Sulla cartina dell’Europa l’Alto Adige si trova proprio al centro, ecco perché i suoi abitanti considerano la loro terra come l’ombelico del mondo. Non hanno torto: qui, nel 2018, sono arrivati 7 milioni e mezzo di turisti soprattutto da Germania, Italia, Svizzera e Austria. Tutti catturati dal fascino delle Dolomiti, da piste da sci e sentieri per il trekking. Ma se alcuni luoghi sono più conosciuti, ce ne sono altri dove puoi ciaspolare o passeggiare in solitudine. Le valli di Tires e Ciamin, per esempio, sono perfette per una vacanza nella natura, con la neve o sotto il sole.
Fin sotto al Catinaccio
Parallela alla Val d’Ega a sud e alla Val Gardena a nord, la Val di Tires regala una delle viste migliori sulle cime maestose del Catinaccio e dello Sciliar. Se le guardi al tramonto puoi scoprire cos’è “l’enrosadira”, il fenomeno per cui le pareti rocciose formate dalla dolomia riflettono i raggi del sole colorandosi di rosa, rosso e viola. La spiegazione scientifica è legata alla composizione della roccia, ma ce n’è una leggendaria che ha come protagonista il re dei nani Laurino: puoi chiederla alla gente del posto, ognuno conosce una versione diversa.
Per vedere le cime da vicino, preparati a fare un’escursione con le ciaspole di due ore. Prendi la forestale che parte dal parcheggio al passo Nigra. Il primo tratto sale dolcemente, poi l’ascesa si fa più impegnativa per venti minuti, fino a tornare in piano proprio sotto il Catinaccio con la Croda di Laurino e le Torri del Vajolet. Da lì, se volgi lo sguardo a sinistra puoi vedere lo spettacolo dell’arco alpino con il Latemar, il Corno Bianco e Nero, il gruppo dell’Ortles (la vetta più alta dell’Alto Adige) e il Tonale. Dopo una sosta alla Malga Haniger a base di canederli in brodo e Kaiserschmarren, la frittata dolce con marmellata, puoi riscendere a valle.
Prima di partire, chiedi all’albergo le condizioni del meteo (con la neve non si scherza); in alternativa cerca una guida (Artur Obkircher accompagna gruppi, da 200 euro al giorno).
Se vieni qui d’estate Con i bambini è bello fermarsi al pratone della Malga Messner Joch: non dimenticate il binocolo per vedere cervi, conigli selvatici, camosci e aquile.
Dritti alla Punta Völsegger
Un’altra escursione breve, ma più intensa (sono 600 metri di dislivello), è quella che ti porta dai Bagni di Lavina Bianca alla baita Tchafon e poi alla Punta Völsegger. Il percorso parte da una larga forestale, ma si trasforma presto in un sentiero che si inoltra tra pini, abeti e cespugli di erica. Quando esce dal bosco, regala una splendida vista sul Latemar. Sul tracciato puoi fare una deviazione al laghetto Wuhnleger Löschteich o prendere il sole alla malga che si affaccia su Val Sarentino, Valle Isarco e altopiano del Renon (ora è in ristrutturazione quindi porta il pranzo al sacco).
Se vieni qui d’estate Proprio all’inizio del percorso, sui prati della malga Proa, si tiene la Berglertafel, una lunga tavolata dove puoi gustare i piatti migliori degli alberghi della Val di Tires. Non manca la musica dal vivo eseguita dai Nice Price, vivace band locale di musica folk irlandese e americana. Il prossimo appuntamento è per il 16 luglio (i posti sono 200 ma vanno a ruba, per iscriverti monitora il sito seiseralm.it).
Se ti piace la musica, c’è un appuntamento anche in primavera, dal 18 al 22 marzo, a Castelrotto, Siusi, Fiè e Tires puoi vedere i concerti gratuiti di Swing on snow.
Nei boschi intorno al Lagetto di Fiè
Pattinare sul laghetto ghiacciato di Fiè e sentirsi in una favola è un attimo. Circondato dai boschi (dove in primavera puoi fare piacevoli camminate anche con il passeggino) e sovrastato dal massiccio dello Sciliar, con la Punta Santner, lo specchio d’acqua alpina è grande abbastanza per muovere i primi passi sulle lame (si noleggiano per 5 euro all’ora al chiosco).
Il 20 marzo puoi partecipare all’escursione Schupfnudl organizzata dall’ufficio turistico di Fiè: imparerai a fare curling sul lago, scoprirai la storia di questi luoghi e gusterai i tradizionali gnocchi con marmellata di sambuco (15 euro).
Se vieni qui d’estate Il lago è così limpido che riflette tutte le cime che lo sovrastano e la gente del posto viene qui per un bagno rinfrescante. Per esplorare i boschi intorno, invece, puoi raggiungere la malga Tuff Alm a piedi o su una carrozza trainata da cavalli.
Organizzati così
L’HOTEL CHE RISPETTA L’AMBIENTE
A Tires, proprio ai piedi del Catinaccio, l’albergo Cyprianerhof organizza escursioni con le ciaspole, skisafari, arrampicate e discese in slittino. D’estate uscite in mountain bike, passeggiate e running. Attento all’ambiente, l’hotel ha una politica di risparmio energetico e idrico, usa detersivi eco e serve piatti con i prodotti della zona: il latte viene da Vipiteno e Lagundo, le mele dal Renon, le uova da Monte San Pietro. La Spa ha saune all’argilla e al legno di pino cembro. Costa da 126 euro a testa al giorno per minimo 5 giorni in mezza pensione con merenda.
IL LIBRO DA AVERE
Oltre i 1.000 metri ci si dà del tu, i ramponi vanno lasciati fuori dalla malga e i canederli non si tagliano col coltello (se no lo chef si offende). Sono solo tre delle regole non scritte da sapere. Le rivela Sopravvivere in Alto Adige (Folio).