Al posto dell’emozione l’apertura della seconda serata è dedicata alla gioia. Record di ascolti, non capitava dal 2008, per la prima puntata con una media del 54 per cento di share, Amadeus prova a bissare. «Grazie dell’affetto a casa, grazie dell’entusiasmo», con un grande sorriso che si spegne subito per dedicare un ricordo a Monica Vitti, una delle più grandi attrici della storia del cinema italiano mancata mercoledì 2 febbraio.
Amadeus, come già avvenuto lo scorso anno, è affiancato ogni serata da una co-conduttrice. Dopo Ornella Muti, stasera tocca a Lorena Cesarini. Seguono Drusilla Foer, Maria Chiara Giannetta e Sabrina Ferilli. E Lorena Cesarini, trentaquattrenne diventata nota nella serie Netflix Suburra, laureata in storia contemporanea, è emozionatissima. Non darà il meglio in questa serata, ma sicuramente rimane una grande occasione.
Checco Zalone il mattatore, irresistibile. L’annuncio della conduzione di Eurovision. Alessandro Cattelan, Laura Pausini, Mika i tre nomi che tra cento giorni entreranno nell’Arena di Torino per presentare la più importante manifestazione canora europea. E poi le canzoni. Ancora protagoniste, in una scaletta serrata. Altri 13 cantanti, ecco come è andata.
Sangiovanni – Farfalle A un anno dal debutto discografico, 17 dischi di platino e due d’oro, Sangiovanni entra all’Ariston per il suo debutto in Glan Martins per Diesel, rosa chiaro e rosa scuro, c’è proprio il rosa tra i suoi colori preferiti. Qualche incertezza iniziale (ma a 19 anni – è il più giovane di questa edizione – aprire la serata, per il proprio debutto non è cosa facile), per una canzone che entra in testa e non si stacca più. Canzone: 8 Look: 9
Giovanni Truppi – Tuo padre, mia madre, Lucia Canotta nera, chitarra al collo, Amadeus prende in giro il suo look semplicissimo, come se avesse dimenticato qualcosa. Non ha dimenticato niente e gli si adatta anche, aumenta l’effetto di cui lui va fiero. La sua è infatti la canzone autoriale di questa edizione, fuori da qualsiasi schema radiofonico. Una voce profonda, una storia d’amore che scava nell’intimo. Ha già vinto il Premio Lunezia, vincerà anche quello della Critica? Curiosità: Lucia, è sua figlia. Canzone: 9 Look: 6
La parola passa a Lorena, «una ragazza italiana fortunata come tante», dice. E racconta della reazione del pubblico all’annuncio della sua partecipazione «Succede che Ama annuncia che nella seconda serata ci sarà una certa Lorena Cesarini e infatti eccomi qua. Però succede anche che subito dopo questo annuncio scopro che non è vero che sono una ragazza italiana come tante. Io resto nera. Fino a oggi nessuno aveva mai sentito l’urgenza di dirmelo, e invece appena Ama dà questa notizia splendida per me, certe persone hanno sentito questa urgenza». Così parte il suo monologo, con alcune frasi che le sono state rivolte sul wall, violente, molto dure. Un monologo molto lungo (troppo lungo), sugli haters sui social. Sicuramente giusto nel concetto, è importante portare l’antirazzismo a Sanremo, ma il ritmo si spegne a festival neanche ancora davvero iniziato. Troppo lungo, troppo retorico. Scritto male. Ottiene l’effetto contrario.
Le Vibrazioni – Tantissimo Il look creato da Gaelle è super rock, come lo sono loro. Matita sugli occhi per Francesco Sarcina, con giacca nera impreziosita da elemnti brillanti che tornano sui gilet dei compagni di palco. Parte leggermente fuori tono, poi si riprende (meglio in prova, la tensione di questo palco colpisce tutti, soprattutto quando ci si mette troppa energia). La canzone è orecchiabile. L’omaggio a Stefano D’Orazio bello, tantissimo. Canzone 6 Look 8
Dopo la rockband tra il pubblico spunta Checco Zalone. È un momento di confusione, delirio e risate. Il comico inizia piangendo perché «Ho visto che piangono tutti qui». Racconta storie a ritmo di A mille ce n’è. Quello che ride di più è sempre Amadeus, ma questa volta ridiamo anche noi. Qualcuno si sarà offeso, dice alla fine. E probabilmente è così. Eppure a volte i messaggi più importanti arrivano proprio scherzandoci sopra. Bravo. Ricomincia la musica, ma non ancora la gara e se da scaletta toccava a Emma che immaginiamo in attesa dietro al palco per più tempo del previsto, entra sul palco Laura Pausini, tutta fasciata in nero, su un palco illuminato solo da led. Canta Scatola, il suo ultimo brano, scritto tra gli altri da Madame. Si emoziona, la voce trema, Sanremo da sempre le fa questa impressione. Lo ha detto anche l’anno scorso quando cantava Io sì. Di nuovo racconta quanto sia stato importante vincere Sanremo, promuove il suo film in uscita Piacere di conoscerti, in streaming in tutto il mondo. Anche questo momento dura troppo. Ma un motivo c’è. Appare Mika, appare Cattelan. I presentatori di Eurovision 2022 sono annunciati. 100 giorni alla manifestazione e il vincitore di Sanremo a rappresentare il nostro paese.
