Rosamund Pike è la protagonista di Radioactive, il biopic di Marjane Satrapi su Marie Curie, la scienziata due volte premio Nobel per due diverse discipline, fisica e chimica, unico caso nella storia: la fisica polacca, scoprendo la radioattività ha rivoluzionato il sapere in ogni campo, compresa la medicina. E mai come oggi può essere considerata una figura ispirazionale.
Rosamunde le assomiglia molto: si è laureata in letteratura summa cum laude ma era bravissima anche in fisica e chimica e ha chiamato il suo primogenito Atom (non c’è da stupirsi quindi che abbia ottenuto la parte di Marie Curie): «L’atomo riguarda la pura energia, è legato agli elementi, alla natura, e credo che dare la vita sia la cosa più “primordiale” e selvaggia, una connessione straordinaria con l’universo», rivela l’attrice britannica che fin da piccola si è sentita spinta verso la passione scenica e quella «sensazione unica che recitare e impersonare altre persone regala». Non è la prima volta che la Pike interpreta personaggi realmente esistiti: prima A private war e poi A United Kingdom-L’amore che ha cambiato la storia le hanno spianato la strada verso il ruolo della grande rivoluzionaria Marie Curie, una donna forte, decisa ma anche polemica e litigiosa a cui non importava piacere per forza ma in grado mettere tutti a proprio agio.
Radioactive arriva dal 15 luglio su Amazon Prime: un viaggio attraverso l’eredità di Marie Curie, la sua storia e il suo pensiero. Nel film si assiste alle sue relazioni appassionate, ai progressi scientifici e soprattutto alle conseguenze che questi ebbero su di lei ma anche nel resto del mondo. Una donna instancabile, dedita al lavoro ma anche travolta dall’amore: l’incontro con il collega scienziato Pierre Curie che sposò fu centrale anche per la scoperta della radioattività perché amore e scienza insieme le cambiarono la vita. E Radioactive non è quindi solamente il ritratto di una scienziata, ma anche di una donna e di un’amante appassionata che nella relazione con il suo uomo trova la suggestione per procedere e conquistare la scena internazionale attraverso le sue scoperte. La storia di Marie Curie vive di presente e di flashback e nel biopic sulla sua vita una parte importante la ricopre il momento in cui la scienziata viene portata in ospedale a causa della sua malattia. Una malattia del sangue che (fu scoperto più tardi) è dovuta proprio all’eccessiva esposizione ai materiali radioattivi.