Nonostante l’incubo del caso clostebol, e in attesa di un’auspicata definitiva assoluzione dal parte del Tribunale arbitrale dello sport, a Shanghai Jannik Sinner ha dato ancora una volta dimostrazione delle sue enormi qualità e di una forza mentale non comune. Dopo aver tenuto testa nel primo set a un Djokovic tornato quasi al meglio regolandolo al tie break, il numero uno al mondo ha preso presto il largo nella seconda partita, impiegando meno di cento minuti per mettere le mani sul trofeo e sul ricco assegno destinato al vincitore de Masters 1000.

Per Jannik Sinner è il settimo titolo nel 2024

Per l’altoatesino è stata la 65esima vittoria in stagione (sette i trofei vinti), a fronte di sole sei sconfitte. «È stata una delle sfide più difficili e visto l’avversario è una vittoria speciale. Nole è una leggenda dello sport ed è sempre dura giocare contro di lui», racconta Sinner a caldo dopo il successo.

«Un anno difficile, ho perso un po’ il sorriso»

«Oggi è stato un giorno molto speciale. Ho giocato con Roger e Carlos in tribuna (Federer e Alcaraz hanno assistito al match sugli spalti, ndr), atmosfera splendida», racconta ancora Sinner in conferenza stampa, lasciandosi andare a qualche sorriso dopo aver poco esultato in partita.

«La situazione in cui mi trovo non è facile, e non vorrei trovarmici – spiega -. Vorrei giocare più libero in campo, provare a divertirmi ancora di più. Ci sono ancora un paio di tornei da giocare, ma quest’anno ho avuto tanti successi. È stato anche un anno molto difficile per altre circostanze, ho perso un po’ il sorriso per questioni che non riguardano il campo e che restano a volte nella mia mente».

Sinner e Djokovic, la premiazione a Shanghai

E continua: «Ho cercato di rimanere molto calmo, di non farmi problemi se sbaglio qualche colpo, ma di continuare a spingere ogni giorno con la miglior energia. Ogni giorno è diverso, e sono felice di come sto affrontando le situazioni in campo. Provo a controllare quello che posso controllare, e sicuramente tra questi aspetti rientrano la mente e il fisico. Per il resto devi solo credere e rimanere composto nei momenti importanti di una partita».

«Il successo non mi cambierà»

«Sento di essere forte quando vado in campo, cercando di non pensarci e di rimanere concentrato, di dare il 100% – afferma ancora Sinner -. Sono fisicamente più pronto per giocare al massimo livello possibile per un tempo più lungo. Anche mentalmente sono pronto ad accettare ogni situazione difficile in campo e credo che questo sia il principale passo avanti. Il successo non mi cambierà, né come persona né come giocatore» sottolinea infine.