La celebrità è sopravvalutata. Sposando Kei Moriya, impiegato di una compagnia di trasporti, la principessa Ayako del Giappone ha rinunciato al titolo e ha scelto di vivere come una borghese. Certo, piuttosto ricca: la famiglia imperiale le ha concesso una buonuscita di 107 milioni di yen (oltre 800 milioni di euro), esentasse.
Ayako è la terza principessa ad abdicare per amore ai privilegi di nascita, secondo una legge che contempla una linea di successione esclusivamente maschile.
Tutte a caccia dell’uomo qualunque
Ma la tendenza a cercare nel privato scampoli di normalità investe anche certe signore famose di mestiere. La più recente è Jennifer Garner, che ha molto sofferto il pubblico divorzio da Ben Affleck e adesso esce con un tal John Miller, milionario ma sconosciuto imprenditore californiano. Una pausa di ristoro dal forsennato circo della visibilità.
Non troppo diversa è la dinamica sentimentale che ha portato Robin Wright (ex di Sean Penn) a sposare Clément Giraudet, addetto alle pubbliche relazioni vip della maison Saint Laurent Paris, e addestrato a soddisfare ogni capriccio di diva. In una casa c’è spazio per una sola primadonna: è un equilibrio complicato da coltivare anche per noi comuni mortali.
Scegliere un compagno con meno fame di ribalta è pratica saggia per chi non ama la concorrenza interna, ma pure per chi nella coppia cerca un rifugio sicuro. Persino Jennifer Lawrence, fin qui nota per i fidanzati di altissimo profilo, ha acquisito il gusto dell’anonimato. La sua ultima conquista si chiama Cooke Maroney e fa il direttore alla galleria Gladstone di New York. Dopo attori, registi e popstar, finalmente un uomo con cui parlare del prezzo… delle opere d’arte. Almeno è un inizio.