Durante lo show “20 anni che siamo italiani” condotto in tandem dall’inedita coppia Incontrada-D’Alessio, la bella e dolce Vanessa ha emozionato tutti e fatto scendere qualche lacrima anche alle più dure con un monologo che è stato davvero toccante: un messaggio rivolto a tutte le donne ma in primo luogo a se stessa. “La perfezione non esiste. Magari me lo avessero detto prima. Sai quanto tempo ho passato a cercarla?“. Parole forti che provengono direttamente dalla sua esperienza personale e dal lungo percorso affrontato per superare il dolore provocato dai commenti sul fisico ricevuti sui social ma anche da parte di qualche rivista e sito web nel corso degli ultimi anni, soprattutto durante e dopo la gravidanza. In un momento che per una donna è già tanto delicato, Vanessa Incontrada è stata più volte attaccata per le sue morbide forme e per il peso accumulato rispetto ai suoi 20 anni e a quando aveva iniziato la carriera di modella.
Ma quante di noi possono dire di riuscire ad entrare nei jeans che indossavano all’università? Io no di certo. E allora non vi sembra troppo pretenzioso aspettarsi che il tempo non passi e non influenzi il fisico di ciascuna di noi? Vanessa ha subito soffrendo, in silenzio, le cattiverie che le venivano rivolte (spesso da noi donne) e ha dovuto lavorare molto su se stessa per accettarsi e amarsi per come stava cambiando, ma oggi è più forte e più serena soprattutto grazie all’aiuto del marito Rossano e del figlio Isal, e ha deciso di regalare a tutti un bell’esempio di accettazione e parole su cui riflettere.
«La perfezione non esiste, lo so che non dico una grande novità ma io lo voglio dire, lo voglio gridare, lo voglio urlare. La perfezione non esiste bisognerebbe inserirla tra i primi insegnamenti: lavati le mani prima di mangiare, non dire parolacce e la perfezione non esiste. Sai quanto tempo ho perso a cercarla… è come l’amore: pensavo di dover essere perfetta per trovare l’uomo della mia vita, per piacergli, perché si innamorasse di me … alla fine ho trovato un uomo molto speciale, lui, mio marito, Rossano, che mi ha detto una cosa che mi ha fatto molto ragionare: devi sorridere per i tuoi difetti. Ed è vero, si è preso il pacchetto intero, pregi e difetti. Io ho fatto la stessa cosa con lui o almeno ci stiamo provando».
Poi l’attrice, conduttrice e modella (vogliamo sottolinearlo con orgoglio?) nel suo monologo ha guardato ai momenti difficili che ha dovuto attraversare: perché le parole fanno male più di certe pugnalate; perché partono da un telefonino e arrivano dritte allo stomaco; perché non si pensa mai a chi sta dall’altra parte.
«A volte vorrei parlare alla Vanessa di 20 anni fa e darle un piccolo consiglio “Vane, smettila di essere diversa da quello che sei! Perché tanto la perfezione non esiste”. Io volevo sempre diventare ciò che non sono, tutti mi volevano diversa, tutti ma tutti chi? Ho perso tempo a cercare di essere giusta, dimenticando di essere felice, perché pensavo di essere sbagliata agli occhi degli altri, se fossi nata negli Anni 30 o negli Anni 50, quando il modello femminile era morbido sarei stata perfetta però vivo nel Duemila! E avere le forme è ritenuto sbagliato e per questo io dovrei vergognarmi. Pensate se fossi nata in Colombia sarei potuta essere la musa di Botero! Anzi maestro, se mi sta guardando, sono qui a sua completa disposizione».
E allora, proviamo anche noi a cambiare totalmente il nostro punto di vista, a pensare che la perfezione non esiste, come dice Vanessa, e che ciò che conta è solo quello che pensiamo di noi stesse quando ci guardiamo allo specchio!