In questi ultimi anni si è parlato molto di rappresentazione in tutte le industrie creative: dalla moda al cinema, dalla tv alla pubblicità, abbiamo visto comparire sempre più volti appartenenti a etnie diverse e corpi sempre più diversi da quelli “ideali” (e cioè magri e bianchi) che eravamo abituati a considerare la norma.
E iniziano anche a vedersi personaggi di orientamento sessuale diverso, che piano piano diventano i protagonisti di nuove storie. Dopo il primo cartone Pixar con un protagonista gay, uscito alla fine di maggio, Nickelodeon ha annunciato che anche l’amatissima spugnetta Spongebob, protagonista dell’omonimo cartone animato, appartiene alla comunità Lgbt+, acronimo con cui si indicano le persone lesbiche, gay, trans, bisessuali e trans.
L’annuncio via social per festeggiare il mese del Pride
La casa di produzione ha infatti pubblicato un post sui suoi account social con alcuni personaggi dei suoi cartoni e programmi per celebrare il mese del Pride (che è tradizionalmente giugno). Nel post c’erano Korra di Avatar: The Legend of Korra, Schwoz Schwartz di Henry Danger e, naturalmente, Spongebob. Nella didascalia si legge: «Celebriamo il Pride con la comunità Lgbt+ e i suoi alleati questo mese e ogni mese dell’anno». L’annuncio è stato accolto con gioia e divertimento sui social media, dove la spugnetta scansafatiche è già popolarissima ed è spesso protagonista di meme e gif. #Spongebob è diventato immediatamente trending topic su Twitter.
In realtà, già nel 2005, il creatore di Spongebob Stephen Hillenberg aveva già rivelato che la spugna marina più amata da grandi e piccini era “asessuata”. Lo disse anche per rispondere alle critiche di alcuni gruppi religiosi integralisti che accusavano il cartone di “promuovere uno stile di vita omosessuale”. «Non ha nulla a che vedere con quello che stiamo cercando di fare», aveva spiegato in quell’occasione Hillenburg alla rivista People, «Non abbiamo mai detto che i personaggi fossero gay. Li considero quasi asessuati. Stiamo solo cercando di essere divertenti e queste polemiche non hanno nulla a che fare con il programma». Ora, però, la casa di produzione ha confermato: Spongebob è anche lui parte della comunità.