Si vive una vita sempre più frenetica, a una velocità talmente elevata che spesso non si ha il tempo per fermarsi, osservare le piccole cose che stanno attorno e… meravigliarsi. Sì, perché ormai si è sempre più con il naso sul cellulare, bombardati di informazioni, immagini, con la testa al prossimo appuntamento o a spuntare la lista delle cose da fare e non ci si accorge nemmeno più di un bambino che ci sorride, di un anziano che ha bisogno di aiuto per trasportare la busta della spesa o anche solo della natura che si ha attorno o della musica che qualcuno sta suonando al lato della strada.
Questa incapacità di apprezzare le piccole cose è ormai intrinseca della nuova generazione o è solo un momentaneo contagio che si può contrastare semplicemente mettendo in tasca la tecnologia e alzando la testa per guardare il mondo che ci circonda?
Lo stupore verso le piccole cose non deve essere smarrito, perché migliora la vita e mette in connessione col mondo e le persone che ci circondano. Senza considerare che è un ottimo antidoto anti stress, contro la noia e la negatività che spesso prende il sopravvento.
Stupirsi, meravigliarsi e appassionarsi non è banale, ma rappresenta un modo per raggiungere uno stato mentale di consapevolezza, serenità e felicità.
Da uno studio di Bibite Sanpellegrino realizzato con AstraRicerche in occasione del primo #IoMiMeraviglio Day, risulta che le piccole occasioni che portano a meravigliarsi sono principalmente un sorriso o un progresso a scuola del figlio (18,9%), o anche lo spettacolo della natura (15,4%), che sia una nuova stagione, la fioritura oppure la vista del mare. Il 15% invece si commuove davanti all’alba, un tramonto o un cielo stellato, che possono impreziosire il cuore di chi li osserva. C’è a chi basta scambiare uno sguardo o giocare con il proprio figlio (12,3%), oppure al 10,2% basta ricambiare un sorriso, un gesto di amicizia o di stima con una persona. Qualcuno invece ama fare una carezza al proprio animale domestico, sfogliare un nuovo libro, ricevere un regalo o vivere un momento spensierato come una passeggiata al parco durante una bella giornata di sole.
Ecco un piccolo decalogo per tornare a meravigliarsi.
1. Pensare positivo
Anche nelle giornate più nere, quelle che proprio iniziano male e non prospettano nulla di soddisfacente, bisogna imparare a uscire dalla frenesia e viverle appieno, apprezzando i piccoli momenti, dialoghi, incontri, notizie ed eventi quotidiani che possono portare gioia. Il pensare positivo attira gioia e serenità.
2. La giusta prospettiva
Bisogna imparare a non dare più nulla per scontato. Ringraziare ogni giorno di avere una casa in cui vivere, del cibo a disposizione e certe comodità che non tutti hanno. Se si è tristi, si può chiamare la famiglia o gli amici, organizzare una serata fuori, concedersi un film al cinema… banale ma non scontato!
3. Stay mindful
Essere capaci di vivere il presente, distaccandosi dal passato e senza aggravarsi della paura del futuro non può che portare giovamento. Solo così si può smettere di vivere la vita con ansia e godersi ogni piccolo istante e le piccole meraviglie che la vita offre.
4. Aiutare gli altri
Non c’è nulla di più rincuorante di mettere a disposizione degli altri il proprio tempo, il bene più prezioso. Perché così si ha la possibilità di scoprire come tutti possano insegnare qualcosa e vivere accanto agli altri, aiutarli, fare del proprio meglio per far sorridere qualcuno è una esperienza che impreziosisce e che donerà qualcosa di unico.
5. Non vivere di eccessi
Si ha spesso la smania di acquistare l’ultimo modello di cellulare, un elettrodomestico che può fare la differenza in cucina, l’ultimo capo di abbigliamento che è considerato un “must-have” per la nuova stagione… ma tutte queste cose riempiono la casa, la mente e non rendono liberi né felici. Bisognerebbe invece preferire un momento unico come la cucina della mamma, il sorriso di una persona, un tramonto.
6. Non rimandare
Bisognerebbe imparare a non rimandare a dopo o domani. Adesso è il momento giusto per vivere, essere felici, godersi un momento unico che ci porti gioia. A casa, in ufficio o in vacanza, nessuno può sapere cosa il destino abbia in serbo, ma si deve essere pronti a godere di ogni momento che viene donato.
7. Gioie artificiali
Quando non si è più in grado di emozionarsi delle piccole cose, si rischia di cadere in quelle tentazioni che creano sì emozioni e un picco di adrenalina, ma possono essere anche deleterie. Un esempio può essere il gioco d’azzardo. Dipendenze che simulano soltanto una soddisfazione momentanea e una gratificazione che rischiano di far perdere presto il controllo.
8. No stress
Le preoccupazioni della vita di tutti i giorni sono tante e spesso prendono il sopravvento, facendo perdere il baricentro dell’esistenza. Bisogna essere in grado di controllare i pensieri negativi, le preoccupazioni e lo stress per vivere la giornata con serenità e con l’idea che tutto passa e può essere superato. Spesso aiuta pensare con la testa di un bambino, con semplicità e magari anche con un pizzico di ingenuità.
9. Fatti, non parole
Lamentarsi, rigirare il dito nella piaga, vedere sempre tutto nero e mille difficoltà, con piagnistei inutili, certamente non giova e, anzi, questo atteggiamento non porta a nulla se non ad acuire il problema e ad avere una percezione sballata della vita.
10. Essere se stessi
Non si deve essere simpatici a tutti per forza, creare empatia dal primo sguardo con chi non si conosce, farsi accettare dagli altri a tutti i costi. Sempre meglio essere se stessi e vivere con leggerezza e un pizzico di auto-ironia, accettando anche i propri difetti e cercando di valorizzare invece i pregi.