«Ho studiato sette mesi. Ho dovuto imparare da zero, piano piano, con disciplina, dedizione. La cosa che mi rendeva nervosa e mi preoccupava era passare l’esame di musica, non deludere i fan della Callas». Lo ha detto Angelina Jolie nel presentare alla Mostra del Cinema di Venezia il film del quale è protagonista, Maria, che racconta la storia della celebre soprano. L’attrice ha illuminato il Festival, ma ha anche mostrato le sue fragilità.
Un ruolo difficile
Angelina Jolie ha rivelato che non è stato affatto facile per lei interpretare Maria Callas. Dopo avere studiato e imparato a cantare, ha provato a cantare davanti ai suoi figli. Poi davanti al regista Pablo Larrain, quindi alla Scala di Milano. «Volevo essere all’altezza», ha spiegato.
Essere Maria Callas
Maria Callas è stata la più grande cantante lirica di sempre. Ha avuto una storia fantastica ma tormentata. Nel film, Angelina Jolie interpreta la diva della musica nei suoi ultimi giorni, mostrando la sua solitudine e la sua disperazione senza la magica voce che l’aveva resa Divina al mondo. L’attrice ha spiegato di avere voluto con tutta se stessa «rispettare la sua memoria». Ha aggiunto: «Man mano che entravo nel suo mondo, approfondendo la sua storia, prendendo lezioni di canto, mi sono sentita tanto più piccola rispetto alla sua grandezza», ha aggiunto.
Angelina Jolie e Maria Callas: punti in comune
Poi Angelina Jolie ha spiegato di avere con Maria Callas «tante cose in comune, soprattutto la vulnerabilità». Entrambe sotto pressione dei media e con la privacy da difendere a fatica, protagoniste di mondi che non perdonano. Come quando i critici furono impietosi con la soprano, afflitta da dermatomiosite, che lottava per riavere la sua voce.
Gli ultimi anni difficili
Nel film Maria Callas appare sofferente, sopraffatta dalla solitudine, consapevole delle proprie ferite, magrissima, dipendente dalle medicine che sua sorella, interpretata da Valeria Golino, le invia in segreto. La pellicola mostra il suo rapporto pessimo con la madre, il ricordo doloroso di quando era un’adolescente grassa con la voce da usignolo che cantava per i tedeschi di un piccolo paese occupato durante la guerra, e che sua madre concedeva loro per denaro.
Il padre truffaldino, la povertà, i lussi e gli eccessi arrivati con la fama. Ma anche il controverso grande amore per il milionario Aristotele Onassis, che la lasciò per sposare la vedova Kennedy. E poi il dolore per il figlio morto appena nato.
Dieci minuti di applausi per Angelina Jolie
Il film ha emozionato il pubblico di Venezia. Al termine della proiezione, la sala ha omaggiato Angelina Jolie con un lunghissimo applauso, circa dieci minuti. L’attrice non ha nascosto la sua commozione, non è riuscita a trattenere le lacrime. Per fortuna, a consolarla e omaggiarla ci ha pensato Pierfrancesco Favino, che nel film diretto da Larrain interpreta il maggiordomo di Maria Callas.