«Non dormivo più, i farmaci erano come acqua, le notti interminabili, a fissare il soffitto credendo di impazzire. La sera salivo sul palco divorata dalla stanchezza e dall’ansia. Allora mi sono chiusa in camera, al buio, i telefoni spenti. Ho passato giorni interi stesa a letto, senza pensare né parlare, senza riuscire a piangere o a toccare cibo». A raccontare le sue fragilità è la donna che ha venduto oltre 100 milioni di dischi con la sua “Pazza idea“. Tutto è nato durante l’estate di qualche anno fa, quando Nicoletta Strambelli decide di annullare dei concerti, ma in pochi sapevano il reale motivo. «Mi si è chiusa la gola, non riuscivo più a respirare» – ha confessato la cantante – «non capivo niente, ero in uno stato di totale incoscienza. Ricordo che mi sono detta: “Basta, è finita”. Ho creduto di morire». Patty Pravo si è messa a nudo nel salotto di Mara Venier ripercorrendo il periodo più buio della sua vita, quello in cui si è ritrovata a lottare contro quello che viene definito il male del secolo: la depressione.
Un racconto davvero toccante quello della ragazza del Piper che riesce solo oggi a dare sfogo alle emozioni che l’hanno accompagnata per anni. Anni in cui parlare di depressione era ancora un tabù. E si tendeva a rifugiarsi in sostanze illegali.
Come ne è uscita? Aiutando gli altri. «Mi sono alzata, ho aperto la porta della camera e mi sono infilata in cucina. Nella dispensa c’erano solo un cartone di latte e dei Pavesini, ho iniziato a mangiare e sono tornata a vivere». Poco dopo la Pravo è partita per l’Africa con Gino Strada ed è lì che è arrivata la svolta: «Aiutare sul campo chi sta peggio di noi dopo aver ricevuto tanto è stato essenziale, credevo fosse giunto il momento di dare. Ai bambini soprattutto».
Ma l’interprete di “Pensiero stupendo” e “La bambola” è sempre stata famosa per le sue trasgressioni, come ha raccontato la stessa artista che ha avuto a che fare perfino con la bigamia (era risultata addirittura trigama), dovuta a un problema tecnico di matrimoni non cancellati.
L’amore è stato il motore della sua vita, come ha rivelato più volte. Patty ha fatto perdere la testa a tantissimi uomini. Alcuni di questi sono diventati anche i suoi compagni per alcuni anni della sua vita. «Ho avuto tanti uomini». Il primo matrimonio della cantante veneziana risale al 1968: si sposa in Inghilterra col batterista Gordon Angus Faggetter con cui rimane sposata per quattro anni. Il 2 febbraio 1972 si sposa in Campidoglio con l’arredatore Franco Baldieri, un matrimonio a sorpresa che finisce (senza però sorprendere nessuno questa volta) qualche settimana dopo.
Nel 1976 sposa a Bali il chitarrista Paul Jeffery ma contemporaneamente frequenta anche il bassista Paul Martinez (con cui si sposa in California due anni dopo). Il quinto nome è quello di John Edward Johnson, sempre chitarrista e sempre americano con cui convola a nozze nel 1982 a San Francisco. Senza contare che nel mezzo c’è stata anche una cerimonia (non considerata valida in Italia perché celebrata con il rito celtico in Scozia) con Riccardo Fogli che per lei aveva lasciato la moglie Viola Valentino e i Pooh.