Patrick Dempsey torna nella seconda stagione di Diavoli
Non credevamo che Patrick Dempsey potesse piacerci più di quando era il Dottor Stranamore in Grey’s Anatomy. E invece ci conquista ancora. Nel ruolo di un banchiere senza scrupoli nella serie tv Diavoli, di cui ora esce la seconda stagione. E nella nostra intervista, dove scopriamo il vero segreto del suo fascino
Non chiamatelo più Dottor Stranamore. «È una cosa che ho fatto, che mi ha dato fama in tutto il mondo e a cui sono grato. Ma io non sono solo quello». Patrick Dempsey è diretto, gentile, forse ancora più bello di quando era protagonista della serie cult Grey’s Anatomy, dove il suo personaggio aveva, appunto, il soprannome di Dottor Stranamore: McDreamy in inglese, colui che fa sognare.
Lo incontro a Milano per la presentazione della seconda stagione di Diavoli (dal 22 aprile su Sky e Now), thriller sull’alta finanza tratto dall’omonimo bestseller di Guido Maria Brera edito da Rizzoli. Patrick Dempsey interpreta Dominic Morgan, uomo potente, misterioso, “rapace” e naturalmente affascinantissimo. «Un personaggio complesso» mi dice «con un suo ordine morale».
Patrick Dempsey: le foto
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– Patrick Dempsey con la moglie Jillian Fink.
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– Alessandro Borghi, Kasia Smutniak e Patrick Dempsey: i protagonisti della serie tv Diavoli.
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– Kasia Smutniak e Patrick Dempsey nella serie tv Diavoli.
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– Patrick Dempsey con la moglie Jillian Fink e i tre figli.
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– Patrick Dempsey da giovane.
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Patrick Dempsey
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Occhi azzurri, aria dolce e sorriso incantatore Patrick Dempsey è diventato un mito con la serie Tv “Grey’s Anatomy”.
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– Patrick Dempsey, Reese Witherspoon e Josh Lucas nel film Sweet home Alabama, 2002
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– Gli attori di Bridget Jones’s Baby Patrick Dempsey, Renee Zellweger e Colin Firth
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– Patrick Dempsey con Renée Zellweger
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– L’attore con la famiglia alla presentazione del film
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– 2008
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– 2007
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– Patrick Dempsey
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– Patrick Dempsey e Jillian Fink.
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Patrick Dempsey e Jillian Fink.
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– Ph:Olycom
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Nel mentre l’attore è tornato in pista a Le Mans per assecondare la sua più grande passione: i motori.
“Oggi la mia priorità sono i miei tre figli e le gare”, ha dichiarato Dempsey.
In attesa di rivedere Patrick sul grande schermo, auguri alla sua carriera!
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L’ultima volta che Patrick Dempsey è apparso sul grande schermo è stato nel 2011 con Transformers 3.
Professionalmente parlando, per lui la sfida più grande sarà ora quella di dimostrarsi capace di affermarsi in ruoli diversi da quello finora interpretato del bel Dottor Stranamore.
“Non so se l’eredità di Derek sarà così ingombrante da non consentirmi di andare avanti e di interpretare altri ruoli”, così afferma l’attore.
Molto dipende dalle fan di Derek: continueranno ad amare (e seguire) Patrick Dempsey anche senza camice? Pensiamo di si!
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A 17 anni dalla pubblicazione del primo romanzo (The Bridget Jones Diary) e a 14 dall’uscita del film omonimo, la giornalista inglese, pasticciona e sempre in lotta con la bilancia, torna con nuove avventure ma molte cose sono cambiate. Nel nuovo romanzo Bridget ha 51 anni, è madre di due figli ed è già vedova del povero Mark Darcy, alias Colin Firth, ma il film, a quanto mostrano le foto del set, regala un po’ di flash back sulla vita di Bridget che ci siamo persi in questi anni.
Circola l’ipotesi che Patrick possa prendere il posto dell’affascinante Mark Darcy al fianco di Bridget!
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Chiusa una porta, si apre un partone!
Conclusa l’avventura professionale nella serie TV di successo, incentrata sul medical drama dei suoi protagonisti, Patrick potrà ora dedicarsi al cinema.
Sarà la new entry del cast di Bridget Jones’ Baby (titolo ancora provvisorio), il terzo capitolo della fortunata saga tratta dal romanzo Un amore di ragazzo – Mad About the Boy di Helen Fielding (57). Sarà a fianco di Renée Zellweger (46) ma quale sarà il suo ruolo è tuttora un mistero!
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Fino a pochi mesi fa era uno dei personaggi di punta di una delle serie TV più seguite e longeve, ma oggi le cose sono cambiate.
Parliamo di Patrick Dempsey (49), il Derek Shepherd di Grey’s Anatomy, meglio conosciuto come Dottor Stanamore.
L’affascinante attore dopo molti anni ha concluso bruscamente la sua esperienza televisiva. Se per le sue fan è stato un duro colpo, ben presto potranno consolarsi vedendolo sul grande schermo!
