«Quello che fa più male quando sei un bambino e gli adulti non ti rispettano, è che nessuno si accorge del tuo dolore». Vittoria Puccini riassume con queste parole il senso della nuova fiction di cui è protagonista: Non mi lasciare, che il lunedì in prima serata su Rai 1 (poi su RaiPlay) affronta il delicatissimo tema degli abusi sui minori.
Abusi sui minori, un argomento attuale
Vittoria Puccini interpreta Elena Zonin, vicequestore che si occupa di crimini informatici e da anni insegue una rete di pedofili che rapisce bambini fragili o provenienti da famiglie disagiate per venderli sul web. Un giorno viene chiamata a Venezia, la città dove è cresciuta, per seguire il caso di un ragazzino annegato in Laguna, apparentemente suicida. E mentre le indagini diventano ogni giorno più complesse, dovrà mettersi in gioco anche personalmente. «Ho amato questo progetto per la sua tematica difficile, importante, coraggiosa» racconta l’attrice, affiancata da Alessandro Roja nei panni di Daniele, grande amore di gioventù di Elena, e da Sarah Felberbaum nel ruolo di Giulia, la moglie di lui.
Un appello per tutti
«Come madre di un’adolescente (Elena, sua figlia, è nata nel 2006 dalla sua unione col collega Alessandro Preziosi, ndr), ho tante preoccupazioni rispetto ai pericoli del web» continua Vittoria Puccini. «Tuttavia ho capito quanto sia importante per un genitore non aver paura di affrontare la realtà e parlare coi propri figli per comprenderli e sapere come aiutarli».
La sceneggiatrice Maddalena Ravagli, che per la stesura della fiction ha potuto contare sulla collaborazione della Polizia Postale e della Direzione centrale anticrimine, sottolinea: «In Italia scompare un minore ogni giorno, e spesso si tratta di un bambino ai margini, di cui nessuno si occupa. Questo nostro lavoro vuole essere un appello rivolto a tutti, per proteggere l’infanzia».