Emma – Ogni volta è così Elegantemente potente. Un lungo abito di velluto, scollatissimo, spaccatissimo. Calza a rete. Emma è splendida in Gucci, mai vista così bella, e lo è anche Francesca Michielin la sua direttrice d’orchestra in Miu Miu (che dona il mazzo di fiori al primo violinista dell’orchestra, portando avanti la sua battaglia iniziata l’anno scorso, fiori anche ai maschi). Emma canta con grinta, gioca al Fantasanremo durante l’esibizione, ci mette tutto. L’emozione si sente ed è bella, si sente anche un po’ di sforzo per la voce dopo il cambio in scaletta e un’attesa dietro al palco non prevista. Ma a dieci anni dalla vittoria è il ritorno più bello. Canzone: 10 Look: 10
Matteo Romano – Virale Ventenne, faccia pulita, look semplice, giacca doppio petto, pantaloni sempre inseriti nella calzatura per dare grinta al look, tutto Emporio Armani, canta un pezzo super orecchiabile con una precisione vocale che per un debutto è davvero ammirevole. L’emozione c’è, ma non si sente. Davvero carino. Canzone: 8 Look: 8
Iva Zanicchi – Voglio amarti La grande signora della musica italiana che potrebbe venire a farsi omaggiare da super ospite, ma preferisce l’adrenalina della gara, canta senza auricolari nelle orecchie perché non serve la tecnologia quando canti da sempre, è in nero, a collo alto, vestita dal suo amico Artemio Cabassi, porta la tradizione. Non è la nostra canzone, ma quanta grinta. Standing ovation in platea. Canzone: superospite Look: superospite
Torna Zalone, stavolta è un trapper, canta Poco ricco, tutti ridono, se vogliamo tenere lui al posto di Fiorello per noi è un sì. E torna anche Lorena Cesarini tigrata, nel senso che ha proprio una tigre sul vestito, e canta. Un altro momento evitabile.
Ditonellapiaga e Rettore – Chimica Bellissime. Ditonellapiaga in bianco con fiore rosso fuoco brillante. Rettore in black & white e trucco sotto agli occhi argentato, è più alla moda lei di chiunque stia guardando. Sensuali e affiatate, si guardano, si muovono. Funzionano. Canzone: 7 Look: 9
Elisa – O forse sei tu Il pubblico applaude e non è ancora stata annunciata. È la favorita. Torna dopo 21 anni, come una fata del bosco vestita Valentino (Pierpaolo Piccioli). Capello sciolto ad addolcirle il viso e spalle scoperte, tutta in bianco. Bianche sono anche le righe sugli occhi. Appoggia la voce sulle note con la sua grazia più delicata, su una dolcissima canzone. È perfetta, forse troppo per suscitare empatia. Canzone: 9 Look: 9
Dopo la cantante di Monfalcone arrivano le giovani attrici Gaia Girace e Margherita Mazzucco de L’Amica Geniale, che torna in tv domenica 6 febbraio.
Annunciano Fabrizio Moro – Sei tu Il cantautore romano canta un brano pieno di dolore, la voce graffiata sale, dedicando le parole a chi gli ha salvato la vita. Completo in velluto Philipp Plein, è elegante e intenso. Chiude gli occhi, aspetta l’applauso, si inchina e si emoziona, ma se l’ultima volta ha vinto, questa volta è qui per presentare il nuovo progetto e il suo film. Non punta al podio. Canzone: 7 Look: 9
Intensità, emotività, ma torna Zalone, nei panni di Oronzo Carrisi, chissà se Albano da casa sorride. Interpreta un virologo, canta Pandemia è ora che vai via, scritto da tutti i virologhi italiani. È matto, lo amiamo. W la rosolia.
Si passa sulla nave di Orietta Berti, tocca a Ermal Meta, terzo classificato della scorsa edizione, con Un milione di cose da dirti e un pianoforte da suonare.
Tananai – Sesso occasionale Al debutto, in grigio, pantalone largo Dior Men by Kim Jones, l’accessorio è il sorriso ammiccante. La canzone andrà benissimo in streaming ma per il live andava forse provata di più. Spesso fuori nota, emozione o altro, è un peccato stonare ma la grinta e il divertimento ci sono tutti. Sarà alto al fantasanremo, manda baci anche quando canta. Canzone: 6 Look: 6
Irama – Ovunque sarai Maglia bianca a rete, capello sciolto, collana. Look Givenchy. L’orecchino con la piuma non manca mai. Una ballata piena di dolore. È il migliore in interpretazione, ci mette tutto, la voce è potente. Bravissimo. Canzone: 10 Look: 6 (ma su di lui ok 8)
Aka7even – Perfetta così Completo coloratissimo di Stella McCartney, monofantasia dalla camicia ai pantaloni, Luca Marzano si presenta con una canzone piena di parole, dedicata a se stesso, per accettarsi, per dirsi che andiamo bene come siamo. Emozionatissimo, la voce regge perfettamente, la scuola di Amici prepara bene e il palco dell’Ariston non fa paura. Un saluto anche a zia mara, che la classifica di Fantasanremo conta (quasi) uguale a quella della gara. Canzone: 7 Look: 7
Highsnob e Hu – Abbi cura di te Lui tutto nero anche i guanti, tranne le scarpe arancioni, lei tutta bianca, entrambi in Zegna. Romeo e Giulietta, un dialogo dolce e doloroso. Esordienti tra i big, sono in grande sintonia. Si tengono le mani, si abbracciano a lungo, l’empatia arriva. La canzone ci metterà un po’ di più. Canzone: 6 Look: 8
Terminate le canzoni in gara, sul palco salgono Arisa e Malika Ayane, a interpretare l’inno per le Olimpiadi di Pechino. Non si vota la cantante, ma la canzone (difficile farlo). Bellissima la Ayane, con quel trucco sugli occhi che le invidiamo da sempre, più pop Arisa, con i capelli rosa, è sempre bello vederle su questo palco. La serata si chiude con la classifica finale della sala stampa. Al primo posto, per ora, c’è Elisa.