Sophie Rhys-Jones, figlia di una segretaria e di un commerciante, è la moglie del principe Edoardo, e con la Regina Elisabetta II ha un rapporto davvero speciale, tanto che Sua Maestà le ha permesso di chiamarla con il nomignolo confidenziale “mama”. A Elisabetta del resto è sempre piaciuta moltissimo, non solo per la dolcezza con cui si mostra in pubblico e per la sua discrezione negli anni – è sposata con l’ultimogenito dal 1999 e sono stati prima fidanzati per cinque anni – ma soprattutto perché è l’unica a non aver divorziato dal figlio (al contrario di Lady Diana, Sarah Ferguson e Mark Phillips, il primo marito della principessa Anna).

Oggi la Contessa di Wessex, forte del potere acquisito dopo l’uscita di scena di Harry e Meghan ha rilasciato un’intervista (non accadeva dai tempi di Lady Di) al Sunday Times in cui si è raccontata apertamente. I temi trattati? Il rapporto “privilegiato” con la Regina, i figli che molto probabilmente rinunceranno al titolo di “Altezze Reali” per lavorare e il marito, «il più bravo e presente papà del mondo».

Il rapporto con Elisabetta

Sono poche le persone che non hanno mai deluso la Regina, e una di queste è Sophie di Wessex: Sua Maestà ne ammira il carattere sereno, docile, discreto e soprattutto pratico: Sophie non ha mai amato mettersi in mostra e, anche per questo motivo, la bionda 55enne è l’unica – oltre ai figli e ai nipoti – ad avere un filo diretto con Elisabetta. La contessa ha infatti il permesso di contattarla quando desidera: un privilegio finora mai concesso nemmeno alle mogli dei nipoti, né Kate Middleton, né tanto meno Meghan Markle che ha apertamente rifiutato l’appoggio della “vecchina” più amata d’Inghilterra per l’assolata California e il mondo del cinema. E proprio con la Megxit (e l’uscita di scena del principe Andrea) Sophie ha ottenuto sempre più onori e doveri diventando a pieno titolo membro Senior attivo della Royal Family.

Un membro dello staff aveva raccontato che «La regina si fida molto di lei, in un modo che non può essere applicato alla duchessa di Cambridge o alla duchessa di Cornovaglia. È come un’altra figlia per Sua Maestà, sono così vicine che chiede sempre a Sophie di accompagnarla in chiesa durante le vacanze a Sandringham o a Balmoral. E spesso trascorrono la domenica insieme a Windsor».


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I figli non saranno “Altezze Reali”

Essendo il principe Edoardo l’ultimogenito della Regina e di Filippo di Edinburgo, non ha obblighi nei confronti della Corona e i figli, Lady Louise Windsor e James, Visconte di Severn, possono liberamente decidere se, compiuti i 18 anni e arrivati alla maggiore età, usufruire del titolo di Altezze Reali oppure no. «Abbiamo fin da subito cercato di crescerli con la consapevolezza che molto probabilmente dovranno lavorare per vivere e preso quindi la decisione di non usare i titoli. Li hanno e possono decidere di usarli a partire da 18 anni, ma penso che sia altamente improbabile che lo facciano. I miei ragazzi vivono una vita normale», racconta la contessa che spiega come Louise e James vadano in una comune scuola, si dedichino allo sport, per lo più equitazione, facciano lunghe passeggiate con i cani e organizzino uscite con gli amici.

«Certo non tutti i nonni dei loro amichetti vivono in un castello, ma quando loro stanno con la Regina, è solo la nonna per loro e non Sua Maestà», sottolinea ancora Sophie che racconta anche le difficoltà e le operazioni che ha dovuto subire la figlia a causa della nascita prematura e dell’importante strabismo. «È una ragazza molto intelligente e spero decida di frequentare l’università, ma la scelta spetta a lei».

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L’amore per Edoardo

Con il marito non c’è mai stato un attimo di cedimento: sposato nel ’99 dopo cinque anni di frequentazione, Edoardo è sempre stato per lei una roccia a cui aggrapparsi dopo la perdita del primo figlio e soprattutto dopo i problemi alla nascita di Louise. «Edoardo è un papà presente e molto affettuoso: ha sempre dedicato molto tempo ai figli e insieme amiamo organizzare gite fuori porta o BBQ con gli amici. La nostra è una famiglia solida. Oggi più che mai».

Nessun problema in famiglia quindi per la crescente popolarità di Sophie che confessa candidamente: «Le persone forse oggi prestano maggiore attenzione a ciò che sto facendo e agli enti benefici di cui mi occupo, ma mi sono sempre dedicata alla charity e continuerò a farlo. Perché è il mio lavoro ed è ciò che amo fare: aiutare il prossimo».