Non sappiamo cosa ne pensino i Cambridge della versione animata del loro primogenito. E questa volta non arrivano commenti nemmeno da Oltreoceano. Quel che è certo è che, a parecchi cittadini britannici, non è andata giù la serie animata nata dalla fervida immaginazione di Gary Janetti – lo avrete sicuramente sentito per il mitico “Will & Grace” – che regala anche la voce al principe George.
L’atteso cartoon, la cui uscita, inizialmente prevista per maggio, era stata rinviata a causa della morte di Filippo di Edimburgo, ha un titolo sibillino, The Prince, ed è composto (per ora) da 12 episodi. Si tratta di una “commedia” satirica tutta incentrata sui meccanismi che regolano la vita di Corte, visti però attraverso gli occhi del primogenito di William e Kate.
Il più grande dei fratelli Cambridge, che ha compiuto 8 anni a luglio è il terzo nella linea di successione al trono britannico ed è la voce narrante, ma soprattutto dissacrante della cartoon-serie. Ovviamente, insieme a lui ci sono anche i fratellini Charlotte e Louis, e con loro tutti i membri della Royal family, compresi Harry e Meghan che vengono dipinti come arrivisti in cerca di soldi e ville in California. Pensate che il Duca del Sussex è doppiato niente meno che dall’amico e vicino di casa Orlando Bloom!
Da Palazzo nessun commento ma ai sudditi la pesante parodia di George non è piaciuta affatto: il principe appare infatti in una caricatura considerata “troppo crudele” da parte di moltissimi utenti nonché da tutta la stampa britannica che si è unita in difesa di George descritto come un “despota prepotente e viziato”, “saccente e borioso” e “un futuro re ingiusto e tirannico”. Una rappresentazione “cattiva e ingiusta” nei confronti di un bambino, riporta il Daily Mail.
Critiche anche da parte della dirigenza Disney che ha fatto sapere «Un conto è raccontare una presunta verità ma prendersi gioco di un bambino è crudele e ingiusto», e dall’esperta reale Angela Levin che ha espresso tutto il suo disappunto dalle pagine del Guardian «È terribile e incredibilmente di cattivo gusto deridere e rappresentare il principe George, Charlotte e Louis: sono bambini che hanno bisogno di essere protetti. Si sta oltrepassando il limite…è ingiusto e disgustoso».
Viene da chiedersi: fino a che punto è corretto esporre un bambino in nome della satira? Ma soprattutto: cosa penseranno i compagni di classe di George? Avranno visto il cartoon? Tant’è, dopo documentari, film, fiction, telefilm, corto e lungometraggi sui Windsor, ora anche il primo (ufficiale) cartone animato: ma cosa faremmo senza Royal Family!