Siete spregiudicate, estroverse, ambiziose e capaci di cantare e di ballare?». Questo recitava l’annuncio che nel 1994 Bob Herbert e suo figlio pubblicavano sulla rivista “The stage” per reclutare giovani ragazze con cui formare una girl band che avesse lo stesso successo delle fortunate versioni maschili.
Alla chiamata risposero Geri, Mel B, Mel C, Victoria e una certa Michelle Stevenson, che poi mollerà il gruppo per incomprensioni con le compagne. Al suo posto arriverà la biondina Emma, ultimo tassello di un mix di dolcezza, sexytudine, forza ed eleganza imbattuto ancora oggi: le Spice Girls. Il risultato si è manifestato nel giugno del 1996, con l’uscita del singolo e del video “Wannabe”. E poi nulla è stato come prima.
Io nel 1996 avevo 14 anni, masticavo le prime parole in inglese, ero pazza di Leonardo DiCaprio e, come tutte, in lutto per lo scioglimento dei Take That. Sempre attaccata a mia sorella di 3 anni più grande, mio lasciapassare verso l’adolescenza, ero la candidata ideale: era l’anno del mio primo bacio e le Spice Girls mi avevano già insegnato che “Se vuoi essere il mio ragazzo, devi andare d’accordo con i miei amici”, mattone basilare di ogni mia relazione futura.
Erano belle e sicure, risolte ed emancipate: quelle che oggi definiremmo delle icone di femminismo pop, la premessa a Rihanna e Beyoncé. Certo, autentiche come le banconote con gli unicorni, ma a guardare come ci siamo ridotti, tra filtri Instagram e account fake, non gliene farei una colpa.
Ora le Spice tornano insieme dopo 20 anni, non più orfane di Geri, la prima a uscire dal gruppo, ma di Victoria, forse quella che si è trasformata di più di tutte, quella meno pronta a rimettere zeppe e crop top e saltellare sul palco. Perché io in questo spero per il reunion tour (da giugno in Gran Bretagna): non mi importa di scoprire se siano sopravvissute al tempo e alla fama, se siano invecchiate male, io voglio tornare a quando eravamo pazze e stupende. Io voglio i balletti, le hit, la tuta di Sporty e i codini di Baby, voglio il tubino Union Jack di Ginger, voglio avere ancora tra le mani gli album di figurine e le Smemoranda con le loro foto. Insomma, se non si fosse capito, I wanna really really really, wanna zigazig ah!