È stata allestita in Campidoglio la camera ardente di Sandra Milo, l’attrice scomparsa nella sua abitazione romana a 90 anni. Per l’ultimo saluto a “Sandrocchia” è stata aperta al pubblico la Sala della Protomoteca. Sulla bara sono state poste una foto della musa di Fellini, ritratta bellissima e sorridente, una statuetta della Madonna di Lourdes, un’immagine di San Pio da Pietrelcina e una rosa rossa. Sentito l’omaggio di tanti cittadini e di personaggi del mondo dello spettacolo. I funerali si svolgeranno mercoledì 31 gennaio alle 12 nella Chiesa degli Artisti a Roma. Poi la salma riposerà al cimitero del Verano.
Il commosso omaggio a Sandra Milo
Ad attendere in Campidoglio la bara dell’attrice, accompagnata dai tre figli Debora Ergas, Ciro e Azzurra De Lolli, l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor. Fra le personalità che hanno reso omaggio alla Milo, l’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli e volti della tv e dello spettacolo come Caterina Balivo, Milena Miconi e Leopoldo Mastelloni.
I figli di Sandra Milo: “Era una donna libera”
Così Debora Ergas, stretta al fratello Ciro De Lollis, ha ricordato commossa la madre. “Mia mamma ha sempre condiviso tutto: gioie, dolori, ascese, insuccessi, perché nella vita ci sono anche quelli. Ha pagato sempre in prima persona per i suoi errori. E non si è mai vantata delle sue conquiste. Il cinema a volte la ha osannata, a volte l’ha dimenticata, così come altri ambiti artistici, ma noi sappiamo che lei ha seminato solo amore, generosità. Se ne è andata da questo mondo senza neanche una casa di proprietà, perché ha sempre donato quello che ha guadagnato a chi ne aveva più bisogno. Perché è una donna che è stata sfollata durante la guerra, è cresciuta con una madre, una nonna, una sorella, ed è stata capo famiglia di se stessa e del resto della sua famiglia sin dall’età di 12 anni. Da allora fino all’altro ieri, ha sempre lavorato. Non si è mai fermata, ha cresciuto tre figli in assoluta solitudine. Questo per noi è stato un esempio infinito di dignità, di indipendenza, di testa libera.
Sandra Milo prima linea nelle battaglie civili
La figlia di Sandra Milo ha ricordato come la madre abbia “sempre combattuto per le battaglie civili, per gli ultimi, contro la violenza alle donne negli anni ’60 quando nessuno ancora ne parlava, per il diritto al divorzio, per l’autodeterminazione delle donne, per il diritto alla carriera e agli stipendi uguali. Perfino per il fine vita si è battuta, perché ognuno avesse l’autodeterminazione di andarsene da questo mondo come e quando volesse. E per i diritti degli animali: mamma ha salvato due cani che ora sono a casa e tutto ieri hanno pianto”.
Il figlio Ciro: “Una parte di me se ne è andata
“Una parte di me se ne è andata con lei. Grazie a tutti quanti per l’affetto”. Così Ciro De Lollis, figlio di Sandra Milo alla camera ardente in Campidoglio.
Diaco: “La scomodità era l’unicità di Sandra Milo”
“Ricordo con quale dolcezza si confrontasse con i ragazzi della Generazione Z. È stata una donna che ha dato più di quanto ha ricevuto”, ha detto Pierluigi Diaco. “Spero che il mondo dello spettacolo la onori e le riconosca ciò che in vita spesso non le è stato riconosciuto – dice ricordando il David del 2021 -. Lo desiderava tantissimo. Dietro la sua maschera c’era una donna intelligentissima che è stata capace anche in un periodo del nostro paese come negli anni ’90 di prendere posizioni dal punto di vista politico molto coraggiose. Sandra non era una donna ideologica. Ciò che sentiva faceva, senza calcoli nè doppi fini. Era molto allegra ma anche molto libera. A volte prendeva posizioni che potevano sembrare scomode. Ma la
scomodità era anche la sua unicità“.
Rutelli: “Il più meritato David alla carriera”
“Sandra Milo ha avuto una vita piena, ricca, intelligente e ha regalato tanto a tante persone – ha detto il presidente dell’Anica Francesco Rutelli -. Ha attraversato, caratterizzato, raccontato tutto il cinema del dopoguerra, e noi siamo qui a renderle l’omaggio che merita. Una donna libera”. Tra i ricordi personali “c’è soprattutto quello del David alla carriera due anni fa. Si discute sempre se si debba darlo a grandi intellettuali o figure del popolo. Lei era una donna intelligente e amata dal popolo. David più meritato di questo...”
Le dediche degli ammiratori
Tanti pensieri dei cittadini che sono venuti a omaggiare l’attrice scomparsa. Tra le dediche si legge un: “Grazie Sandra è merito tuo se ho iniziato a lavorare nel cinema. La tua interpretazione de ‘L’ombrellone’ è unica”. Non ti dimenticheremo mai”. Un’altra persona scrive: “Continua a volare farfalla”. E ancora: “Grande donna eri una di noi”.