferma un netto cambio di stile nella comunicazione. Si potrebbe dire una rivoluzione totale se pensiamo alle gestione di Rocco Casalino del premier Conte tra “pizzini”, dirette Facebook, tweet, sms, whatsapp e fughe di notizie. Lo stile Bankitalia, infatti, prevede una presenza social minima ed elegante e una comunicazione sobria. Esattamente come la sua nuova portavoce che dal 2006 lavora al fianco di Draghi ma che ancora gli dà del “lei”.

Dopo Mario Monti che scelse Elisabetta “Betty” Olivi, con Paola Ansuini torna quindi una donna nella sede del Governo. Una donna rigorosa e precisa: un po’ Banca d’Italia e un po’ Commissione Europea. Una donna che parla solo quando ha qualcosa da dire, ma soprattutto una donna che punta a una riorganizzazione rapida ed efficiente dell’intera struttura di Palazzo Chigi. Paola Ansuini appare quindi come la donna giusta per questo ritorno all’essenzialità.

L’alumna Luiss è “amica” di vecchia data del presidente del Consiglio, che l’aveva voluta al suo fianco dai tempi di Palazzo Koch fino alla guida del Financial stability board quando Draghi era alla Banca Centrale Europea. Un marito, quattro figli e un Golden retriever, la Ansuini è entrata in Banca d’Italia nel 1988 iniziando a lavorare nell’ufficio stampa e ricoprendo il ruolo di vice capo della delegazione della banca centrale a Bruxelles. Nel 2001 ha persino coordinato la campagna di informazione per l’introduzione dell’euro. Non solo: la Ansuini ha gestito eventi finanziari internazionali come le riunioni del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale, il World Economic Forum di Davos, G7, G8 e G20 dei Ministri economico-finanziari e dei Governatori delle banche centrali.

Insomma, se ancora non lo avete capito, stiamo parlando di una donna che darà del filo da torcere a tutti gli uomini al comando: la Ansuini riporta finalmente un tocco di sobrietà a “palazzo” e con lei si inaugura una nuova stagione comunicativa. Con l’appoggio delle otto ministre-Draghi.

Fabiana Dadone (Politiche Giovanili), Elena Bonetti (Pari Opportunità e Famiglia), Cristina Messa (
Fabiana Dadone (Politiche Giovanili), Elena Bonetti (Pari Opportunità e Famiglia), Cristina Messa (Università), Luciana Lamorgese (Interni), Marta Cartabia (Giustizia), Mariastella Gelmini (Affari Regionali), Erika Stefani (Disabilità) e Mara Carfagna (Sud e Coesione Territoriale).