Dopo il consueto siparietto di Fiorello, la quarta serata del Festival di Sanremo inizia con le nuove proposte rimaste in gara: dopo le velocissime esibizioni (manterranno questo ritmo per tutto il programma? Improbabile) a spuntarla è Gaudiano, che si emoziona quando riceve il premio e lo dedica al papà scomparso. La serata prende il via e dopo un altro sketch che ci saremmo risparmiate, così come se lo sarebbe risparmiato Beatrice Venezi, e cioè il trito discorso direttore/direttrice (è così difficile declinare le parole al femminile?), è tempo di chiamare i big sul palco.
La prima a esibirsi è Annalisa, che è andata benissimo nella classifica parziale, e che ci regala un’ottima esibizione. Insidierà il favoritissimo Ermal Meta? Canzone: 8. Look: 8. Purtroppo la seconda esibizione non è dello stesso tenore, alla quarta serata tutti i social si chiedono: ma perché urla questo Aiello? Canzone: 4. Look: 5 ma apprezziamo il mantello di piume. Arrivano quindi i Maneskin, energetici come sempre, a risollevare l’umore e a metterci di buon umore per la lunghissima serata che ci aspetta. Canzone: 8. Look: 9. È quindi la volta di Noemi, che scende le scale con estrema cautela, ma che una volta preso il microfono ritorna padrona del palco. Ecco un’altra che potrebbe riservare sorprese. Canzone: 7. Look: 8. Per questa quarta serata, Orietta Berti arriva in tailleur rosa pastello e mini cappa di paillettes, come si fa non tifare per lei? A noi la collaborazione avviata con il giovane marchio GCDS piace. Canzone 7. Look: 8.
Se c’è una posizione in classifica che non comprendiamo tanto, è quella (bassa) di Colapesce Dimartino, che meriterebbero più apprezzamento: la loro canzone è fresca anche se piacevolmente retrò e, sarà la stanchezza della quarta serata, ma alla fine i loro completi in pastello coordinato iniziano a piacerci. Canzone: 7. Look: 7. Barbara Palombelli, co-conduttrice in tailleur bianco, introduce Max Gazzè, che questa volta si è vestito da Salvador Dalì. C’è chi, almeno stando ai commenti sui social, si è stancato dei “travestimenti” di Achille Lauro, noi li preferiamo a questi, sinceramente. Canzone: 6. Look: 5.
Willie Peyote, invece, sembra piacere, almeno alla giuria demoscopica, che lo ha piazzato parecchio in alto nella classifica di gradimento. «Siamo schiavi dell’hype», canta lui riferendosi alla fissazione della società con i social e i like, ma per ora il più hypato sembra proprio lui. Canzone: 6 e mezzo. Look: 6. Arriva Malika Ayane, che tiene alta la bandiera delle interpreti femminili di questo Festival: è sempre teatrale e sicura di sé, con i tatuaggi che fanno capolino dal bolerino di perle indossato sulla tuta bianca. Quando una è brava c’è poco da dire. Canzone: 8. Look: 8. E a proposito di Achille Lauro, ecco che stasera arriva in abito da sera bianco di piume, accompagnato da Boss Doms, che ovviamente bacia, e pure da Fiorello con in testa una corona di spine. Sono in tanti sul palco eppure ogni tanto si dimenticano tutti di cantare, ma andiamo avanti con la gara.
È la volta del nostro duo preferito, anche questa volta in Valentino coordinato, e cioè La rappresentante di lista. Veronica Lucchesi e Dario Francesco Mangiaracina fanno un genere che ricorda un po’ Perfume Genius e un po’ Florence and the Machine e sebbene l’esibizione di questa sera abbia avuto qualche problema di intonazione, ci piacciono lo stesso. Canzone: 8. Look: 9. Un’altra che fa un genere che potrà sembrare strano ai telespettatori di Rai 1 è Madame, che arriva sul palco scalza con un abito disegnato da Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica di Dior. Questa ragazza ha una femminilità tutta sua e sa come padroneggiarla. Canzone: 7 e mezzo. Look: 8.
