Dopo mesi di stop a causa di una malattia annunciata sui social ma non specificata, Samuele Bersani ha rivelato al suo pubblico di essere stato colpito da un tumore ai polmoni. Il cantante, in occasione di un concerto a Milano al teatro degli Arcimboldi, ha spiegato il motivo dell’annullamento del tour lo scorso autunno. L’autore di successi come Chicco e Spillo e Freak ha detto di essersi dovuto sottoporre a un intervento chirurgico, ma di aver potuto evitare la chemio grazie al fatto che il tumore era al primo stadio. «Ho ricevuto una quantità di appoggio di solidarietà e affetto enormi e vi devo una spiegazione – ha detto il cantautore bolognese -. Come sapete sono uno molto riservato e se non fosse stata una cosa importante non avrei rinunciato. Mi è costato scrivere quel messaggio ma è stato tanto il ritorno di amore che mi ha aiutato a superare quei momenti».

Il tour annullato lo scorso novembre

Lo scorso novembre Samuele Bersani aveva annullato una serie di concerti che lo avrebbero portato ad esibirsi nei teatri delle principali città italiane. «Ho scoperto da pochissimi giorni di avere un problema di salute che mi obbliga a fermarmi. Devo stare a riposo forzato per un po’ di tempo, lontano dai palchi», aveva annunciato su Instagram il cantante senza rivelare la natura della malattia («Ne parlerò appena possibile – aveva precisato – dando risposte, che oggi non avrei, alle domande che giustamente mi farete»).

Samuele Bersani

Bersani: «La prevenzione è importante»

L’artista 54enne, durante lo show agli Arcimboldi, ha esordito dicendo di non aver voluto rilasciare interviste sull’argomento ma parlare direttamente al suo pubblico anche per essere «un po’ di aiuto a chi vive un periodo analogo o hanno paura a farsi un esame di prevenzione. Peraltro questa è la settimana di un certo tipo di prevenzione».

«L’ho preso in tempo, niente chemio né radioterapia»

«Ho avuto un tumore ai polmoni, primo stadio – ha raccontato il musicista -. Primo stadio significa che l’ho preso in tempo, non ho dovuto fare né chemio né radioterapia. Però ho dovuto togliere un lobo polmonare. Per uno che fa il mio mestiere capirete bene che non è il massimo».

Prevenzione, l’aneddoto di Bersani sull’amico

«Voglio raccontarvi però uno scambio avuto con mio amico, che si era detto spaventato dall’idea di poter spendere dei soldi per determinati esami di prevenzione. Il nostro servizio pubblico è infatti un po’ in malora e si è costretto a fare cose a pagamento. Io l’ho guardato e aveva forse 10mila euro di tatuaggi sul braccio sinistro».

«Siamo molto più forti di quel che crediamo»

«È questo che voglio raccontarvi al di là delle mie canzoni. Che si può fare tutto, bisogna andare senza paura di quel che può succedere. Siamo molto più forti di quel che crediamo, io ne sono la testimonianza», ha concluso il cantante.