Simpatiche e disinvolte. Età media 80 anni. Ecco i “nuovi” talenti che stanno facendo impazzire il web anche in questa Fase 2: le “nonnine” che fanno la pasta in casa. Stiamo parlando delle grannies, o meglio le “Pasta Grannies“, nonne tutte italiane che con farina e uova a suon di mattarello sono diventate vere e proprie star della nostra cucina in tutto il mondo.
L’idea è venuta a Vicky Benninson, 60enne critica gastronomica e documentarista inglese con una grande passione per il nostro Belpaese: negli ultimi quattro anni, durante i suoi numerosi viaggi lungo tutto lo Stivale ha filmato oltre 400 anziane signore che da Nord a Sud impastano, con una destrezza da fare invidia perfino a qualche stella Michelin, pappardelle, gnocchi e tortellini, proprio come tradizione comanda.
I video della Benninson, pubblicati sul suo canale Youtube, spopolano, soprattutto tra inglesi e americani che, complice il lockdown e i sottotitoli, si sono cimentati in evoluzioni stilistiche pastaiole con grande passione e tenacia. Questo, in un momento di grande difficoltà come i mesi appena trascorsi, ha permesso all’Italia di ricevere un consenso al di sopra della media: è inegabile che, oltre che per l’arte e la storia, il nostro Paese sia apprezzato anche per la buona cucina.
Recentemente perfino il rigido Financial Times ha dedicato alle “Pasta Grannies” un articolo sottolineando come le nonne, forse scontate per gli italiani abituati ai loro manicaretti, sono invece molto apprezzate oltre confine dove la pasta, quella fatta in casa, diventa folklore più che tradizione. Un format vincente quello delle “grannies” che ha l’obiettivo di tramandare i segreti della cucina. Ogni video è dedicato a una pietanza diversa, a una Regione diversa e, ovviamente a una nonna diversa. La più anziana è la sarda Giuseppa Porcu che dai suoi 95 anni prepara i maccarrones de ungia, una particolare versione di malloreddu, pasta caratterista della tradizione isolana, accompagnati da un sugo di pomodoro e odori dell’orto. Il video con più visualizzazioni? Quello di nonna Oretta, romagnola doc che insegna a fare i suoi cappelletti.
Insomma nell’epoca dei social, dello smart working e dell’home-schooling, la rivincita delle nonne in casa avviene con video su YouTube che permettono la riscoperta di preziose tradizioni italiane che stanno – anzi, stavano, perché il Coronavirus in questo è stato provvidenziale – pian piano scomparendo e che andrebbero invece conservate e tutelate. Forse perché i nonni occupano da sempre un posto speciale nel cuore dei bambini; o perché anche da adulti la nostra parte fanciullesca conserva sempre con un’attenzione speciale l’amore per i nonni; o ancora, perché, nonostante gli anni, gli acciacchi e le difficoltà con la tecnologia i nonni rimarranno per sempre i nostri eroi moderni. E i loro piatti, quella pasta stesa con tanto amore, quel sugo seguito con passione sul fuoco, quel profumo e quel gusto, ce li porteremo dentro per sempre.