«L’obiettivo è rendere questo Festival unico» ha detto il conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo, Amadeus. E di certo l’edizione numero 71, dal 2 al 6 marzo, lo sarà.

Per la prima volta vedremo l’Ariston senza pubblico: al suo posto siederà in platea l’orchestra. E sul palco futuristico si sfideranno ben 26 cantanti, molti al loro esordio. Vuoi conoscerli meglio? Abbiamo indagato i loro segreti per te:

Alessio Albi
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ANNALISA
Torna al Festival per la quinta volta: «Perché ho voglia di cantare su un palco, mi manca troppo». Dieci è titolo della sua canzone e 10 sono gli anni di carriera: «È il mio inno a non mollare in amore. Il mio amore è la musica». Se ripensa ai suoi esordi ad Amici di Maria De Filippi confida: «Mi faccio tenerezza, ero insicura». Ama avere il controllo di sé, ma in casa è disordinata, e si rilassa cucinando: «Penso sempre tanto, quando cucino invece no. Mi piace ciò che ha bisogno di cura, come i risotti».


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MAX GAZZÈ
È a Sanremo per la sesta volta con Il farmacista accompagnato dalla misteriosa Trifluoperazina Monstery Band: «È una canzone ironica, parla di colui che propone rimedi per qualsiasi problema». In un rock andante che gioca con le parole, il cantautore romano che ama il tennis, il barbecue e i suoi 5 figli ha l’obiettivo di divertire il pubblico. Il film citato all’inizio del brano? Frankestein Junior.


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MADAME
A 18 anni, la rapper veneta richiesta da tutti i big della musica è la più giovane in gara. Voce è un brano che racconta un dialogo con se stessa: «Sono molto introspettiva, l’autoconsapevolezza è il primo passo per la stabilità». Quando l’ha scritto «ero in camera mia, sono scoppiata a piangere». Si sente un outsider sul palco, ma ci tiene al look: «Sarò seducente». Frequenta l’ultimo anno di scuola, con lezioni a distanza: «Non ho mai aspettato così tanto le vacanze!».


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FULMINACCI
Cantautore romano di 23 anni, presenta Santa Marinella, un brano tradizionale: «L’ho ritenuto adatto al contesto, è un palco storico». È la prima volta che non scrive di sé: «Un mio amico mi ha raccontato la sua storia, l’ho scritta fingendo di essere lui» (però si emoziona come se fosse sua). Non ama le feste – «Ci sarei andato per educazione» – gli piacciono le colazioni lente. Quella perfetta? Tè, cerali, yogurt bianco e miele. Da 1 a 10, si dice felice «11».


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FASMA
Tiberio Fazioli, rapper romano classe 1996, era tra i Giovani della scorsa edizione. Sanremo tra i Big? «Un’emozione, ho voglia di dimostrare chi sono». Canta Parlami, un brano intenso di sofferenza e amore: «Per scrivere bisogna vivere» dice. Ha sempre un elastico al polso che cela un significato importante per lui.
Ride con i suoi amici per le «cose demenziali». Non ama i dolci, ma non sa stare senza acqua frizzante.


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BUGO
Protagonista nel 2020 della famosa litigata con Morgan, quest’anno canta il potere dell’immaginazione e del ricordo in E invece sì: «Amo la campagna in cui sono nato, ma non ci tornerei» dice. Il suo difetto? «Sono troppo bello» ride. «E a volte troppo duro con me stesso». Sta da 18 anni con sua moglie Elisabetta, diplomatica, e per lei si è trasferito in India, dove ha vissuto dal 2010 al 2014: «Un gesto d’amore».


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GHEMON
Giovanni Luca Piacariello, con un nome d’arte ispirato al samurai di Lupin III, torna a Sanremo per la seconda volta con Momento perfetto: «Un brano che invita a volersi più bene». Lui ora se ne vuole, e ricordarsi di se stesso è la sua priorità: «Ho iniziato a correre di più, mi pulisce la testa. È innamorato, gli piace scrivere sul divano, e la sua collezione di scarpe ha raggiunto gli 800 pezzi. «Le preferite? Quelle autografate da Kobe Bryant».


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LA RAPPRESENTANTE DI LISTA
Insieme dal 2011, Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina festeggiano 10 anni di carriera debuttando al Festival con l’intensa Amare. «Tanta gavetta, palchi prestigiosi e non, cantiamo il sentimento che tocca tutti». Si sentono artigiani della creatività e rifuggono le aspettative. Veronica ha paura di morire, Dario dei cani (ma ha sognato di non temerli più). Si dicono «Merda» prima di salire sul palco, come in teatro, da cui provengono.

