Nel 2000, David LaChapelle ha “sparato” la giovane ereditiera Paris Hilton sulla copertina di Vanity Fair vestita con una gonna che si vedeva a malapena, una canotta a rete e il dito medio in bella vista. Nasceva così il mito della It-girl.

Per un po’ di tempo, la biondissima newyorkese è stata un appuntamento fisso nella scena inebriante dei nightclub della Grande Mela: è stata la Hilton a spianare la strada alle moderne influencer (hanno molto per cui ringraziarla) trasformando il suo status da “semplice” modella-ereditiera a celebrità-imprenditrice. Ed è stata sempre lei a «inventare di essere pagata per fare festa», scrive la rivista Tatler che sfoggia la 40enne rimasta bambina sulla copertina del mese di Aprile.

A differenza di molti altri personaggi pubblici degli anni 2000, Paris Hilton non si è mai allontanata dai riflettori e il suo carisma e appeal non è mai diminuito. Anzi, il suo affezionato fanclub è cresciuto ancora di più negli ultimi anni con il lancio del suo celeberrimo documentario This Is Paris, del suo canale YouTube e del suo nuovo podcast, dimostrando che l’autenticità è la chiave per rimanere sempre sulla cresta dell’onda.

Getty Images
1 di 19

Getty Images
2 di 19

Getty Images
3 di 19

Getty Images
4 di 19

Getty Images
5 di 19

Getty Images
6 di 19

Getty Images
7 di 19

Getty Images
8 di 19

Getty Images
9 di 19

Getty Images
10 di 19

Getty Images
11 di 19

Getty Images
12 di 19

Getty Images
13 di 19

Getty Images
14 di 19

Getty Images
15 di 19

Getty Images
16 di 19

Getty Images
17 di 19

Getty Images
18 di 19

Getty Images
19 di 19

Paris Hilton, famosa per le sue frasi ispirazionali sull’autostima (“Cammina sempre come se avessi una tiara in testa”, “Credi in te stesso e fregatene del giudizio degli altri”, “Sii sicura di te e non importa che aspetto avrai perché gli altri ti vedranno sexy”, “Una vera ereditiera non è mai cattiva con nessuno: non ha bisogno di esserlo”) una volta ha detto di se stessa: «Paris è come la panna montata: o la ami o la odi».

Ma anche se non ti piace, non puoi fare a meno di ammettere che la pronipote di Conrad Hilton, fondatore della catena di hotel di lusso Hilton, è invecchiata benissimo e oggi, che i Duemila sono tornati prepotentemente in auge e le passerelle sono piene di riferimenti a quegli anni, continua a fare (o rifare) tendenza. Folle di ragazzine si sentono cool indossando jeans a vita bassa, tute Juicy Couture, catenine intorno alla pancia e l’iconica borsa sella Dior in denim monogram: tutte ispirate all’influencer originale.

Getty Images
1 di 5

Getty Images
2 di 5

Getty Images
3 di 5

Getty Images
4 di 5

Getty Images
5 di 5

Sarà anche un’ereditiera ma Paris Hilton ha iniziato a lavorare come modella alla fine degli anni Novanta sfilando per Jeremy Scott e Heatherette e non ha mai smesso. Proprio la scorsa settimana è stata protagonista dell’ultima campagna pubblicitaria di Lanvin debuttando con un nuovo bob con frangia bombata ultra-chic, dimostrando ancora una volta la sua longevità come icona di stile.

Anche se ora sappiamo che Paris Hilton è anche una donna d’affari con un vero e proprio impero di profumi e una sua società di produzione, Heiress Records, parte dell’etichetta discografica Warner Bros, il suo arrivo sul mercato era stato accolto con molto disprezzo e cattiveria: in molti le ribadivano quotidianamente che era «Famosa per essere famosa» e che doveva restarsene a casa.

Pensate che nel 2006 l’artista Banksy aveva tristemente contraffatto e sostituito circa 500 copie dell’album di Paris Hilton nei negozi di dischi con versioni modificate dell’opera d’arte e della tracklist, cambiando i singoli in ‘Why Am I Famous’, ‘What Have I Done’. Le copie ora costano circa 8mila dollari l’una all’asta.

Getty Images
1 di 9

Getty Images
2 di 9

Getty Images
3 di 9

Getty Images
4 di 9

Getty Images
5 di 9

Getty Images
6 di 9

Getty Images
7 di 9

Getty Images
8 di 9

Getty Images
9 di 9

Quella ragazzina “bionda” un po’ alla Elle Woods, oggi viene continuamente citata dalle giovani generazioni su Instagram e TikTok che la prendono ad esempio. Raccogliendo milioni di visualizzazioni e follower in sfumature di rosa confetto, lucidalabbra e capelli ossigenati, le star dei social media stanno cercando di “liberare” il termine “bionda” dalla sua connotazione negativa di mancanza di intelligenza e promiscuità, trasformandolo in una nuova ondata di femminismo radicale ed eleggendo Paris Hilton a loro paladina di una giustizia stilistica che ha ogni diritto d’essere.