Abbiamo incontrato Rose Villain – all’anagrafe Rosa Luini – per capire come si sta preparando al suo debutto all’Ariston. Ha uno stile impeccabile ed estroso che mostra subito il suo gusto e la sua originalità. Le scale dell’Ariston, si sa, sono anche tra le più attese passerelle: sorgono spontanee le domande riguardo a cosa indosserà e come si truccherà. Lei, però, non anticipa nulla: «Penso che si aspettino tutti molto più di quello che ho intenzione di fare, ma ovviamente ogni abito mi rappresenterà».
Rose Villain: di cosa parla Click boom!
La protagonista indiscussa, però, dev’essere Click Boom!, la canzone in gara del quale non vede l’ora di parlare. «Parla d’amore, ma non di cuori spezzati e di relazioni perfette» incalza l’artista senza bisogno di domande. «Racconta le dinamiche oscure che si trovano anche nelle relazioni più luminose; delle emozioni tossiche che appaiono nelle relazioni più sane».
Frena subito ogni tipo di preoccupazione: non si glorifica nessun comportamento sbagliato, nasce soprattutto dalla sua esperienza: «Io sono una donna forte e sicura, ma quando mi innamoro spesso divento più fragile, gelosa, mi annullo un po’. Ho voluto indagare su questo tipo di ombre che si nascondono anche nelle relazioni più belle». Che a molti possa non piacere l’ha messo in conto, anzi lo spera, perché allora vuol dire che ha davvero creato qualcosa di importante, che suscita domande.
Click boom!: un brano che lascia il segno
Click boom! non è un brano bomba solo per l’onomatopea da cui prende il nome, ma perché mostrerà a pieno il talento di Rose: l’inizio è quello di una ballad, in cui valorizza la sua vocalità, ma poi (boom!) parte il ritornello con un rap tanto inaspettato quanto ipnotico. «So che è un rischio andare a Sanremo con un pezzo che ha due vite, due mondi, ma io sono così» ha raccontato lei, che già nel nome contiene un ossimoro evidente: la dolcezza della rosa, la cattiveria delle spine. Perché scegliere? «Non ho paura di osare e non voglio rinunciare a nulla: voglio essere me stessa. Sono entusiasta di questo brano».
Click Boom! rappresenta Rose Villain perfettamente: è stata realizzata in collaborazione Davide Petrella e prodotta da Sixpm, all’anagrafe Andrea Ferrari, con cui Rose è sposata dal 2022. Nove anni di relazione e una simbiosi artistica che ha portato ad alcuni dei più amati successi dell’artista – da Io, me ed altri guai a Michelle Pfeiffer (con Tony Effe). «In studio siamo solo collaboratori: siamo duri l’uno con l’altra perché sappiamo quanto siamo forti e vogliamo spronarci» spiega la cantante, «poi una volta tornati a casa per lui è tutto come prima. Io invece gli metto certi musi…».
Rose Villain: da New York a Sanremo
Il suo entusiasmo traspare dalle risposte lunghe e dettagliate, dai racconti di aneddoti legati alla realizzazione del brano e di come sta vivendo questi giorni (è «molto zen»). Ha uno spiccato accento milanese, che nemmeno 14 anni a New York sono riusciti a levigare: «Penso che aver vissuto tanto in America mi abbia donato una grande ambizione dal punto di vista artistico, una ricerca del suono di qualità». Il Festival della canzone Italiana non segna una cesura nella sua carriera poliedrica e internazionale. «Mi sento molto internazionale quando faccio musica: spero che questo si senta, perché mi piacerebbe rappresentare l’Italia nel mondo, continuare lì il mio percorso e cantare ancora in inglese. Why not?».
Il suo percorso è iniziato infatti nel cuore pulsante degli States, a New York, dove ha frequentato una prestigiosa accademia musicale. Studiare musica in America significa studiarla a tutto tondo, senza la possibilità di “specializzarsi” (quello avviene dopo): ecco perché nella musica di Rose Villain le influenze sono le più disparate non solo nei testi (che mescolano citazioni cinematografiche a elementi urban, slang e di pop culture), ma anche nella tecnica.
Rose Villain: Sanremo in rosa senza quote
Il rap non è il suo unico orizzonte, ma è la cifra con cui si è fatta conoscere qui in Italia, a partire da collaborazioni come Don Medellin (con Salmo) e Chico (con Guè Pequeno e Luchè).«Penso che il rap abbia aperto tante porte a noi donne: dalle Cardi B e Nicki Minaj americane, piano piano anche in Italia le donne cominciano a voler essere più libere nel parlare della loro sessualità, mostrarsi disinibite, prendersi quello che vogliono», spiega lei.
Ma non è che un punto di partenza: non esita a pronunciarsi femminista, sogna un Sanremo dove le donne non sono più in minoranza e magari un giorno persino un podio in rosa. Probabilmente non succederà quest’anno: «Le donne in gara sono poche, ma sono tutte forti e non hanno paura di colorare fuori dalle righe. Non credo che il podio sarà in rosa perché alcuni colleghi [e amici, ndr, come Geolier e Sangiovanni] portano bravi davvero forti e spero verranno valorizzati».
Sul palco non incontrerà solo amici e colleghi, ma anche icone della musica italiana che ama e alla quale si ispira, come Loredana Bertè e Fiorella Mannoia («Se dovessi fare una cena solo con una persona sceglierei subito Fiorella!»). Però in cima al podio spera di esserci lei e basta scorrere tra le pagelle per capire che non è un sogno impossibile.
Un 2024 tutto da vivere
Dopo il Festival, per Rose Villain non servirà più sognare, perché la aspettano infiniti successi. Click Boom!, infatti, sarà il primo singolo del secondo capitolo della sua discografia: Radio Sakura. In contrapposizione con Radio Gotham (uscito nel 2023), in cui l’artista ha raccontato le sue ombre e il suo dolore, qui il nome evoca i ciliegi giapponesi e la luce ritrovata. Sarà un album pieno di gioia.
La data scelta per l’uscita del progetto è – non a caso – l’8 marzo, data che simboleggia la celebrazione delle donne e che cade proprio nella stagione dei ciliegi. Le tappe già annunciate del suo tour, invece, partiranno da ottobre e la porteranno a Firenze, Padova, Napoli e Milano. Noi non possiamo che attendere il suo arrivo sul palco dell’Ariston, dove sicuramente lascerà il segno.
Alla fine dell’incontro si capisce che ad ogni dettaglio ha pensato proprio lei: il ristorante in cui la natura diventa gourmet (lei è vegana) e il regalo che lascia a tutti prima di salutare. È una rosa rossa e bianca, bellissima, che si raccomanda di proteggere con cura. Proprio come l’artista di Click Boom!, è un fiore bello e spinoso, ma ha bisogno di amore e cura per non abbandonarsi alla sua fragilità.