Le serie tv che mostrano la strada per la vittoria
Emozionanti, adrenaliniche e ispirazionali. Sono le serie sportive che, in queste settimane di quarantena, ti aiuteranno a “staccare” per qualche ora dalle notizie h24. Se ami le storie di donne forti, coraggiose e fuori dagli schemi, Glow è perfetta. Dopo avere ottenuto 2 candidature ai Golden Globe, è arrivata alla terza stagione (tutte disponibili su Netflix) e racconta le vite di un gruppo di ragazze che si mettono a fare wrestling. Da ammirare, oltre alle storie delle protagoniste che sul ring ci salgono non tanto per vincere ma per riscattarsi da paure e fallimenti, i look anni ’80: fuseaux e body proprio come quelli che saranno di moda quest’estate.
Sempre su Netflix c’è un’altra serie interessante. Si intitola Cheer ed è un documentario, in 6 puntate, che fa vedere sotto una luce diversa e poco conosciuta la vita delle cheerleader, le ragazze che fanno il tifo a bordo campo. Ci sono i fisici tonici, così come le divise glamour e i sorrisi smaglianti, ma ci sono anche gli infortuni, le troppe ore di allenamento e le storie personali delle atlete. Club de Cuervos, sempre su Netflix, piacerà a marito e figli: è una commedia drammatica ambientata nella città immaginaria di Nuevo Toledo, in Messico, e narra le vicende del Cuervos FC, una squadra di calcio costretta ad affrontare la morte dello storico proprietario.
Per i ragazzi, su RaiPlay nella sezione teen (www.raiplay.it/teen/) da non perdere Sport stories, con i racconti – 30 in tutto, tra cui scegliere – di piccoli grandi atleti, dai 13 ai 17 anni, che hanno scelto di mettersi in gioco e crescere con e grazie allo sport.
I reportage che raccontano i campioni
Non solo calcio. Per chi preferisce sfide (ma anche backstage, storie e allenamenti) di sport diversi dal pallone, il nostro consiglio è di sintonizzarsi su www.sportmoviestv.com. A questo link, nella sezione “Multimedia library”, si possono vedere gratis su qualsiasi device (prima però bisogna compilare un modulo di iscrizione) 800 tra documentari, spot, reportage, fiction e cartoon e più di 200 film sportivi che parlano di 98 discipline diverse.
Se invece quello che conta non è avere tanta scelta ma sentire l’adrenalina, quell’emozione che difficilmente in queste giornate a casa si riesce a provare, il canale da scoprire è il sito di Red Bull (redbull.com). Qui si possono vedere, gratuitamente in streaming, i più emozionanti documentari, docu-film e video action. I nostri preferiti? Sono 2, che hanno come protagoniste donne eccezionali e intrecciano paesaggi da favola a vite uniche. Il primo si intitola A land shaped by women e racconta la storia della campionessa del mondo di snowboard Anne-Flore Marxer che, con un’amica e la sua fidata tavola, esplora le montagne e le persone che rendono l’Islanda, al primo posto nella classifica dell’uguaglianza di genere, un Paese femminista così affascinante e particolare. Il secondo è The wave I ride: ci fa entrare nella vita, sempre sulla cresta dell’onda, della surfista hawaiana Paige Alms, nel 2016 prima campionessa femminile di Big wave.
I podcast che svelano il segreto del successo
Se i podcast sono la tua passione, in campo sportivo hai l’imbarazzo della scelta. In Trame, prodotto dalla piattaforma Fenomeno (lo trovi su www.fenomeno.eu e sui principali portali gratuiti come Spreaker o Spotify), il giornalista Dario Saltari sceglie ogni settimana storie di agonismo in grado di raccontare la società che le circonda: dal calcio femminile nei Paesi musulmani alle tensioni etniche che fanno da sfondo al basket nella ex Jugoslavia. Road to Tokyo, prodotto da Audible (www.audible.it), segue invece la Nazionale azzurra di pallavolo nella sua marcia di avvicinamento alle Olimpiadi, e non ha smesso di farlo neppure adesso che gli atleti sono in isolamento.
Per chi ama i documentari radiofonici più classici c’è Storie di sport su RaiPlay Radio (radio.raiplay.it). E se non hai voglia solo di guardare, Basketball Stars e Ultimate Tennis (entrambe disponibili in versione Ios e Android) sono le 2 app sportive più scaricate dell’ultimo mese. La prima ti permette, con una grafica 3D molto accattivante, di sfidare online giocatori di tutto il mondo. Con la seconda puoi addirittura creare il tuo avatar di tennista e misurarti in game singoli o tornei contro altri appassionati della racchetta.
