L’ex leader dei Litfiba Piero Pelù, che a settembre scorso ha sposato Gianna Fratta, partecipa a Sanremo per la prima volta in gara da solo. Canta Gigante, una tenera dedica rock per i nipotini Rocco, Giuseppe e Attilio che sarà contenuta nel suo nuovo album, in uscita il 21 febbraio. Per la serata delle cover sceglie Cuore Matto (Little Tony e Mario Zelinotti, 1967).
Sei per la prima volta sul palco di Sanremo in gara, da solo. Che effetto fa?
Prima volta sul palco di Sanremo come partecipante! Ero già stato super ospite con la Raffa e Claudione (Baglioni, ndr). Una grande emozione per me che segnerà principalmente l’inizio dei festeggiamenti del 2020 perché quest’anno compirò 40 anni esatti dal mio primo concerto con la mia prima band del liceo, i Mugnios, in un circolino Arci di Firenze. Siccome mi sembra che quel concerto si sia tenuto ieri, avrò una specie di transfer spazio temporale tra il 1980 e il 2020: dal circolino al festival di Sanremo. È praticamente un viaggio e sarà incredibile.
Chi è il tuo Gigante? E da cosa nasce la voglia di scrivere un brano così?
Il mio gigante è il bambino che c’è dentro ognuno di noi e quindi anche dentro di me. La canzone ha preso spunto dalla nascita dei miei nipotini Rocco, Giuseppe e Attilio ma in realtà è anche dedicata a tutti i ragazzi dei carceri minorili italiani, con i quali sto realizzando progetti di reinserimento attraverso la musica, attraverso la scrittura di cose originali. Si tratta di un progetto molto difficile, ma che riesce a restituire una grandissima umanità a queste persone che, come un bambino che deve nascere, devono rinascere da situazioni familiari e sociali disagiate e sfortunate. Il mio augurio a loro è quello di trovare una via originale e legale per la loro vita futura.
La cosa che ti piace di più dell’essere nonno.
Riscoprire la mia anima di “Peter Punk” e quindi tornare bambino e farlo con un nipotino. In realtà ne ho tre di nipotini, perché ci sono anche quelli di Gianna, che sono fantastici. Diciamo che i bambini hanno il potere di ripulire l’anima di tutte le persone, di liberare la mente da quelli che sono i problemi della quotidianità, perché quando si sta con loro diventa tutto più bello.
Quanto conta la fantasia nella società di oggi?
La fantasia gioca sempre un ruolo importantissimo nella vita di tutti. Bisogna stimolarla, bisogna dialogare e giocarci, perché solo così si riesce ad avere dei sogni da realizzare. E avere dei sogni da realizzare è lo scopo di ogni individuo. Fellini diceva che non c’è persona più realista al mondo del visionario e del sognatore. Io sono completamente d’accordo col grande Maestro del nostro cinema.
E quanto conta invece per te l’attenzione per l’ambiente? Ti abbiamo anche visto pulire la spiaggia a Feniglia.
Sono da sempre impegnato sui temi della sostenibilità, del rispetto per l’ambiente e sensibile ai cambiamenti climatici. Quello che ultimamente ho aggiunto alla mia esperienza è stato il Clean Beach Tour, un progetto collettivo che sta avendo una grande risposta da parte delle persone, delle associazioni ambientaliste come Legambiente/WWF e FFF, e delle istituzioni. Clean Beach Tour significa che in qualsiasi posto dove andrò d’ora in poi a suonare e a fare spettacolo, cercherò di organizzare delle session (come se si trattasse di musica) con tutti i volontari del luogo – e non solo – per ripulire le spiagge e i greti dei fiumi, cioè tutti i luoghi dove si raccolgono di più i rifiuti gettati dalle persone maleducate e malinformate, che non hanno ancora capito che l’impatto dell’uomo sul pianeta sta diventando troppo negativo per il nostro futuro. Mi auguro che il Clean Beach Tour serva a sensibilizzare sempre di più tutte le persone. Mi auguro che tutti capiscano che bisogna avere un impatto più basso sull’ambiente e che quindi, consumando meno Co2, meno plastiche e cambiando un po’ le abitudini di tutti i giorni, possa servire tantissimo a noi, ai nostri figli e ai nostri nipoti.
L’oggetto che non puoi assolutamente dimenticare a casa in questa settimana di Festival?
Intanto le chiavi di casa, sennò non entrò più e poi il cornocuore, che è un mio simbolo portafortuna che mi accompagna sempre. Poi non posso dimenticare il buonumore e neppure la voglia di avere tanta energia!
Cosa fai dopo Sanremo?
Dopo Sanremo conto di riposarmi. Scapperò con Gianna da qualche parte con il nostro camper, giusto per riprendersi un po’ dal manicomio che sarà la settimana di Sanremo. Poi si riattaccherà con l’uscita del nuovo album!