Le Kardashian sono tornate, anche se non sono mai andate via: il clan della giunonica Kim e delle sue 4 sorelle domina i media e soprattutto il web, con 600 milioni di follower solo su Instagram. Negli Usa lo show (dal titolo Keeping up with the Kardashian) è arrivato alla 17ª stagione: in Italia è andato in onda fino al 2012 e ora è ripartito, da lunedì al venerdì alle 18.45 su Sky Uno, dalla 13ª serie.
Influencer, imprenditrici (digitali e non), ma soprattutto famose per essere famose: le sorelle sono un turbine di ricchezza, glamour e gossip, infallibili cavalcatrici di scandali e opportunità di business. Non c’è fatto personale, matrimonio, divorzio, nascita, festa, copertina di Playboy, persino una violenta rapina subita dalla stessa Kim a Parigi nel 2016, che non sia finito in tv, mescolato a litigi e zuccherose reunion a sottolineare l’importanza del clan.
Una famiglia debordante
Il successo di questa soap dell’era 2.0 non sarebbe possibile senza una famiglia debordante. Divenuta celebre come stylist di Paris Hilton, ma soprattutto per un video erotico diffuso (forse) a sua insaputa nel 2007, Kim ha trainato in tv tutto il parentame: all’inizio le sorelle Kourtney e Khloé e la loro temibile e infallibile “momager”: la mamma manager Kris Jenner, ex moglie del defunto Robert Kardashian, avvocato noto soprattutto per aver difeso il controverso O.J. Simpson.
Pian piano si sono aggiunte le sorellastre Kendall e Kylie Jenner (anche loro con seguiti social milionari), figlie di Kris e del secondo marito, il campione olimpico Bruce che oggi, dopo una transizione di genere molto chiacchierata, è Caitlyn Jenner. Comparse fugaci anche i vari mariti e fidanzati: di recente protagonista riluttante è Kanye West, il rapper noto per i suoi umori bizzarri, sposato con Kim dal 2013.
Una macchina che sforna “spin-off”
Con buona pace degli spietati detrattori, il programma delle Kardashian resiste da oltre 10 anni, sfornando spin-off e speciali dagli ascolti record. Ma negli ultimi anni Kim si è molto impegnata per affermarsi non solo come star ossessionata dai selfie: fedele alle origini armene, ha insistito con l’ex presidente Obama per il riconoscimento del genocidio di inizio ’900. Oggi studia Legge e si è avvicinata a Trump per spingere su una riforma carceraria.
Lato fashion, alterna grandi griffe allo scovare designer emergenti; la sua casa con Kanye è una minimalissima galleria d’arte dal valore di 60 milioni di dollari. D’altronde la stessa coppia pare valere 510 milioni: una cifra monstre per un fenomeno mediatico che non sembra conoscere limiti né risentire delle critiche. «Amo quando mi si sottovaluta» è, non a caso, il mantra di Kim.