La prima cosa che noti di Vanessa Incontrada è che ha tantissime lentiggini, ma solo una, o forse due, sulla fronte. La seconda è che, pur essendo senza trucco, è bellissima. Alla faccia di chi l’ha accusata di essere ingrassata in gravidanza, argomento che affronteremo più avanti. La terza è che gesticola molto: muove le mani, alza le braccia e in alcuni momenti mi stringe addirittura un polso. Vanessa va veloce, è di fretta, chiede di chiudere l’intervista in 15 minuti, patteggiamo 30, ne faremo 40. È euforica, su di giri, perché è tornata alla conduzione dopo aver dato l’addio a Zelig. È alla guida dei Wind Music Awards dall’Arena di Verona (dove si è anche slogata una caviglia) in onda il 14 e il 21 giugno su Italia 1. Siamo al bar dell’hotel Twenty One di Roma, ordina un Sanbittèr e si mette a sedere. Piccola avvertenza: non fate caso a qualche ingenua parolaccia. La Incontrada è così: metà spagnola e metà italiana, a 32 anni è coinvolgente, a tratti esplosiva, e non ha alcuna voglia di limitarsi.
Partiamo dai Wind Music Awards: divide il palco con Teo Mammucari, uno abbastanza ingestibile.
«Teo a volte fa degli scherzi un po’ pesanti. Mi sono già preoccupata di riprenderlo dicendogli: “Mi raccomando, tratta bene gli artisti”. I cantanti devono essere protetti, non li puoi attaccare subito. Prima devi farti conoscere. Se non mi ascolta e fa battute sulla giacca o sui pantaloni degli ospiti lo ammazzo io in primis».
E se prende in giro lei?
«So improvvisare, non sono una che legge il gobbo, anche perché non ci vedo una pippa».
I Wind Music Awards ormai hanno sostituito il Festivalbar.
«Sì. L’importante però è il ritorno della musica in tv. Riunire sullo stesso palco tanti artisti, di generi diversi, è un grande merito».
Cosa ascolta adesso?
«Nel mio iPod passo da Giovanni Allevi ai Linkin Park, da Zucchero a Vinicio Capossela».
L’ultimo concerto a cui è andata?
«Tiziano Ferro. Ora vorrei vedere i Chemical Brothers e il deejay David Guetta. A me la musica piace tutta».
Non è per niente snob.
«Guarda, mi sono rotta di questo discorso. Nel mio lavoro ho sempre lottato contro chi dice: “Se fai l’attore devi fare solo il cinema” o “Se fai le fiction puoi fare solo la tv”. Le frontiere sono cadute anni fa, anche quelle mentali».
Quando tornerà a condurre un programma solo suo?
«Alla fine del 2011. Sempre su Mediaset: è ancora in preparazione. Poi mi hanno proposto due film, ma mi devo organizzare con la famiglia. E devo capire cosa sente il mio cuore».
Fa sempre quello che dice il cuore?
«Solo quello che mi dice il cuore».
È per questo che ha lasciato Zelig?
«Dopo sei anni avevo bisogno di cambiare, avevo dato tutto ciò che potevo all’interno del programma. Il bello della vita è rischiare non sapendo dove vai a parare. Poi non si sa mai, magari fra due anni ci ritorno. Il lavoro è un po’ come l’amore, gli amori vanno, vengono…».
È vero che le avevano proposto di presentare il Festival di Sanremo?
«Una voce era arrivata, sì. Ma si vede che non era ancora il momento».
A proposito delle esigenze familiari: adesso suo figlio ha quasi 3 anni.
«È un bambino aperto, indipendente. Ora ripete spesso: “Perché?”, “Come?”. L’altro giorno guardava la copertina di un giornale e, indicando la mia foto, ha esclamato: “Che paura!”. Mi diverte come una pazza. Quando fa i capricci gli dico: “Vai in camera tua, pensi a quello che hai fatto, torni e mi chiedi scusa”. Una settimana fa ero piuttosto pensierosa, lui se n’è accorto e mi ha ripreso: “Ora vai in camera tua, pensi e vieni a chiedere scusa a Isal”. E poi, abitando a Follonica, a volte parla in toscano e dice cose del tipo: “Mamma, quando mi piglia il caldo mi viene un nervoso”».
Cosa significa Isal?
«Non lo so, è un nome ebreo. Si pronuncia Isàl. In Spagna si usa tanto. Una volta ho letto le polemiche su Gwyneth Paltrow che aveva chiamato sua figlia Apple. Ma scusa, avrà il diritto di chiamarla come le pare? Credimi, io tutte queste pippe sui nomi non me le faccio».
Il suo compagno Rossano Laurini…
(mi blocca subito) «È un imprenditore. Di lui non parlo. Non mi va».
State programmando un altro figlio?
«Scriva così: chissà…».
Non è che ha ancora paura delle critiche ricevute dopo la gravidanza?
«Mi hanno accusato di essere ingrassata. Sono state polemiche di una bassezza infinita. Ma finché con le mie parole potrò trasmettere forza a tutte le mamme che vengono attaccate per avere messo su qualche chilo, continuerò a difendermi e a difenderle. È inconcepibile l’ipocrisia di una società che vuole sconfiggere l’anoressia e poi attacca una donna solo
perché è ingrassata. Lo sa perché l’hanno detta? Un giornale di gossip ha tirato fuori questa accusa perché sul mio conto non possono inventare niente, ecco».
Ora come mantiene la forma?
«Facendo sport, tanto. Stando attenta a quello che mangio ed evitando queste cagatine per esempio» (indica i salatini sul tavolo).
Dopo la gravidanza, a causa del cambiamento fisico, non ha mai avuto paura di essere tradita?
«A prescindere dai chili di troppo, se una persona la ami, la ami. Punto. E io e il mio compagno ci amiamo incondizionatamente. Quindi non mi sono mai posta il problema».