Mattia Guolo
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COMA_COSE
In coppia nel lavoro e nella vita, da 6 anni, Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano si sono conosciuti quando facevano i commessi in un negozio di borse. All’Ariston per la prima volta, cantano Fiamme negli occhi: «Un brano nato durante il lockdown» che fa venire voglia di viaggiare sotto il sole «sognando Fuerteventura o la California». Lei lettrice, lui scrittore, hanno un gatto, Rebel, e lo stesso tatuaggio sulla coscia, una frase del film Non ci resta che piangere.

Ph: Attilio Cusani
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NOEMI
Dopo uno stop di 3 anni, durante i quali si è sposata e ha cambiato team di lavoro, punta al podio con Glicine. «Ho una nuova forza in me, proprio come il glicine che ha radici fortissime ma una fioritura meravigliosamente fragile» dice. Si scopre consapevole di chi è, a partire dal suo corpo: «Non sono dimagrita perché lo chiede la società, ma perché ho avuto bisogno che la mia immagine rispecchiasse la mia leggerezza interiore».


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ORIETTA BERTI
Viene a celebrare i 55 anni di carriera e batte il record, finora di Ornella Vanoni, di “distanza” dalla prima volta, nel 1966 (l’ultima 29 anni fa). Quando ti sei innamorato «descrive il mio incontro con Osvaldo. Mi sono innamorata subito». Il segreto dell’amore? «Il nostro lavoro. Insieme 24 ore su 24 non potevamo tenerci il muso».
Il regalo più bello che lui le ha fatto: «Un anello con zaffiro, come quello di Kate, ma prima di William».


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RANDOM
Tik Tok ha reso virali i brani di questo 19enne, all’anagrafe Emanuele Caso, cognome che spiega il suo nome d’arte. Debutta a Sanremo con Torno a te, ballata scritta sul pianoforte nuovo «il giorno in cui si è rotta la pianola su cui ho scritto i miei primi brani». Parla del suo primo amore («Avevo 12 anni. Siamo stati insieme per 5») ma non è dedicata a lei. Prima di cantare prega e ha un’aquila tatuata «per un sogno di mia mamma».

Chiara Mirelli
13 di 26
WILLIE PEYOTE
Il rapper torinese, 36 anni, porta il suo stile ironico con tematiche sociali nel brano Mai dire mai (La locura).«Il mio obiettivo è sparigliare le carte. Il brano critica il modo sbagliato di interpretare le cose». Il suo vero nome è Guglielmo Bruno e tifa Torino: «Credo negli antieroi. Non mi piace chi ha la strada spianata». Lo fa ridere chi si arrabbia perché non capisce, lo fa arrabbiare la velocità che non fa capire. La verità su di lui? «Sono un tipo “pesante”».


14 di 26
ERMAL META
Il premio vinto nel 2018 insieme a Fabrizio Moro con Non mi avete fatto niente lo tiene su una mensola alta in salotto. «Torno perché sono in astinenza musicale» dice.
In Un milione di cose da dirti canta di un amore felice «che va protetto dagli occhi del mondo». Ha imparato ad apprezzare il silenzio ma allo stesso tempo ne ha paura. Non può separarsi dal pianoforte e da suo fratello: «Se potessi partire andrei subito con lui a Berlino».


15 di 26
AIELLO
Nato a Cosenza nel 1985, super orgoglioso della sua meridionalità, aveva pensato di smettere di cantare, poi è arrivato il disco di platino per il singolo Arsenico nel 2019. Al Festival per la prima volta, non senza paura, canta ORA, sul dolore di una storia passata e l’importanza del momento presente: «Le sofferenze d’amore spesso sono state la ragione di notti insonni passate al piano». Ama la boxe e mangia troppi dolci.


16 di 26
ARISA
Ora in tv come docente ad Amici, è l’ultima donna ad aver vinto tra i Giovani nel 2009 e tra i Big nel 2014 (e il Festival lo ha anche condotto nel 2015). All’Ariston porta Potevi fare di più, un’intensa ballad d’amore scritta da Gigi D’Alessio sulla fine di una storia: «Con gli uomini ho sempre pensato di non essere all’altezza» confida. Sta leggendo L’intelligenza emotiva di David Goleman, ama le unghie finte lunghissime e indossa sempre orecchini.


17 di 26
LO STATO SOCIALE
Lodo, Bebo, Carota, Checco e Albi, secondi nel 2018 con Una vita in vacanza, tornano con il brano rock Combat pop. «Siamo in 5, il primo Sanremo fu il “mio”, quest’anno tocca a un altro di noi» dice Lodo. Checco è il più litigioso, con Albi che fa da paciere, Bebo il più goloso, e una volta hanno chiamato Italo una forma di pecorino. Più del calcio amano il basket. L’Ariston senza pubblico? «Ci mancherà vedere l’unica persona in sala che non si diverte!».


