Niente processo per il Principe Andrea, travolto dal coinvolgimento nello scandalo del giro di giovani prede sessuali messe a suo tempo a disposizione di amici ricchi e potenti dal faccendiere americano Jeffrey Epstein, morto suicida in cella a New York nel 2019. La notizia colpisce perché sembrava che i suoi avvocati volessero mandarlo a processo, convinti che potesse uscire assolto. Invece è stato trovato un accordo con Virginia Giuffre, le cui affermazioni scoperchiarono proprio il caso Epstein. Sembra che Andrea abbia pagato 10 milioni di dollari, alcune fonti dicono 12.
Nel frattempo la Regina gli aveva tolto tutti i titoli. Il figlio prediletto di Elisabetta II era stato quindi espulso dalla famiglia.
La stessa sorte era toccata a Lady D. E la mente torna a quei giorni del 1995, a quell’intervista pubblica alla BBC (che ora sappiamo essere stata manipolata) rilasciata dalla Principessa del Galles Diana, che aveva scatenato una macchina mediatica, un’inchiesta ufficiale, un divorzio e l’eliminazione di quel titolo (Sua Altezza Reale) che ai tempi era apparso a tutti un prezzo troppo alto da pagare. Ma, si sa, negli anni Novanta le cose erano diverse.
Di fatto, con la scelta (forzata, si intende) di rimettere nelle mani della Regina tutti gli incarichi, i gradi militari e il nome di rappresentanza di famiglia, il Duca di York (unico nome con cui potrà essere chiamato da oggi), torna ad essere a tutti gli effetti un privato cittadino. Al quale è toccato quindi sborsare di tasca sua il costo di un accordo extragiudiziale con gli avvocati della Giuffre.
Chissà se ha davvero venduto lo chalet di lusso in Svizzera, amato dall’ex moglie-nuova fidanzata Sarah Ferguson e dalle figlie Beatrice ed Eugenia, dove hanno trascorso insieme in vacanza di Natale, visto che la regina, Carlo e William avevano fatto sapere di non poterlo né volerlo coprire con le risorse dell’appannaggio reale. Per il bene della Monarchia.