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A 17 anni dalla pubblicazione del primo romanzo (The Bridget Jones Diary) e a 14 dall’uscita del film omonimo, la giornalista inglese, pasticciona e sempre in lotta con la bilancia, torna con nuove avventure ma molte cose sono cambiate. Nel nuovo romanzo Bridget ha 51 anni, è madre di due figli ed è già vedova del povero Mark Darcy, alias Colin Firth, ma il film, a quanto mostrano le foto del set, regala un po’ di flash back sulla vita di Bridget che ci siamo persi in questi anni.
Circola l’ipotesi che Patrick possa prendere il posto dell’affascinante Mark Darcy al fianco di Bridget!
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Proprio di recente, ha infranto i cuori di milioni di fan nel mondo, annunciando la sua uscita dal cast del telefilm che l’ha reso famoso. Lui è l’attore Patrick Dempsey, ovvero il dottor Stranamore di “Grey’s anatomy”, che per quel ruolo percepiva ben 12 milioni di dollari, arrivando 11esimo nella classifica di Forbes.
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Ci sono alcuni uomini che, col tempo, migliorano. E’ il caso di Patrick Dempsey, non certo un adone agli esordi e oggi, all’età di 50 anni, è in assoluto uno dei maggiori sex symbol di Hollywood e non solo. Dopo aver fatto innamorare le fan nel ruolo del Dottor Shepherd in Grey’s Anatomy, ora è alla ricerca di una nuova compagna, dopo che la moglie Jillian ha chiesto il divorzio a causa della sua recente scappatella con una collega del cast della serie tv. Per ora Patrick si consola con le gare automobilistiche assieme all’amico ed ex calciatore Alex Del Piero.
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Intervista a Patrick Dempsey
Ha trovato qualcosa di sé in lui? «Sì e no. Molto c’è già nella sceneggiatura. Ma, come attore, cerchi sempre di portare un po’ di umanità nel tuo ruolo ed è allora che devi scovare in te delle cose che puoi usare per dare forza al personaggio: un senso di vulnerabilità, un lato emotivo onesto».
Che idea si è fatto del mondo della finanza? «Credo che istituzioni simili alla banca d’affari della serie non siano più sostenibili. Le trovo affascinanti, interessanti, ma credo sia ora di investire in una economia che sostiene la comunità senza stravolgere l’ambiente. Oggi invece produciamo tanto, troppo, e con un ritmo forsennato, spinti dall’avidità. Questo mi fa paura, se penso al futuro dei miei figli».
Da Grey’s Anatomy a I diavoli ci sono stati tanti cambiamenti anche in lei. «Tantissimi, è pazzesco. Grey’s Anatomy mi ha dato la possibilità di crescere come attore, ma anche di fare tante cose al di fuori della tv e del cinema. Come il Dempsey Center, che aiuta i malati di cancro con le terapie olistiche, cercando di rendere migliore la loro vita durante le cure (grazie alle donazioni, il centro offre trattamenti e supporto gratuiti ai malati e alle famiglie, ndr). Credo sia la cosa migliore che abbia fatto. Ho usato la mia fama di “dottore” per realizzare qualcosa di buono».
Cosa fate esattamente? «Quando a una persona viene diagnosticato un cancro, possono passare settimane prima che riesca a capire come agire e come comportarsi per affrontare la malattia. Noi l’accompagniamo “hand in hand”, per mano. Con la nutrizione, il supporto psicologico, i trattamenti olistici come lo yoga, il reiki, l’agopuntura, il sostegno ai caregivers. Diamo forza ai pazienti e alle loro famiglie. È diventata la mia missione».
Com’è nato questo progetto? «Mia madre è morta qualche anno fa di cancro alle ovaie. È stata malata per tanto tempo, ha avuto 12 ricadute: il suo tumore e le cure così lunghe sono stati un grosso colpo per la mia famiglia. Mi sono reso conto della devastazione che un’esperienza del genere può avere sulle persone, soprattutto se non sono supportate».
Lei ha affrontato anche la dislessia. «Sì, per me la scuola è stata un incubo: non riuscivo a prendere appunti dalla lavagna. Mi sentivo inferiore e diverso dagli altri, non abbastanza forte. Ero frustrato e arrabbiato. Cosa su cui ancora adesso sto lavorando. Faccio sempre fatica a leggere, devo avere i miei tempi. Per fortuna, però, oggi la tecnologia aiuta: quando io ero ragazzo non c’erano questi supporti, né gli specialisti. La cosa più dura è stata anche sapere che la dislessia è ereditaria. Uno dei miei figli è dislessico: ma se lo scopri da giovane puoi trovare più facilmente le tue strategie. Con lui abbiamo fatto gli esercizi giusti per aiutarlo e ora a scuola va molto bene».
Patrick Dempsey: «Sono stato arrabbiato e frustrato. Se non ti senti bene dentro essere bello non serve a nulla»
La bellezza l’ha aiutata nella carriera? «Ma è una qualità fisica, non mentale (ride, ndr). Se non ti senti bene dentro, essere belli non serve a nulla. Mi è rimasto il desiderio di imparare, la voglia di leggere: avrei voluto frequentare l’università, studiare le lingue».
Ho visto sul suo profilo Instagram che ha appena girato uno spot per un correttore. «Un’idea di mia moglie che fa la make up artist. Io l’ho aiutata. È stato divertente. Non sa quanti uomini mi hanno poi chiesto come funziona!».