«Il premio Oscar? Non so se lo voglio vincere. La sola idea mi rende terribilmente nervoso».
Scusi? Johnny Depp, professione divo di Hollywood, sta dicendo che non gli interessa il riconoscimento più prestigioso per un attore?
«La nomination è un’emozione grandiosa. Però non mi sento all’altezza di queste cerimonie: non so parlare in pubblico e soffro di claustrofobia quando ci sono troppe persone in un luogo chiuso. Facciamo così: mi intervisti come se la candidatura non esistesse» (abbassa i magnetici occhi scuri e sorride sotto i baffi con l’aria di chi riserva molte altre sorprese).
Allora parliamo di Vanessa Paradis. Quando vi sposate?
«Non ci sposiamo».
Scusi? Johnny Depp, professione fidanzato felice, sta dicendo che non gli interessa il matrimonio?
«Esatto. Vanessa sarà sempre la mia ragazza».
Guarda il trailer di Nevarland, l’ultimo film con Johnny Depp
Per favore, ricominciamo da capo. Il film per cui lei è appena stato candidato all’Oscar come migliore attore si intitola Neverland-Un sogno per la vita, esce in Italia il 4 febbraio…
«Ed è la storia dello scrittore scozzese James Matthew Barrie, l’autore di Peter Pan. Barrie è in piena crisi di idee quando incontra la giovane vedova Sylvia e i suoi quattro figli. Dall’amicizia con questi bambini e dai pomeriggi passati insieme a giocare gli viene l’ispirazione per il suo capolavoro».
Si è detto che il rapporto tra Barrie e i piccoli fosse ambiguo. Che ne pensa?
«Che, mi scusi per il termine, sono stronzate. Secondo alcune biografie, l’attrazione di Barrie per i quattro orfanelli era di natura sessuale. Ma i ragazzi hanno sempre parlato dello scrittore con grande affetto. Non l’avrebbero fatto se fosse stato un pedofilo».
Anche lei, come Peter Pan, non vuole crescere?
«Io sono Peter Pan! Scusi, le sembro un adulto? E poi, male che vada, c’è la chirurgia plastica…» (ride, aggiustandosi sul naso gli occhialini di osso).
Ai suoi figli piace questa fiaba?
«Oh, sì. Riguardiamo sempre il cartone animato, Lily-Rose, Jack e io».
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Insomma, l’hanno aiutata a “studiare” per il film.
«Altro che! Per la verità, loro sono fortissimi su tutte le favole. Lily-Rose, che ha 5 anni, è cresciuta ascoltando la Bella Addormentata e Cenerentola. Mentre Jack, che ha 2 anni, preferisce le avventure dei pirati: corre per tutta la casa con la spada di plastica in mano» (sospira leggermente).
È strano immaginarla nel ruolo del papà. Lei ha conquistato le donne perché era un divo bello e maledetto.
«Ho vissuto a cento all’ora, non lo nego. Non ho finito il liceo, ho iniziato a fare uso di droghe a 14 anni, mi sono sposato a 20, ho sfasciato camere d’albergo, ho picchiato qualche paparazzo, sono stato arrestato tre volte… Se vuole, continuo: la lista delle stronzate che ho fatto da giovane, mi scusi ancora per il termine, è lunga» (fa una smorfia).
Quali vizi sono rimasti al ribelle Depp ora che ha superato i 40 anni?
«Le sigarette» (tira fuori la bustina del tabacco dalla tasca dei jeans strappati e ne arrotola una senza accenderla).
Anche la passione per gli anelli con il teschio, visto che ne porta uno.
«È il mio amuleto. E un invito a godermi la vita. Lo guardo e penso: un giorno finirò così, meglio che mi sbrighi» (dà un’occhiata all’anulare destro).
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Adesso si sta godendo la vita?
«Come mai prima d’ora. Il merito è della mia ragazza, Vanessa Paradis: è la donna che ho sempre cercato».
E la più invidiata del mondo. Come è riuscita a conquistarla?
«L’ho incontrata in un locale di Parigi durante le riprese de La nona porta. Era di spalle, e io continuavo a fissarla. Poi si è girata e mi ha salutato. In quel momento mi sono detto: “Ok, sono nei pasticci”».
In che cosa Vanessa è diversa dalle altre donne che ha avuto?
«Con Winona Ryder e Kate Moss ho vissuto delle passioni travolgenti, che non dimenticherò. Ma Vanessa è un miracolo. È stata l’unica in grado di capirmi. Mi ha insegnato a non avere paura delle mie emozioni in un momento in cui ero terrorizzato. Dal mondo e da me stesso»(arrossisce).
Vanessa è rimasta incinta di Lily-Rose poco dopo l’inizio della vostra storia. Questo non l’ha spaventata?
«All’inizio sì. Non mi sentivo pronto a diventare padre. Ma Vanessa voleva la nostra bambina con tutta se stessa. La sua forza e la sua determinazione mi hanno salvato. Non è per essere sdolcinato, ma davvero Vanessa, Lily-Rose e Jack mi hanno dato la vita».
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Scommetto che ha le loro fotografie nel portafoglio.
«Gliele faccio vedere… Sono un noiosissimo padre, io. O preferisce che le mostri i tatuaggi con il loro nome? Quello di Lily-Rose è sul cuore, quello di Jack sul braccio» (sta per sbottonarsi la camicia, poi si ferma. Peccato).
Allora perché non sposa Vanessa?
«Non voglio rovinarle il cognome. Avevo pensato di prendere io il suo, ma Johnny Paradis suona male lo stesso. Così abbiamo lasciato perdere… Scherzi a parte, è come se fossimo già marito e moglie: non sarà certo un pezzo di carta a cambiare le cose».
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