L’attore romano Pierfrancesco Favino è il protagonista di un ambizioso progetto internazionale girato tra la capitale e Londra interamente in lingua inglese. Nel cast del film “Promises” – tratto dall’omonimo bestseller di Amanda Sthers – insieme all’attore italiano ci sono anche la britannica Kelly Reilly (chi ancora non l’ha vista nella serie Yellostone al fianco di Kevin Costner corra subito a farlo!) e il francese Jean Reno.
E proprio riguardo il nuovo duo del grande schermo l’autrice ha sottolineato che «Favino e la Reilly sembrano la quintessenza della coppia cinematografica che porta un senso di atemporalità alla nostra storia». Tra le sue prime parole, Amanda Sthers racconta «Ho impiegato tre anni per scrivere il romanzo e ce ne sono voluti altri cinque per adattarlo a sceneggiatura, probabilmente perché non è affatto semplice riassumere il tempo di una vita».
«Il film lascia intravedere l’intera esistenza di un uomo, l’essenza dello scorrere del tempo e ciò che dopotutto, conta davvero: il dolore vissuto nell’infanzia che ti forma, quelle notti in cui balli come se non ci fosse più un domani, le vere amicizie come legami che possono avvicinare o soffocare a seconda del momento che stai vivendo, la foto del tuo matrimonio che devi riporre in una scatola da trasloco come se stessi mettendo via una parte di te stesso e l’amore, quella grande storia d’amore che avresti potuto vivere se solo avessi girato a sinistra invece che a destra».
Non è la prima volta che Pierfrancesco Favino prende parte a pellicole di portata internazionale: ha recitato con molte star di Hollywood e, a Los Angeles, è noto per la sua partecipazione a Le cronache di Narnia, per il film accanto a Tom Hanks Angeli e demoni, ma soprattutto per essere riuscito ad entrare nel cast di World War Z e recitare accanto a Brad Pitt. Insomma, quanti attori italiani possono dire di essere entrati nell’Olimpo del grande cinema americano? Favino è motivo di grande orgoglio nel nostro Paese.
Ancor più dopo aver interpretato personaggi storici come Gino Bartali – pensate che per impersonare la leggenda del ciclismo l’attore ha percorso oltre 5 mila chilometri in bicicletta – oppure il politico socialista Bettino Craxi in Hammamet. Senza contare il film Padrenostro che gli è valso la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla 77ª Mostra del cinema di Venezia. E le sue quattro collaborazioni con il regista Gabriele Muccino (da L’ultimo bacio nel 2001 fino a Gli anni più belli uscito in piena pandemia) che gli hanno regalato la popolarità e l’affetto dei milioni di fan.