I 10 tradimenti vip più celebri, da Beyoncé a Clinton

Nell’ultimo album, Lemonade, la cantante Beyoncé urla al mondo il tradimento del marito Jay-Z. Non è semplice ammettere di aver subito numerose infedeltà sotto gli occhi di tuttie lei lo ha fatto in grande stile.

Se si parla di tradimento non si può non parlare di Bill e di Hillary Clinton. L’allora First Lady oggi in corsa per le Presidenziali, è stata pubblicamente umiliata dal suo Bill in mondovisione quando ha ammesso di averla tradita con Monica Lewinsky. 

Un altro tradimento eclatante è stato quello di Carlo d’Inghilterra: Lady Diana ha pubblicamente ammesso in un’intervista alla BBC che il suo matrimonio con il principe Carlo d’Inghilterra era “affollato” a causa di Camilla Parker Bowles, amante ufficiale del Principe e ora consorte legittima!

Hugh Grant  ha tradito la bellissima Elizabeth Hurley con la prostituta, Divine Brown. Ma la coppia si è separata nel 2000 dopo 13 anni insieme e solo dopo 5 anni dal tradimento strillato dalla stampa con tanto di immagini dell’attore colto in flagrante. 

Sappiamo tutti come è andata tra il bel Brad Pitt e la dolce Jennifer Aniston: la donna della porta accanto tradita dall’uomo dei sogni per la bomba sexy Angelina Jolie. Che poi ha sposato. E tradito naturalmente. 

Erano talmente mielosi da fare venire le carie ai denti, fino a quando Eva Longoria e Tony Parker non hanno firmato il divorzio a soli due anni e mezzo dal fatidico sì urlato al mondo. Il motivo? I ripetuti tradimenti del giocatore di basket con la moglie del suo compagno di squadra Brent Barry.

Il tradimento più chiacchierato? Quello di Jude Law  che, a un passo dalle nozze con Sienna Miller ha ammesso di averla tradita con la tata dei suoi tre figli, avuto naturalmente con un’altra donna, Sadie Frost (già tradita a sua volta con la bella Sienna). I due si sono lasciati e ripresi ma senza successo.

Cinque anni di matrimonio e tanti tanti tradimenti: Sandra Bullock ha chiesto il divorzio a Jesse James a causa delle sue infedeltà. Lui le avrebbe chiesto scusa pubblicamente, ma non è servito a niente.