Nessuno può mettere baby (George) in un angolo! Parafrasando la frase mitica del film “Dirty Dancing”, un’ondata di simpatia si è scatenata a sostegno del principino appassionato di danza classica.
Il piccolo George, 6 anni compiuti lo scorso luglio, il 5 settembre tornerà tra i banchi della Thomas’s Battersea School (per la cronaca, anche la principessa Charlotte andrà allo stesso istituto) per l’ultimo anno della primaria. E la rigida Thomas chiede ai suoi bambini di diventare responsabili e di scegliere, non solo insegnamenti fondamentali come matematica, inglese, scienze, storia, geografia, religione, francese, informatica, tecnologia e arte, ma anche “attività creative” come poesia, teatro e balletto.
George infatti frequenterà una lezione di balletto di 35 minuti a settimana accompagnata da un pianista: il maggiore dei duchi di Cambridge, a quanto ha raccontato innocentemente papà William, avrebbe già sviluppato una vera e propria passione per la danza classica (proprio come nonna Diana) che ha iniziato a praticare insieme a Charlotte al di fuori del programma scolastico.
La notizia è diventata un caso quando la scelta è stata presa di mira e derisa nel programma televisivo “Good Morning America”. La conduttrice Lara Spencer (che si tratti di un cognome sovversivo?) ha parlato dell’attitudine di George ironizzando non poco sul suo amore per il balletto. Fatto che, ovviamente, non è passato inosservato agli ascoltatori e che è stato ripreso e aspramente criticato dai social. “Sembra così felice delle lezioni di balletto” ha detto la presentatrice tra le risate, aggiungendo: “Ho una notizia per te, principe William, vedremo quanto durerà”.
Naturalmente l’americana è stata costretta a scusarsi per “il commento inappropriato” ma ad intervenire è stato anche il ballerino Roberto Bolle: “Vorrei sapere se avete trovato questo video divertente o inappropriato” chiede ai suoi follower. “È già difficile per i ballerini proprio per le prese in giro!”. Inutile dire che il sostegno a Bolle e al piccolo George non è tardato ad arrivare: anche New York si mobilita e realizza un flash mob guidato da Travis Wall, ballerino e coreografo, con più di 300 ballerini che hanno condiviso video e foto con l’hashtag #boysdancetoo e #metutu. Uno spettacolo esaltante.