Il nuovo sovrano britannico è più ricco della madre, Elisabetta II, ma non per questo non bada a spese. Anzi, dopo aver ridotto i grandi sfarzi della cerimonia di incoronazione, re Carlo dà prova del suo animo ambientalista e si impegna persino a ridurre gli sprechi a palazzo.
Re Carlo e l’impegno ambientalista: cosa sta facendo a Buckingham Palace?
I costi in bolletta per la corona britannica – c’era da aspettarselo – non sono affatto limitati. Si stima una spesa di circa 3,7 milioni di euro all’anno e la cifra pare non abbia lasciato indifferente il nuovo sovrano. L’attenzione per l’ambiente è da sempre una sfida per Carlo III, che ora punta sul risparmio energetico persino a Buckingham Palace.
Per luce e gas dei palazzi reali i contribuenti devono sborsare in totale la bellezza – si fa per dire – di 3,7 milioni di euro. Carlo III, del cui carattere tirchio e parsimonioso si è a lungo vociferato, intende abbattere i costi e lo vuole fare a partire dal 2023. Se entro il 2050 il Regno Unito aspira a diventare un Paese a emissioni zero, come prefissato dal Governo, Carlo vuole giocare d’anticipo e mettersi in regola: ecco come…
Piscina, pannelli solari, camino e luci: Carlo III inizia a risparmiare
Non ama la piscina di Buckingham Palace e la considera addirittura uno spreco. Non potendo eliminarla però, re Carlo ha trovato un modo per renderla meno impattante possibile. Come? Abbassando la temperatura dell’acqua. Insomma, se qualche reale avesse voglia di farsi un bel tuffo in piscina dovrà essere piuttosto temerario e non patire il freddo. Ordine nel nuovo sovrano. Di quell’impianto interno al palazzo reale più famoso di Londra non sono disponibili fotografie, ma chi l’ha visto parla di una struttura piuttosto minimalista. Quel che è certo è che Carlo III preferisca di gran lunga un bagno in mare, anche se proprio in quella piscina ha imparato a nuotare. La struttura fu voluta dal nonno, Giorgio VI, e pare che Lady Diana vi si rifugiasse di frequente per staccare dallo stress di corte.
Ma non solo la piscina: il re non sopporta le luci accese inutilmente. Ebbene sì, tale madre tale figlio: come la regina Elisabetta, anche Carlo controlla personalmente che gli interruttori siano spenti.
Pare che il re non sia un grande amante neppure del camino, che farebbe accendere solo in precisi momenti, e anche in inverno preferisce areare i locali tenendo le finestre aperte. Per il riscaldamento, invece, non potevano mancare i pannelli solari. Come può mancare un impianto fotovoltaico in casa di un ambientalista convinto? Il re lo ha già fatto installare sia nella sua residenza ufficiale, a Clarence House, sia ad Highgrove House, la tenuta di campagna nel Gloucestershire.