«Noi non abbiamo pensato di fare la storia, ci siamo solo innamorate», hanno detto le spose poco prima della celebrazione del loro matrimonio. Ma Robyn Peoples e Sharni Edwards, pur senza volerlo, la storia l’anno fatta lo stesso: le due attiviste del movimento Lgbt sono la prima coppia gay legalmente sposata in Irlanda del Nord. E proprio dall’11 febbraio. I cattolici irlandesi si sono indignati per la scelta del giorno: l’11 febbraio infatti si festeggia la Madonna di Lourdes e si celebrano le apparizioni della Beata Vergine Maria a Bernadette. Un insulto alla religione, fanno sapere i più estremisti. Una ventata di novità, risponde lo schieramento opposto sottolineando come l’Irlanda del Nord fino a ieri fosse l’unica esclusa dalla riforma introdotta nel resto del Paese sotto il governo di David Cameron a liberalizzare le unioni omosessuali.
Al contrario di Inghilterra, Scozia e Galles infatti, la legislazione fino al 10 febbraio vietava le nozze gay: approfittando della paralisi istituzionale del Paese (che non ha un Governo dal gennaio 2017 per colpa di uno scandalo), i deputati di Westminster lo scorso mese di luglio hanno votato per estendere il diritto all’aborto e ai matrimoni fra persone dello stesso sesso anche in Irlanda del Nord. E Belfast non si è potuta opporre. Ma si è data una “svegliata” e pare che dal mese scorso ci sia un nuovo accordo tra unionisti-protestanti e repubblicani-cattolici.
Intanto però il Governo di Londra ha deciso per loro e Sharni e Robyn, rispettivamente di 26 e 27 anni, sono le prime spose di’Irlanda (del Nord) e ringraziano «le migliaia di persone che si sono mobilitate per la nostra libertà e i politici che hanno votato per cambiare la legge».