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GIO EVAN
Giovanni Giancaspro, di Molfetta, classe ’88, esordisce a Sanremo con «terrozione», neologismo che unisce emozione e terrore. Canta la ballata pop Arnica, «la pianta perenne nonostante l’ossatura fragile, che lenisce i dolori». Ama senza chiedere il permesso «e così spesso mi fido di chi non dovrei». È poeta, scrittore, cantautore ma, se deve scegliere, si dice poeta. Il suo ultimo libro, del 2020, è Se c’è un posto bello sei te (Fabbri).


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IRAMA
Il re delle hit estive, a 2 anni dall’ultima partecipazione, porta l’estate anche all’Ariston con La genesi del tuo colore: «Il colore scoppia nei momenti difficili, quando la vita sembra decidere per noi». Ama il nero e il bordeaux: «Non è detto che li indossi, ma li trovo eleganti»: Mentre l’amore lo vede rosa e nero insieme. Ha moltissimi tatuaggi: «L’ultimo me lo sono fatto da solo, ma è orribile».


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COLAPESCE E DIMARTINO
Antonio Di Martino e Lorenzo Urciullo hanno 38 e 37 anni e una lunga gavetta cantautoriale alle spalle. In duo dal 2020 per il disco
I mortali, cantano Musica leggerissima: «Il nostro inno pop esistenziale per i vinti». Colapesce colleziona dischi, Dimartino ha sempre amato Sanremo («Portava il mondo in provincia»). Entrambi siciliani, praticano mindfulness e sono salutisti: «A letto presto, con le tisane, anche al Festival».


21 di 26
FRANCESCO RENGA
Settima volta al Festival, ottava se si conta quella con i Timoria 30 anni fa, canta Quando trovo te («L’amore muove tutto») e vive la gioia di tornare sul palcoscenico («Significa ricominciare a lavorare»). In quest’anno ha riscoperto l’amore per i film, la lettura, il giardinaggio. Da sempre ama cucinare: «Sono golosissimo delle lasagne, ma solo se le preparo io». Colleziona penne stilografiche e… Un segreto? «Non mi tingo i capelli».


22 di 26
FRANCESCA MICHIELIN E FEDEZ
È la terza volta che cantano insieme. Dopo Cigno Nero nel 2013 e Magnifico nel 2014, presentano Chiamami per nome. Per lei è la seconda volta a Sanremo, per lui la prima. «Ci siamo ritrovati duettando dai balconi durante il primo lockdown» ricorda Francesca. «Ho ansietta» dice Fedez. Precisi al dettaglio, hanno lo stesso vocal coach. Lei scaramantica, lui pronto a diventare di nuovo papà, saranno elegantissimi.


23 di 26
ANNALISA
Torna al Festival per la quinta volta: «Perché ho voglia di cantare su un palco, mi manca troppo». Dieci è titolo della sua canzone e 10 sono gli anni di carriera: «È il mio inno a non mollare in amore. Il mio amore è la musica». Se ripensa ai suoi esordi ad Amici di Maria De Filippi confida: «Mi faccio tenerezza, ero insicura». Ama avere il controllo di sé, ma in casa è disordinata, e si rilassa cucinando: «Penso sempre tanto, quando cucino invece no. Mi piace ciò che ha bisogno di cura, come i risotti».


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MÅNESKIN
Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan, 20enni romani da 16 dischi di platino e 5 d’oro, dal secondo posto a X Factor nel 2017 fanno il loro esordio a Sanremo con Zitti e buoni, un’esplosione rock che farà tremare l’Ariston. «Il nostro messaggio è la libertà, il pensare con la propria testa» dicono, e vogliono aiutare i coetanei a sentirsi meno soli. Victoria ama gli anelli, Damiano si piace in completo, Ethan ha capelli fantastici senza curarli, Thomas ama lo smalto nero.

Cosimo Buccolieri
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MALIKA AYANE
La raffinata cantante milanese mostra il suo lato più giocoso con Ti piaci così: «Voglio far ballare tutti scalzi in casa, per lasciarsi andare». A 36 anni Malika ha smesso di giudicarsi («L’ho fatto per tutta la vita») e ha imparato ad allontanare le cose nocive. Ama cucinare («Sono cintura nera di risotti») e ha il comodino pieno di libri («Sto leggendo Benedizione di Kent Haruf»). Si definisce disordinata, ma in casa tiene le scarpe in ordine di colore e sul palco sarà «glam essenziale».


26 di 26
EXTRALISCIO CON DAVIDE TOFFOLO
Il polistrumentista Mirco Mariani, la star del liscio Moreno il biondo e la voce di “Romagna mia nel mondo” Mauro Ferrara – accompagnati dal cantante Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti – modernizzano la tradizione del liscio con Bianca Luce Nera «in un anno in cui il liscio non è esistito. È una grande occasione». Mancano gli abbracci, restano la collezione di strumenti di Mirco, i fumetti di Davide, le enciclopedie di Moreno.