“The Biles”, così è chiamata la campionessa, ha dichiarato di volersi fermare a Tokyo 2020. Già, perché lei, a soli 22 anni, la storia l’ha già fatta. Era in mano sua già dai Giochi di Rio del 2016, ma oggi, a Stoccarda, la piccola (è alta 1 metro e 44 centimetri) grande Simone Biles, con due evoluzioni che portano il suo nome, è davvero entrata nella storia della ginnastica. Insomma, una vera e propria favola con tanto di lieto fine. E dire che è la ginnasta più forte del mondo non basta: perché è davvero la più formidabile di sempre.
Entrata a 15 anni nella squadra a stelle e strisce, Biles è la prima e unica ginnasta nella storia a vincere cinque titoli mondiali: nel 2013 ad Anversa vince il suo primo oro ai Mondiali. Fa il bis l’anno dopo a Nanning. E il tris nel 2015 a Glasgow. Poi è arrivata la medaglia a Doha 2018 e l’ultima a Stoccarda nel 2019.
Ma essere diventata la ginnasta più medagliata di tutti i tempi è solo metà della sua personale rivincita col passato fatto di povertà, da una mamma amante di alcol e droga, e di abusi da parte dell’ex medico della nazionale statunitense di ginnastica Larry Nassar – per la cronaca, il dirigente è stato condannato a 175 anni di carcere per pedopornografia e molestie ai danni di oltre 150 atlete.
La sua però è davvero una bellissima storia di amore e passione per lo sport e rivincita personale: prima dei successi olimpici, la vita di Simone non è stata per niente semplice. I suoi genitori non avevano un lavoro e, come detto, abusavano di alcool e droga. Ecco perché a soli tre anni i servizi sociali affidano lei e i suoi fratelli ai nonni texani spianando la strada per l’adozione all’età di cinque: Simone li considera come i suoi veri genitori tanto da chiamarli “mamma” e “papà”. Sono loro a farla avvicinare all’artistica e a credere in lei prima ancora che ci credesse lei stessa.
Anche se ha un talento incredibile, Simone Biles ha lavorato sodo per diventare Simone Biles con 30 ore a settimana di allenamento sin dall’età di 12 anni. Cosa che fa ancora oggi a Spring, la sua città, dove ha costruito un grande palasport, il World Champions Center per allenarsi a sfidare se stessa tra tecnica, muscoli, forza, precisione, grazia ed eleganza. Forse per “The Biles III“.
Sfoglia la gallery per vedere le sue splendide evoluzioni!