E si continua con le cantanti: tocca ad Arisa, con un abito tailleur e unghie lunghissime, che canta la sua “Potevi fare di più” e ci emoziona come solo lei sa fare. Canzone: 8. Look: 8. Intanto è tornato Zlatan Ibrahimović, che presenta i Coma_Cose storpiandone un po’ il nome. Ecco un altro duo di artisti che probabilmente confonderà i più tradizionalisti, ma in realtà non c’è niente di più italiano della loro musica: potranno piacere o meno, ma almeno hanno personalità. Canzone: 6 e mezzo. Look: 8. È il momento dell’ospite: sale sul palco l’ultimo vincitore di Sanremo che abbia poi avviato una carriera davvero internazionale: è Mahmood, che canta un medley delle sue canzoni accompagnato dall’orchestra. Lo avevamo notato già tre anni fa, quando all’esordio si esibì per ultimo fino a conquistare il Festival, ma questo ragazzo è l’espressione migliore del pop italiano.
La gara ricomincia da Fasma, che però ci convince solo a metà. Canzone: 6. Look: 6. Arriva quindi Lo Stato Sociale con la loro “Combat Pop” a svegliare il pubblico tramortito sul divano dal monologo di Barbara Palombelli. Meno male. Canzone: 7. Look: 5. Francesca Michielin e Fedez sono la coppia che potrebbe riservarci qualche sorpresa in finale: fino a questo momento non hanno sbagliato un’esibizione e anche questa sera ci convincono. Canzone: 8. Look: 8.
Alessandra Amoroso e Emma Marrone si esibiscono insieme e finiscono anche loro incastrate nei siparietti di Fiorello, ma la gara riprende subito: è mezzanotte e mezza ed è il turno di Irama, che come sempre si esibirà tramite un video registrato durante le prove generali (lo stesso di lunedì). Anche lui è alto in classifica e di certo piace al pubblico. Canzone: 7. Look: 7. Arrivano gli Extraliscio e Davide Toffolo, che nella serata della cover ci avevano fatto molto divertire. Il momento mazurca quando è quasi l’una di notte ci lascia un po’ così, ma questo Sanremo ci ha abituato a tutto. Canzone: 6 e mezzo. Look: 6.
Dopo l’omaggio di Enzo Avitabile a Renato Carosone, è il turno di Ghemon, che questa sera si è legato i capelli di cui parla spesso su Twitter, con la sua “Momento perfetto”, che rimane un brano orecchiabile anche se non lascia memoria di sé. Canzone: 6 e mezzo. Look: 6 e mezzo. All’una precisa sale sul palco Francesco Renga, le cui performance quest’anno non sono state brillanti. Questa sera, che ha anche cantato due volte a causa di problemi tecnici, non fa eccezione. Canzone: 6. Look: 6. Il prossimo cantante in gara è Gio Evan, con la sua “Arnica”, che non ha l’effetto balsamico che aveva promesso Amadeus. Canzone: 5. Look: 5.
Ed è finalmente il momento di Ermal Meta, e a questo punto ci chiediamo se farlo esibire così tardi non sia una strategia per trattenere il pubblico davanti al televisore anche a quest’ora folle. In ogni caso, è il nostro preferito. Canzone: 9. Look: 8. Il ventitreesimo cantante in gara è Bugo, che neanche questa sera ci fa particolarmente emozionare, anzi stona pure. Forse era più interessante quando litigava con Morgan. Canzone: 5. Look: 5. Per fortuna arriva uno fra i giovani artisti che ci piacciono di più, e cioè Fulminacci, che canta “Santa Marinella”. Siamo fan. Canzone: 8. Look: 8.
«Una canzone d’amore, ma dedicata a me stessa», così Gaia, un’altra che ci piace tantissimo, ha spiegato la sua “Cuore amaro”. Dopo il bel duetto con Lous and the Yakuza durante la serata delle cover, ci regala un’altra bella esibizione. Canzone: 7 e mezzo. Look: 8. L’ultimo a salire sul palco è Random, uno fra quelli che non abbiamo capito chi l’ha invitato. Canzone: 5. Look: 5. È finalmente il momento della classifica, questa volta decisa dalla sala stampa, che si va a sommare a quella delle serate precedenti (giuria demoscopica e direttori d’orchestra).
Le scelte dei giornalisti differiscono in alcuni punti da quelle dalle precedenti (premiano ad esempio Coma_Cose e Madame): al quinto posto c’è Ermal Meta, al quarto La rappresentate di lista, al terzo Willie Peyote, al secondo i Maneskin e al primo Colapesce e Dimartino. In classifica generale, invece, le prime tre postazioni vanno ad Arisa, al terzo posto, Willie Peyote e Ermal Meta, che resiste al primo posto. E ora non ci resta che la finale!