Durante il primo lockdown, mentre imparavamo le regole del distanziamento sociale e ci destreggiavamo tra il pane fatto in casa e gli aperitivi su Zoom, Zendaya ha girato e prodotto in segreto un film da record: Malcolm & Marie, disponibile su Netflix, è la prima pellicola realizzata in pandemia.
Non c’è da stupirsi, perché la 24enne attrice, produttrice e modella californiana, nuovo volto di Valentino, nata da padre afroamericano e madre di origini tedesche e scozzesi, ha grinta da vendere: «In questo periodo, sul lavoro, le persone stanno imparando a sviluppare la propria creatività in sicurezza, è la stessa cosa che abbiamo fatto anche noi prima di arrivare sul set» racconta Zendaya, il cui nome significa “ringraziare” nella lingua Shona, parlata in Africa meridionale, in videocall da Atlanta, dove sta girando il terzo capitolo di Spider-Man.
Zendaya, un curriculum impressionante
Inserita già nel 2015 dal settimanale Time tra i 30 teenager più influenti negli Usa, ha un curriculum impressionante. Oltre a essere stata protagonista di serie tv e film, ha già scritto un libro, disegnato una linea di abiti e una capsule collection per Tommy Hilfiger, inciso un album e vanta persino una Barbie a lei dedicata. Mattel ha creato la bambola ispirandosi al look sfoggiato agli Oscar 2015, quando una giornalista fece commenti razzisti sui suoi rasta suggerendo che odorassero di marijuana. Zendaya le rispose con un lungo post diventato virale su Instagram, dove ha 90 milioni di follower. «C’è una linea sottile tra una cosa divertente e una irrispettosa» ha scritto. «Dire a una giovane donna che puzza di erbaccia non è soltanto un grande stereotipo, ma è pure gravemente offensivo. In genere non sento la necessità di rispondere alle critiche negative, ma certe cose non possono passare inosservate».
Sospese le riprese della seconda stagione di Euphoria
Femminista dichiarata e voce della Generazione Z, sfrutta la propria fama per parlare di ingiustizie sociali e si impegna a rappresentare la forza e la bellezza della comunità black. «Voglio usare la comunicazione per cause importanti: se la gente conosce il tuo nome, dovrebbe farlo per i motivi giusti» afferma, seria. È di ottimo umore: ha i capelli legati dietro la nuca, un abito bianco e grandi orecchini a cerchio in oro. L’inizio della pandemia l’ha costretta a sospendere le riprese della seconda stagione della serie Euphoria, in cui interpreta l’ex tossicodipendente Rue e grazie alla quale è entrata nella storia diventando, a 19 anni, la più giovane vincitrice di sempre di un Emmy.
Bloccata in casa, per la prima volta nella vita, si è sentita persa: «Da quando ho iniziato a fare questo mestiere, a 13 anni (ha debuttato come ballerina per Selena Gomez prima di diventare una star di Disney Channel, ndr), non mi ero mai fermata: farlo mi ha spinta a riflettere su chi sono al di fuori del lavoro. Non mi ero resa conto di quanto la mia professione sia una parte fondamentale della mia identità» ammette.
E così ha chiamato l’amico Sam Levinson, già creatore di Euphoria, per proporgli di lavorare insieme a quello che sarebbe diventato Malcolm & Marie. «Mentre Sam scriveva il copione ci siamo confrontati ogni giorno: ha creato questo personaggio su misura per me, pensando alla donna che sto diventando. Da anni interpreto ragazze più giovani della mia età, questo è il mio primo ruolo adulto, ed è arrivato al momento giusto».
Malcolm & Marie, il film su Netflix
Malcolm & Marie ricorda i grandi classici del cinema hollywoodiano, sia perché è girato in bianco e nero, sia perché fa pensare a Chi ha paura di Virginia Woolf?, in cui una coppia inizia a litigare e non la finisce più. Malcolm (John David Washington) è un regista che ha dimenticato di ringraziare la sua compagna e musa Marie (Zendaya) nel discorso dopo l’anteprima del suo film. Quando tornano a casa lei gli dice di esserne rimasta delusa, lui si scusa ma poi si dimostra egocentrico: sarà l’inizio di una notte di recriminazioni e confessioni.
Guarda il trailer di Malcolm & Marie:
«Amo i personaggi complicati, quelli con cui gli spettatori possono sentirsi contemporaneamente in accordo e in disaccordo. Spesso le donne sullo schermo sono “monodimensionali”, non hanno segreti né ombre e finiscono per fare da spalla agli uomini. Io voglio interpretare persone capaci di fare anche cose imperdonabili, ma per le quali il pubblico continua a tifare».
«Finora ho sempre intepretato teenager. In Malcolm & Marie mi sono messa alla prova nel primo ruolo da adulta. Mi piacciono i personaggi complicati, per i quali il pubblico tifa anche se fanno cose imperdonabili»
Malcolm e Marie si danno addosso, con toni anche violenti, e l’impressione è di assistere a un match di pugilato. Inevitabile chiederle in che modo lei reagisca di fronte alle situazioni complicate. Zendaya ride: «Nella vita sono molto più calma di entrambi, non mi interessano i rapporti sentimentali di questo tipo. Preferirei una relazione più tranquilla, dove non ti strappi i capelli quando il partner ti fa andare fuori di testa» spiega, lasciando intuire di essere single dopo la fine della relazione (mai confermata) con il collega Jacob Elordi, conosciuto sul set di Euphoria.
A differenza di Marie, lei non perde le staffe facilmente: «Posso discutere, ma senza urlare. Preferisco intavolare un dibattito, non alzo la voce con nessuno. Mentre le scene di Euphoria in cui Rue litiga con sua madre sono state estenuanti da girare, nel caso di Marie è stato un processo terapeutico, alla fine delle riprese mi sentivo più forte».
Zendaya guerriera in Dune
A ottobre ritroveremo Zendaya nei panni di una guerriera in Dune, adattamento del bestseller di Frank Herbert, accanto a Timothée Chalamet. «Tim è diventato uno dei miei migliori amici: sul set ci siamo divertiti un mondo, a volte organizzavamo delle feste nella mia camera con altri membri del cast. Il ballerino più bravo? Javier Bardem, conosce dei passi di danza davvero esagerati».
Zendaya: «Il successo ha valore solo se posso usarlo per ciò in cui credo»