Con i royal fan ancora “sconvolti” dalla pubblicazione di Finding Freedom, il volume uscito in agosto e avallato dai duchi di Sussex che racconta la loro verità sul divorzio reale, un’altra biografia è destinata a offrire nuovi spaccati sul malfunzionamento della famiglia reale. E soprattutto su quella lotta fraterna che Diana (e scommettiamo neppure Carlo) non avrebbe mai voluto per i suoi due figli. Battle of Brothers: William, Harry and the Inside Story of a Family in Tumult, si concentra sul rapporto tra William, duca di Cambridge e Harry, duca di Sussex.
Essendo cresciuti sotto gli occhi dei sudditi e avendo affrontato così presto il trauma della tragica morte della madre, i principi, che hanno dovuto superare molti ostacoli nella loro vita pur sempre dorata, si sono comunque spalleggiati, sostenuti e aiutati a vicenda. Anche quando è arrivata Kate il loro rapporto non è cambiato. Anzi, Catherine Middleton ha instaurato con il cognato un legame fraterno. Fino all’arrivo di Meghan Markle, quando i fratelli hanno scelto di prendere strade diverse. Molto diverse. Con William che segue senza alcuna sbavatura il libro delle regole preparandosi a diventare Re un giorno, ed Harry che invece decide di lasciarsi la vita reale alle spalle per una nuova esistenza con la sua duchessa negli Stati Uniti evocando quel 1936 che ancora oggi fa tremare la Monarchia..
In Battle of Brothers (l’evocativo titolo dice già molto) lo storico biografo britannico Robert Lacey – esperto reale che ha fornito consulenze preziose per The Crown – approfondisce il rapporto tra i due figli del principe Carlo. Esamina gli eventi che circondano la Megxit, dalla veloce “fuga” in Canada alla reazione dei membri senior della Famiglia reale, dalla rapida evoluzione della relazione di Harry con l’attrice di Suits, a ciò che è realmente accaduto durante il famoso vertice di Sandringham quando William si rifiutò di unirsi a Harry e alla regina per il pranzo prima del pow-wow in biblioteca. Scritto con la collaborazione di un insider di alto livello, il libro descrive nei dettagli lo scontro tra i due fratelli ancora in atto nonostante qualche tiepida telefonata e i messaggi di auguri su Instagram.
Ecco alcuni estratti della biografia in uscita il 15 ottobre e pubblicati sul Daily Mail a puntate negli ultimi giorni.
Harry era il preferito della Regina
Lacey scrive che «Elisabetta II aveva sempre avuto un debole per il duca di Sussex ed era stata deliziata dall’arrivo di Meghan nella sua vita e nella famiglia». Purtroppo l’impulsività della coppia ha preso letteralmente il sopravvento sul buon senso!
William ha chiesto a zio Charles di impedire a Harry di sposarsi
Quando William era preoccupato per il ritmo che stava prendendo la relazione tra Harry e Meghan, si è rivolto direttamente al fratello della sua defunta madre – il Conte Charles Spencer – per chiedere aiuto. Lacey racconta: «Di tanto in tanto il fratello minore di Diana aveva fatto da padrino a entrambi i ragazzi e, proprio prima del fidanzamento tra Harry e Meghan, zio Charles era stato interpellato da William. Il risultato dell’intervento di Spencer? Un’esplosione di collera: Harry non solo si rifiutò di rallentare ma era furioso con suo fratello per aver trascinato altri membri della famiglia nella discussione.
La regina ha suggerito a Harry e Meghan di trasferirsi in Africa
Lacey sostiene che la Regina abbia lavorato con il suo ex segretario privato Sir Christopher Geidt e l’ex diplomatico Sir David Manning «per elaborare un piano per portare senza “effetti collaterali” Harry e Meghan fuori dal Paese per un periodo di tre anni e garantire a tutti una pausa. Si sperava così di raggiungere una soluzione che avrebbe offerto sia onore che responsabilità alla coppia garantendo loro un ruolo nell’amato Commonwealth mentre placava il desiderio di Harry e Meghan di vivere un’esistenza “ordinaria”.
Harry ha lottato con la sua salute mentale
Uno dei più grandi sostenitori di enti di beneficenza per la salute mentale, il Duca di Sussex, ha avuto lui stesso problemi con la malattia mentale: «Probabilmente ero stato molto vicino a un crollo completo in numerose occasioni», ha raccontato Harry mentre William gli consigliava la terapia. Addirittura Cressida Bonas, la sua ex fidanzata, è arrivata a dire che il principe «è un giovane danneggiato e ossessionato da sé stesso».
Harry e Meghan e la nascita di Archie
La coppia ha rotto con il protocollo reale «per l’annuncio della nascita di Archie, che a differenza di ogni altra nascita reale dei tempi moderni è avvenuta in totale segretezza». E non basta. Lacey continua: «Questo è stato seguito dal rifiuto di rendere pubblici i nomi dei padrini. È infatti previsto che tutti i Royal Baby fino al settimo in linea di successione al trono debbano rendere pubblici i loro padrini o madrine. Harry non è riuscito a comprendere una questione così fondamentale».
La famiglia reale contro il business firmato Sussex
Il libro riconosce che «Non c’era nulla di intrinsecamente tabù nel fatto che i reali vendessero qualcosa per generare fondi», citando il negozio di souvenir di Buckingham Palace e i prodotti Duchy Originals del principe Carlo. Lacey spiega, tuttavia, che «le domande non vennero approvate perché un conto sono i Duchy Digestives, un altro le sessioni di terapia personale firmate Sussex Royal!”
I Royal Senior non sono stati consultati
Quando la coppia ha intentato causa contro News International, il gruppo Mirror e Associated Newspapers durante il loro tour in Africa del 2019, i membri “anziani” della famiglia reale non sono stati informati in anticipo. Lacey scrive: «La coppia si è da subito schierata contro tre delle più grandi società di media britanniche, senza prima parlare con la Regina o il principe Carlo» che si sono detti devastanti dalla scelta. Carlo pensava di aver trovato in Meghan (dopo averla accompagnata all’altare) una compagna perfetta per Harry invece…
La famiglia reale non era pronta all’annuncio dei Duchi di Sussex
Lacey spiega che «Lo shock mediatico non è stato nulla in confronto allo sgomento e la rabbia provati all’interno del Palazzo (anzi, dei palazzi) a cui il Principe Harry aveva dato solo nove (sì, avete capito bene) minuti di preavviso prima di diffondere la notizia».