Fin dalle prime note Anastasio è stato il favorito di questa dodicesima edizione di X Factor. E tutto è andato secondo copione con una vittoria annunciata findalle Auditions. Marco Anastasio, originario di Meta di Sorrento, 21 anni, e fiere origini campane, era arruolato nella squadra Under Uomini della pittoresca Mara Maionchi che non ha mai negato la sua passione per il ragazzo sostenendo dall’inizio alla fine.
Gli esordi
Anastasio (sì, è il suo cognome il nome d’arte) è un autodidatta, profondamente legato al rap: ha iniziato facendo freestyle, poi ha conosciuto un produttore con cui ha iniziato a collaborare e con cui ha registrato il suo primo EP, pubblicato solo su YouTube. Nel frattempo, come ha ammesso lui stesso anche durante la sua esperienza televisiva, vuole continuare gli studi e laurearsi in Agraria (ma gli mancano solo quattro esami), perchè non si sa mai come va la vita. Ma nel frattempo si gode il successo del suo singolo, La fine del mondo, canzone con cui si è presentato ai casting, che è stata già premiata con il disco d’oro.
La strada (non) spianata
Durante questi mesi in Tv abbiamo imparato a conoscerlo: intanto sappiamo che non ha scelto la strada spianata dalla famiglia – il padre Teodoro, e il nonno, Salvatore, sono avvocati civilisti mentre lo zio Ernesto è Gup al tribunale di Santa Maria Capua Vetere – e questo gli fa onore!
Il nome d’arte
Inizialmente si era messo in gioco con il nome “Nasta”, chiaro diminutivo di Anastasio, ma l’ha cambiato spiegando sul suo profilo Facebook le motivazioni, anche questa da encomiare per un ragazzino di 21 anni che ha dimostrato di essere già più uomo di quello che la gente pensa. “Come vedete ho cambiato nome ma la sostanza e la filosofia con cui mi dedico alla musica e la scrittura rimarranno invariate. La scelta viene da una motivazione molto semplice: Anastasio è il mio cognome, ed io vorrei essere semplicemente me stesso, la sincerità paga e io francamente non ho voglia di costruirmi un personaggio. Nasta era figo, Anastasio sono io“.
La passione per il Napoli, Maradona e Sarri
Durante il talent non ha mai fatto mistero della sua passione calcistica per il Napoli, per Maradona (si è persino tatuato il volto dell’ex campione) e soprattutto per Sarri e il suo carattere passionale: “Lo faccio per passione, come Maurizio Sarri. Niente giacca e cravatta, come Maurizio Sarri. Io con la barba sfatta, come Maurizio Sarri“. Anastasio ha persino dedicato un suo brano, “Come Maurizio Sarri“, all’ex tecnico del Napoli che a sua volta gli ha regalato la sua sigaretta autografata.
Le simpatie politiche
E poi ci sono le sue posizioni politiche – che sicuramente faranno discutere. Marco Anastasio segue infatti sui social CasaPound, Lorenzo Fontana, Donald Trump e Matteo Salvini e, in un post , Anastasio attacca Macron e la sinistra per le sue politiche sulla gestione degli immigrati. Riuscirà la buona musica ad andare oltre?