Il rapper, classe 1989, è sicuramente la star di questa stagione: durante le selezioni, infatti, oltre che per i battibecchi sui social si è fatto notare per l’insospettabile sensibilità. Ha pianto tanto, si è emozionato con i concorrenti in gara e si è dimostrato un personaggio televisivo particolarmente riuscito.
A lui sono stati affidati i tre ragazzi della categoria Under 24, tra i quali il tatuatissimo Federico (questo il suo vero nome) sostiene ci sia il vincitore.
Lorenzo Fragola, siciliano, 19 anni: è lui quello che ha fatto piangere Fedez e ha ottenuto l’en-plein di consensi dei giudici dopo essersi esibito con un brano da lui composto.
Il suo è uno stile semplice e pulito, eppure moderno, come non ha mancato di sottolineare l’attento Morgan. Il suo modello è Domenico Modugno, “l’ultimo artista a cantare veramente le parole”.
Leiner, origini colombiane, naturalizzato italiano, è il più giovane talento in gara: e talento lo è per davvero.
Dall’età di sei anni vive a Vicenza, dove la famiglia lo ha spinto sin da piccolissimo a percorrere la via della musica: ha infatti studiato canto, ballo e pianoforte.
X Factor per lui è il primo palco “ufficiale” sul quale si esibisce, ma sembra trovarsi già decisamente a suo agio.
Appena salito sul palco, Marco Cappai – in arte Madh, acronimo di My advice doesn’t help – è stato tacciato da Morgan come la fotocopia di Marco Mengoni (ex concorrente di X Factor) salvo poi essere scelto ugualmente dal capriccioso giudice.
La vocalità barocca del giovane sardo ha invece convinto subito Victoria e Fedez, entusiasti delle sue qualità. L’unico a non appassionarsi è stato Mika: “Troppo manierismo – ha sentenziato – dovresti semplificare le tue performance.”
Per il secondo anno di fila, il libanese Mika torna a vestire i panni del giudice nell’edizione italiana di X Factor.
Con il suo italiano sorprendentemente fluido ma dal delizioso accento straniero, Michael Holbrook Penniman Junior ha conquistato velocemente i telespettatori nostrani: mai inutilmente critico, ma sempre propositivo e pungente, è stato il giudice-rivelazione della scorsa edizione.
Quest’anno ha una categoria difficile, quella degli over 25. Il suo obiettivo? Rispolverarla per benino e renderla contemporanea.
Emma Morton è scozzese ma vive da cinque anni in Toscana con il compagno Luca e la loro bimba Billie, che lei annovera come prima fonte di ispirazione.
Ha conquistato i giudici di X Factor con la ricercatezza dei suoi look vagamente anni Cinquanta e, naturalmente, la sua voce.
Portatrice sana di eclettismo musicale – nel suo iPod convivono infatti Paolo Nutini, Billie Holiday, Dr. Dre e Tom Waits – è uno dei personaggi femminili più interessanti della nuova stagione del programma.
Mario Gavino Garrucciu ha 34 anni e pur non avendo molto dell’apparenza della pop-star, ha dalla sua l’indubbio talento canoro.
Suona già in vari locali della sua zona e ha convinto la giuria per la sua semplicità, ma anche per la sua determinazione.
È ad X Factor per cercare di far diventare la passione per la musica, che lo anima da sempre, in un lavoro a tutti gli effetti.
Fedez non è l’unico rapper ad X Factor, quest’anno. Marco Boserup, in arte Diluvio, viene da Roma e ha dichiarato di aver scelto il suo pseudonimo un po’ per scherzo, un po’ per caso.
Di lui ci piace l’attitudine rilassata ma determinata, merito forse del curioso mix fra romanità e origini danesi da parte di padre.
Anche Victoria Cabello è alla sua prima volta nel talent-show: per ora è il più compassato fra i giudici ed è stata sicuramente oscurata dall’ascesa inarrestabile di Fedez, ma abbiamo fiducia si farà sentire.
A lei sono state affidate le donne Under 24, categoria interessante che ad X Factor può riservare molte sorprese.
Originaria di un piccolo paesino in provincia di Brindisi, Carovigno, Camilla canta sin da quando era piccolissima: non a caso si è trasferita a Milano per studiare canto.
Dice di essere capitata ai provini di X Factor per caso, mentre si trovava a Roma per vedere la mostra di Frida Kahlo.
Le piacciono tutti i grandi della musica, da Michael Jackson a John Lennon a Neil Young, e si augura di non doversi ritrovare a cantare un pezzo di Anna Tatangelo.
Ilaria ha sedici anni e viene dalla provincia di Firenze: è ad X Factor nonostante i suoi genitori non fossero troppo convinti dell’esperienza, ma lei si aspetta che questa sia la sua grande occasione.
I due unici grandi concerti a cui è stata sono stati quelli di Laura Pausini e degli One Direction, ma è stato vedendo un’esibizione di Ed Sheeran che ha iniziato a pensare seriamente di voler fare questo mestiere.
Cresciuta a ridosso della base Nato di Vicenza, dove suo padre lavora, Vivian Grillo viene da una famiglia italo-americana ed è arrivata ad X Factor con il fratello Lawrence.
Assieme a lui ha cantato Don’t you worry child degli Swedish House Mafia al provino, conquistando i giudici.
Pur dichiarando di non avere un “mito” musicale, a farla innamorare della carriera della popstar è stata niente di meno che Britney Spears.
Marco Castoldi (in arte Morgan) si presenta da sé, e si può a buon diritto definire il perno attorno al quale, nel bene e nel male, si sono sviluppare tutte le edizioni italiane di X Factor.
Quest’anno gli è capitata una categoria non semplicissima da portare avanti: quella dei gruppi. Chissà se riuscirà a vincere anche questa volta.
Gli Spritz For Five sono Rocco, Giulio, Nicola, Piero e Marco: vengono da Trieste e cantano a cappella.
Si sono formati nel 2013 e sarà interessanti vederli al lavoro insieme a Morgan. Giovanissimi e un po’ nerd, costituiscono un insieme variegato di stili e personalità musicali: si dichiarano tutti fan di Elisa, Beyoncé, Queen, Coldplay e Björk.
I Komminuet sono Francesca Monte e Pietro Iossa, rispettivamente da Salerno e dalla provincia di Napoli, e hanno conquistato i giudici di X Factor con un mash-up di un loro pezzo inedito e Virtual Insanity di Jamiroquai.
Il loro moniker significa “rottura” e si dichiarano entrambi grandi fan di hip hop, rap e r’n’b. Si incontrano nel 2013 e, a detta loro, è stato colpo di fulmine (lavorativo) immediato.
Da tenere a mente: Pietro è un polistrumentista, suona infatti chitarra, fisarmonica e pianoforte.
Pietro, Marco e Tommaso – The Wise – vengono da Riva del Garda e dicono di ispirarsi ad artisti come Fleet Foxes, Mumford & Sons e Bon Iver.
Si sono incontrati a scuola e si son fatti le ossa nei locali della loro zona, suonando anche alle feste di laurea. L’idea di formare un gruppo folk all’inizio non convinceva tutti e tre, ma poi a vincere è stata la passione comune per il genere.
Sperano vivamente di non doversi ritrovare a cantare ad X Factor una canzone degli One Direction.