Ci avevamo quasi creduto. Mancava pochissimo, e ci saremmo convinte che si può andare avanti anche se l’uomo della tua vita ti ha spezzato il cuore, che si può essere felici anche con un fidanzato di ripiego. Uma Thurman ne era la prova. Si era lasciata alle spalle il devastante divorzio dal secondo marito Ethan Hawke e aveva ritrovato il sorriso accanto ad André Balazs, ricchissimo proprietario di alberghi. «Tutti dicono che le storie di rimbalzo non sono una buona idea. La mia sorprendentemente funziona» era arrivata a dichiarare la diva, di solito riservatissima. Poi, appena un mese fa, il comunicato stampa del suo portavoce: «Uma e André si sono lasciati, ma restano amici». Altro, per vie ufficiali, non è dato sapere. Ma a New York, dove vive l’attrice, corre voce che Uma abbia confidato agli amici: «André non è il genere di uomo che una donna sposerebbe…». Di più: si dice anche che voglia riavvicinarsi a Ethan. E non solo per il bene dei loro due figli.
Come sta?
«Ho vissuto momenti peggiori… Almeno il lavoro va bene. Ho appena finito di girare un nuovo film. Indovini, si intitola My super ex girlfriend (la mia super ex fidanzata, ndr)».
E in Italia ha grande successo il musical The producers, in cui lei interpreta una svampita ballerina.
«Il mio personaggio, Ulla, è un ciclone di allegria e ottimismo. Non si prende troppo sul serio e affronta la vita senza pretese. Se fossi come lei, forse sarei più felice».
Ma Ulla non è un po’… scema?
«Pensare che le persone serene siano in realtà stupide è solo un modo per sentirsi meglio quando si è intelligenti e molto tormentate».
Lei tende a complicarsi la vita?
«Finora sì, e ci sono riuscita benissimo. Sono andata via di casa a 15 anni per diventare attrice, a 20 mi sono sposata per la prima volta, a 22 ho divorziato… Ma fare psicoterapia mi ha aiutato a trovare un mio equilibrio».
Perché ha iniziato?
«C’erano tante cose di me che non capivo. Soprattutto non sapevo perché sceglievo sempre uomini sbagliati, cosa ci trovavo in loro».
Anche il suo ex marito Ethan Hawke rientra in questa categoria?
«Considerato che abbiamo divorziato, dovrei rispondere di sì. Ma con Ethan ho vissuto i sette anni più felici della mia vita. E per i nostri figli lui è il migliore papà che esista».
Cosa è andato storto?
«Ci ho pensato e ripensato, ma non sono ancora riuscita a capirlo bene».
Il fatto che il suo ex marito l’abbia tradita, e che la cosa sia finita su tutti i giornali, non c’entra?
«Dei pettegolezzi non ho mai parlato, e continuerò a non farlo. Quando un matrimonio fallisce, comunque, la colpa non è mai di uno solo».
Adesso che rapporto ha con Ethan?
«Stiamo cercando di crescere i nostri figli insieme. Per il loro bene».
Ma lei sta bene?
«La situazione è complicata. Il tempo aiuta, anche se dentro di me c’è una ferita che forse non si rimarginerà mai del tutto… Vorrei tornare a vedere in Ethan l’uomo che ho sposato».
Accanto ad André Balazs lei sembrava di nuovo felice. Cos’è successo?
«Le relazioni finiscono. Ma André resta un uomo fantastico».
Le pesa essere single a 35 anni?
«Quasi 36, per la verità. Comunque, no. Se le dicessi il contrario, i miei migliori amici mi toglierebbero il saluto: mi hanno fatto giurare che non mi sarei sposata per la terza volta».
Single, mamma, attrice. Come riesce a dividersi in tre?
«Così come ci riescono tutte le madri single che lavorano: riducendo al minimo il tempo per me. Prima leggevo tanto, ora finisco a stento un libro al mese. Però ho sempre paura di sbagliare, perché sul set penso ai bambini e a casa ripenso a quello che ho fatto sul set. L’unico momento di calma l’ho avuto quando è nata Maya: per due anni ho lavorato pochissimo».
Mentre subito dopo l’arrivo di Levon era alle prese con spade e arti marziali per girare Kill Bill.
«Non mi ci faccia pensare! In tre mesi ho dovuto perdere i 25 chili che avevo messo su in gravidanza».
Allenamenti a parte, come ha fatto?
«Ho seguito la dieta di una nutrizionista: uova a colazione, pollo e spinaci a pranzo, salmone e verdure a cena. La consiglio a tutte le donne che vogliono perdere qualche chilo».
La divina Uma ha qualche altro consiglio per noi comuni mortali?
«Non assumetevi tutte le responsabilità di questo mondo. Non chiedete scusa ogni cinque minuti. E non sentitevi sempre in colpa perché non riuscite a fare tutto. È assurdo darsi continuamente la croce addosso».
Lei li mette in pratica?
«Dopo anni di auto-tortura, ora sì».
Il personaggio
Uma Thurman nasce a Boston, negli Usa, il 29 aprile 1970. Suo padre, Robert Thurman, è
il primo americano diventato monaco buddista. Sua madre, la modella svedese Nena von Schlebrugge, è stata musa di Dalí. A 20 anni Uma sposa il collega Gary Oldman, a 22 divorzia. Nel 1998, dopo una convivenza di due anni, ci riprova con l’attore Ethan Hawke. La coppia, che ha due figli (Maya Ray, 7, e Levon Roan, 5) si scioglie nel 2003: lui ha tradito lei con una modella. Dopo una relazione di un anno con l’albergatore André Balazs, 48, ora Uma è single.
I suoi successi
Uma Thurman lascia la scuola per il cinema a 15 anni. A
18 si fa notare ne Le relazioni pericolose. Ma è Pulp Fiction
di Quentin Tarantino (dove
lei sfoggia un indimenticabile caschetto nero) a renderla
una star. E un’icona. Sul set di Gattaca Uma conosce Ethan Hawke. Dopo il matrimonio e due figli, la Thurman torna alla grande. Sbanca il box office
a colpi di arti marziali nei due episodi di Kill Bill, balla con John Travolta in Be cool, recita con Meryl Streep in Prime.