È sicuramente una delle immagini più simpatiche e virali delle Olimpiadi di Tokyo. Non la celebrazione di una vittoria, non un abbraccio o un ringraziamento dopo la fatica di una gara e neanche la gioia di infrangere un record: parliamo infatti delle foto e dei video che ritraggono il tuffatore britannico Tom Daley che lavora a maglia seduto in tribuna mentre si disputa la finale femminile di Springboard.
Daley, che in quest’Olimpiade si è giù assicurato la medaglia d’oro nei tuffi sincro, sferruzzava con apparente tranquillità mentre seguiva cosa stava succedendo in acqua, e ha catturato subito l’attenzione dei fotografi: in men che non si dica, le sue foto sono diventate virali, tra messaggi di supporto e ammirazione per questo talento di 27 anni, campione del mondo nella piattaforma da 10 metri già nel 2009, ai Mondiali di Roma, e nel 2017 ai Mondiali di Budapest. Ha rappresentato la Gran Bretagna alle Olimpiadi estive del 2008, del 2012, del 2016 e del 2020, vincendo una medaglia di bronzo nella gara individuale e una medaglia di bronzo e una d’oro nel sincronizzato.
Una passione nata durante il lockdown…
Come ha scritto lui stesso lo scorso maggio su Instagram, la passione per il crochet è scoppiata durante il primo lockdown: «Se ancora non lo sapevate, sono ossessionato dal crochet! Ho iniziato poco più di un anno fa e lo trovo il modo migliore per esser “mindful”, ovvero per rilassarmi e staccare. Potete trovare le cose che faccio su @madewithlovebytomdaley», ha scritto in un post. Non contento di lavorare a maglia per conto suo, infatti, dallo scorso settembre l’atleta ha lanciato il suo piccolo marchio – che letteralmente significa “fatto con amore da Tom Daley” – per cui realizza maglioni, cappellini, coperte e vestiti per bambini.
Tecnicamente, non è un marchio vero e proprio perché non si possono acquistare i suoi prodotti, ma si può lasciare un’offerta per partecipare a un concorso: i fortunati riceveranno i risultati dello sferruzzare del tuffatore campione olimpico (forse anche il calzino “porta medaglia” con la bandiera della Gran Bretagna con cui si è immortalato su Instagram) e i ricavati andranno interamente alla Brain Tumour Charity, un’associazione che raccoglie fondi per le cure e la ricerca sul tumore al cervello, la stessa malattia di cui è morto il padre di Daley nel 2011. Non è l’unica causa cui Delay dedica la sua piattaforma pubblica: è infatti un portavoce dei diritti della comunità Lgbtq+ e si è sempre molto esposto per condannare razzismi e discriminazioni.
… che ha conquistato tutti
Per una volta, sui social i commenti sono stati incredibilmente positivi, da ogni parte del mondo, tra i britannici che lo hanno incoronato a tesoro nazionale, i commentatori cinesi che lo trovano adorabile e quelli italiani che su Twitter lo definiscono “l’uomo perfetto”, come riporta la Bbc. Merito sicuramente della simpatia che questo ragazzo, atleta fortissimo, riesce a suscitare, ma anche della popolarità sempre maggior del crochet, che proprio con la pandemia è esploso come passatempo sia tra le donne che tra gli uomini (tra le celebrity va fortissimo: sferruzzano Nicholas Hoult, Lorde, Sarah Jessica Parker, George Lucas e Uma Thurman tra gli altri). Dagli amigurumi giapponesi, i pupazzetti fatti all’uncinetto, a chi si diletta a realizzare capi d’abbigliamento ma anche bikini e accessori, il crochet vive una seconda vita, tant’è che è approdato addirittura alle Olimpiadi.