Nel corso di una recente intervista a British Vogue, Renée Zellweger ha condiviso i motivi dietro la scelta di essersi presa una lunga pausa dalla recitazione. Un periodo iniziato nel 2010, subito dopo l’uscita nelle sale del film My Own Love Song, e durato sei anni quando l’attrice due volte premio Oscar tornò sul grande schermo con Bridget Jones’s Baby, terzo capitolo della saga iniziata con Il diario di Bridget Jones.

Zellweger: «Ero stufa della mia voce»

Renée Zellweger ha ricordato di essere arrivata a uno stato di insofferenza tale nei confronti del suo lavoro da non sopportare nemmeno il suono della sua voce. E a proposito del lungo periodo sabbatico racconta: «Ne avevo bisogno. Ero stufa del suono della mia stessa voce. Quando lavoravo mi dicevo ‘Mio Dio, ascoltati. Sei di nuovo triste, Renée? Questa è la tua voce arrabbiata?’. Era una ripetizione delle medesime esperienze emotive».

La lunga pausa per rimettersi in salute

Nei sei anni lontana dal set, l’attrice ha detto di essersi dedicata a numerose attività: «Ho scritto musica e studiato diritto internazionale. Ho costruito una casa, salvato una coppia di cagnolini anziani e gestito una partnership che ha portato alla creazione di una casa di produzione. Ho poi sostenuto la raccolta fondi per un amico malato e trascorso molto tempo con la mia famiglia, i figliocci, e attraversato in auto il Paese con i miei cani. Sono guarita».

Renée Zellweger

L’importanza di ritrovare se stessi

Zellweger ha anche sottolineato l’importanza di quel periodo per il suo ritorno sotto i riflettori: «Non puoi essere un bravo narratore se non hai esperienze di vita e non riesci a relazionarti con le persone – ha affermato -. Ho ritrovato l’anonimato e potevo avere scambi a livello umano, essere vista e ascoltata per quella che sono e attraverso i filtri dell’immagine che mi precedeva quando entravo in una stanza».

Tutto pronto per Bridget Jones, un amore di ragazzo

Renée Zelwegger tornerà a vestire i panni della giornalista perennemente innamorata (e sfortunata) nel quarto capitolo della saga, Bridget Jones: Mad About the Boy (in italiano: Bridget Jones, un amore di ragazzo). «Basato sul terzo libro della serie di Helen Fielding, Mad About the Boy racconta la storia di Bridget, una ragazza sui cinquant’anni che affronta le sfide della vita moderna e si destreggia tra le responsabilità della maternità», si legge nella sinossi del film.

La pellicola verrà distribuita negli Stati Uniti dal 5 febbraio 2025 sulla piattaforma Peacock, mentre nelle sale italiane arriverà il 27 febbraio, distribuita da Universal Pictures. Tra gli attori protagonisti Hugh Grant, Chiwetel Ejiofor e Leo Woodall.