Parlane tra amici, uscito nel 2018,era stato il libro d’esordio che aveva fatto conoscere Sally Rooney, classe 1991, alla ristretta cerchia di letterati attenti alle nuove voci del panorama editoriale. Persone normali, pubblicato poco dopo, era la sua seconda prova, la più difficile per gli scrittori, ma per lei è stata subito consacrazione, al punto da farla diventare una sorta di rappresentante della sua generazione – «la scrittrice dei Millennial», appunto – una definizione che in realtà alla stessa Rooney non piace così tanto e che è piuttosto sommaria. Parte del successo dei suoi libri si deve anche al fortunato riadattamento televisivo che ne ha fatto la Bbc nel 2020, con la serie che vede protagonisti Paul Mescal e Daisy Edgar-Jones e che è diventata per i coetanei di Rooney un vero e proprio fenomeno di costume.
Le storie della scrittrice irlandese sono storie d’amore, vissute da ragazze e ragazzi sempre colti, avidissimi lettori, socialmente consapevoli, sempre dubbiosi e sofferenti nel loro approccio cerebrale alla vita, forse freddi e un po’ vacui, secondo molti critici sono personaggi poco realistici, non usano i social ma si scrivono lunghissime mail come i veri romantici, ma ciononostante perfetti per raccontare una generazione che si ritrova oggi adulta e che ha attraversato più di una crisi d’identità. Lo scorso 7 settembre nel Regno Unito è appena uscito il suo terzo libro (in Italia dovremo aspettare ancora un po’, i suoi libri precedenti erano usciti per Einaudi), Beautiful World, Where Are You, ed è già un successo: il Guardian ha raccontato delle lunghe file per acquistarlo, dei preordini e di come leggere Sally Rooney sia quasi una sorta di posizionamento sociale, un marchio distintivo.
Di cosa parla il nuovo romanzo Beautiful World, Where Are You….
Il nuovo romanzo segue le vicende di una scrittrice irlandese, Alice, investita da un successo inaspettato (probabilmente il personaggio più apertamente autobiografico a cui Rooney abbia dato vita finora) che finisce per ritirarsi in campagna dopo un episodio psichiatrico. Alice fa match su Tinder con un ragazzo che lavora come magazziniere e con lui inizia una complicata relazione in cui entrano in gioco tutti quegli elementi che sono caratteristici delle storie di Rooney: le differenze politiche e ideologiche dei personaggi, il divario di classe, l’analisi dei desideri sessuali ed emotivi, l’introspezione.
Attorno a questa coppia principale ce ne sono altre, altrettanto incasinate, come quella formata dall’amica Eileen e da un uomo più grande di lei che ha il difetto di essere «troppo cattolico» per lei, e in mezzo ci sono le mail che le due donne si scambiano, in cui raccontano, all’altra ma soprattutto a se stesse, cosa stanno vivendo. Le recensioni della stampa internazionale sono finora piuttosto contrastanti, perché il libro ha fatto discutere prima ancora di uscire: il Financial Times, ad esempio, l’ha definito «il romanzo più forte» tra quelli finora scritti da Rooney, il Times ha sentenziato che «manca di profondità e sentimento» mentre per il New York Times è la sua prova più matura.
… e come è diventato già un fenomeno
Critici a parte, sono i lettori a essere intervenuti per primi nella discussione e ad avere creato l’attesa per questa nuova uscita. Su Twitter esiste un bot che pubblica le frasi più romantiche del nuovo romanzo – ottenute dalle copie messe in giro dall’editore in anteprima, prontamente rivendute da chi ne era entrato in possesso – mentre tra recensioni, le tante interviste da lei concesse in questo periodo – come quella, da leggere, su Vogue Us – e le lunghe discussioni online, Beautiful World, Where Are You è già diventato un caso di successo. Merito di una strategia editoriale sicuramente scaltra, ma anche di un vuoto che Sally Rooney, suo malgrado, ha saputo riempire: raccontare una generazione e il suo modo di intendere le relazioni, con tutta l’autoindulgenza di cui è capace un Millennial.