Harry d’Inghilterra (o sarebbe ormai meglio dire Harry d’America?) ne ha detta un’altra delle sue. E ad ogni parola, il divario tra la nuova vita americana e la vecchia vita reale si fa sempre più profondo. Questa volta il duca di Sussex affida ad una puntata del podcast “Armchair Expert” condotto dall’attore e amico Dax Shepard la sua versione dei fatti: parla di salute mentale, di dolore e della voglia di cambiare che nutriva già a vent’anni (oltre che degli incontri clandestini con Meghan in un supermercato londinese).
È ormai chiaro che per il secondogenito di Carlo e Diana, esista un prima e un dopo Meghan (sarà per questo che a Palazzo è convinzione diffusa che «Harry era felice del suo ruolo, prima di Meghan»?). La signora Markle, a detta del principe, gli avrebbe aperto gli occhi su quanto fosse «stantia e antiquata» la Famiglia Reale. Una famiglia che gli ha però permesso una vita fatta di privilegi fra palazzi, castelli, viaggi e belle ragazze. Certo non priva di sofferenze: ma quale vita non lo è? In patria tutti (anche quelli che inizialmente si erano schierati con la coppia) ormai pensano che Harry stia esagerando con le accuse continue ai membri senior della Royal Family.
Secondo fonti certe di Buckingham Palace, «Il Consiglio vorrebbe che Harry e Meghan rinunciassero ai loro titoli dopo l’ultimo vergognoso attacco alla famiglia». A riportare la notizia è il Daily Mail. Secondo il tabloid, le critiche continue e spietate dei duchi del Sussex al principe Carlo, a William e Kate e, di conseguenza, alla Regina hanno procurato «un crescente senso di smarrimento a cui si è aggiunta una forte irritazione per i 90 minuti di affermazioni scioccanti in merito alla genitorialità del principe Carlo descritto come un padre che lo ha cresciuto “nel dolore e nella sofferenza genetici, mi ha trattato come lui era stato trattato” ovvero così era stato educato da Elisabetta e Filippo».
Al di là della vicenda Diana-Camilla che ha certamente segnato le vite di tutti, secondo gli esperti, bisogna considerare che il Principe Carlo è stato un genitore single che ha fatto del suo meglio nel corso degli anni per crescere due figli sereni dopo la tragica morte della madre. «Potete immaginare come si possa sentire oggi a vedere che quello sforzo è giudicato così duramente in pubblico?», continua il Mail, «Harry parla di compassione. Ma dov’è la compassione per suo padre? Per Carlo che accompagnando Meghan all’altare le aveva sussurrato di averlo reso il “padre” più orgoglioso del mondo. E dov’è la compassione per l’amata nonna che ha appena perso l’uomo della sua vita? Ha dimostrato di non averne».
Harry, sta trascorrendo il suo tempo in California, portando avanti una guerra mediatica alla “Firm” che, a suo dire, gli avrebbe procurato indicibili patimenti e infelicità mettendo a rischio la salute mentale sua e della moglie Meghan.
«Ma allora perché mantenere i titoli nobiliari? Se non ti piace per niente l’Istituzione in cui sei cresciuto e che hai rinnegato non dovresti usufruire dei loro titoli. La famiglia reale è tossica? Uno zoo? Il Truman Show? Bene, allora sii coerente Harry. Invece dietro le tue parole c’è solo ipocrisia», scrive il neutrale The Guardian.
Dobbiamo però ricordare che non esistono in realtà interventi formali per spogliare la coppia dei titoli. Però Harry e Meghan potrebbero subire forti pressioni affinché vi rinuncino. Cosa che, decisamente, non hanno nessuna intenzione di fare.
I loro titoli sono infatti il loro più grande punto di forza a Hollywood. Senza sarebbero solo “mezze celebrità”; e pure di seconda categoria. La loro attrattiva si basa proprio sul fascino di essere il Duca e la Duchessa di Sussex. Titoli con cui hanno siglato gli accordi multimilionari con Netflix, Spotify e ora con Procter&Gamble.
Non ci resta che aspettare di vedere la prima puntata della serie sulla salute mentale che Harry ha prodotto con Oprah Winfrey e che andrà in onda su Apple Tv per scoprire le altre carte del Principe.