I film che ricordano sfide leggendarie
Se ti piacciono le storie in cui trovare ispirazione e motivazione, ora puoi recuperare 3 grandi classici, tutti candidati all’Oscar come miglior film nel loro anno di uscita. Miracle (lo trovi free sul catalogo RaiPlay) racconta l’impresa della Nazionale Usa di hockey che alle Olimpiadi invernali del 1980 riuscì a battere i favoritissimi sovietici: la pellicola è considerata la migliore tra le molte che hanno raccontato la guerra fredda attraverso lo sport ed è valsa a Kurt Russell, nel ruolo del coach, la nomination come miglior attore protagonista.
Fuga per la vittoria, girato da John Houston con un cast stellare di attori e calciatori, ci fa rivivere in chiave romanzata la “partita della morte” che nel 1943 vide scontrarsi la squadra dell’esercito nazista contro quella composta da alcuni prigionieri di guerra: sullo schermo va a finire meglio che nella realtà (lo trovi sui cataloghi TimVision e Prime).
Se la tua passione sono i duelli, i titoli perfetti sono La battaglia dei sessi e Rush (entrambi su Netflix). Il primo descrive la rivoluzionaria partita di tennis che ebbe luogo nel 1973 tra la campionessa del mondo Billie Jean King e l’ex campione del mondo Bobby Riggs; nel secondo va in scena la sfida lunga quasi 20 anni tra i piloti Niki Lauda e James Hunt.
I video che fanno rivivere la magia delle Olimpiadi
Per “consolare” tutti gli appassionati rimasti delusi dal rinvio delle Olimpiadi di Tokyo al 2021, sul sito ufficiale del Cio (www.olympicchannel.com) e sull’omonimo canale YouTube si possono guardare gratis docufilm, allenamenti e le principali gare delle edizioni passate dei Giochi. Anche uno degli archivi filmati più vasti d’Italia, l’Istituto Luce, ha reso fruibile l’intero catalogo (patrimonio.archivioluce.com): trovi tutti i notiziari sullo sport italiano dagli anni ’30 agli anni ’70 e alcuni bellissimi documentari su Roma 1960.
Visto che anche la Champions League è ferma, puoi approfittarne per recuperare su Sky on demand Buffa racconta la Champions: 8 puntate di un’ora tra calcio, letteratura, musica e storia con sullo sfondo i grandi protagonisti della rassegna. Se invece quello che cerchi sono le grandi imprese azzurre di ogni epoca, la nuova programmazione di RaiSport (canali 57 e 58 del digitale terrestre) è quello che fa per te: sino al 15 aprile, dalle 16 a mezzanotte RaiSport Classic ripropone gli eventi e le gare che hanno fatto la storia dello sport tricolore, da Italia-Germania 4-3 del 1970 alle imprese di Francesco Moser nel ciclismo e di Pietro Mennea e Sara Simeoni nell’atletica.
I documentari che indagano il dietro-le-quinte delle grandi imprese
Il fascino dei documentari? Rapiscono lo spettatore, tenendolo con gli occhi incollati allo schermo e con la mente altrove. Non importa che si scelga di vedere quelli che raccontano da vicino il lavoro che c’è dietro a grandi squadre, prestigiose scuderie di Formula 1 e tifoserie scatenate o quelli, più classici, che tracciano i ritratti di grandi campioni. Sicuramente sapranno essere avvincenti. Consigliamo Formula 1: drive to survive, una delle più recenti creazioni di Netflix. La docu-serie si compone di 10 episodi e, per la prima volta, ti fa “entrare” in quello che normalmente è il più impenetrabile degli sport: dalle rivalità nei paddock alla realizzazione delle monoposto del Campionato mondiale di Formula 1 del 2018.
Niente male, soprattutto per gli appassionati di calcio, First team: Juventus, sempre su Netflix. Per diversi mesi le telecamere del colosso delle serie tv hanno seguito i calciatori bianconeri dal campo d’allenamento alla partita, svelando i segreti, i successi e le fatiche nei momenti più intimi e privati. Si intitola We need lungs – I Pirenei di corsa (su Amazon Prime Video) il documentario che appassionerà soprattutto i runner. L’impresa, davvero pazzesca, è quella di Sebastiano Arlotta Tarino: 9 giorni di tempo per fare 900 chilometri di corsa per circa 60.000 metri di dislivello attraverso i Pirenei, dalla costa atlantica a quella mediterranea.
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