Curarsi con il sale: 3 modi di utilizzo per il benessere del corpo
L’ultimo ritrovato della medicina dolce? Sorpresa: è il sale, che ha insospettabili proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e drenanti. Sappiamo tutti che a tavola va centellinato ma sulla pelle si può tranquillamente abbondare.
Nei centri benessere specializzati in haloterapia (dal greco hal, sale), ultima moda nel mondo delle Spa, è possibile “respirarlo”.
«Una volta inalato rafforza le vie respiratorie e aiuta a liberarle dal catarro e dalle impurità dello smog» spiega Angelo Bianco, medico termale. «Ma ci sono terapie che si possono seguire anche a casa ». Vediamo le cure fai-da-te per tre problemi molto comuni.
Un bagno drenante
Grazie alle sue proprietà drenanti e purificanti, un bel bagno con il sale è un toccasana per chi ha problemi di gambe gonfie. Gabriele Zimmermann, autore di Il potere curativo di acqua e sale (Il punto d’incontro editore), consiglia di utilizzare il sale marino integrale che, oltre a cloro e sodio, contiene tutti gli 84 elementi presenti nell’acqua di mare e nel nostro corpo.
Come si fa
«Si prepara un bagno caldo a 37, 38 gradi, sciogliendo nell’acqua quattro, cinque chili di sale grosso integrale» spiega Gianluca Toccacielo, fisioterapista e naturopata, esperto di terapie con il sale. Si sta immersi mezz’ora, quindi si esce dall’acqua avendo cura di alzarsi lentamente: il caldo e l’effetto drenante possono abbassare lievemente la pressione.
Perché fa bene
Il bagno ipertonico, da ripetere due, tre volte alla settimana, è molto efficace per la ritenzione idrica. «Il sale agisce attirando all’esterno i liquidi in eccesso» prosegue l’esperto. «In più, a questa temperatura che favorisce il passaggio degli ioni salini non c’è disidratazione della pelle che, anzi, resta morbida. Questo bagno ha anche poteri rilassanti e antistanchezza».
Una soluzione disinfettante
Per aiutare la guarigione di ferite aperte, ascessi, giradito o infezioni della bocca l’ideale è fare sciacqui o impacchi con il sale.
Come si fa
«Basta preparare una soluzione salina con 2 grammi di sale (mezzo cucchiaino da caffè raso) in 100 ml di acqua tiepida (un bicchiere scarso)» dice l’esperto. «Poi si imbeve una garza e la si usa per pulire la ferita o, in caso di infezioni, la si lascia per qualche minuto. L’operazione va ripetuta almeno tre volte al giorno. Per le infezioni della bocca, come le gengiviti o quelle dovute a un intervento odontoiatrico, è sufficiente usare una soluzione salina alla stessa concentrazione per fare degli sciacqui due volte al giorno».
Perché fa bene
«Negli organismi viventi il sale raggiunge la stessa concentrazione dell’acqua marina, cioè l’1 per cento» dice Angelo Bianco. «Quando un germe viene messo a contatto con una soluzione più concentrata, per osmosi tende a perdere liquidi finché la disidratazione lo uccide. Ecco spiegata l’azione antisettica di questi sciacqui. Ma attenzione: se l’infezione non guarisce nel giro di un paio di giorni è meglio rivolgersi al medico».
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Un impacco antidolorifico
Difficoltà di digestione, crampi mestruali e persino il mal di schiena si alleviano con un impacco antidolorifico.
Come si fa
«Bisogna preparare un sacchetto di tela robusta in cui vanno versati due chili di sale marino grosso precedentemente riscaldato in un tegame o in forno» spiega Gianluca Toccacielo. Poi si chiude e si appoggia sulla zona dolente, ricoprendo con un panno di lana.
Perché fa bene
«Il sale è un minerale: accumula e cede il calore molto lentamente» continua l’esperto. «Quindi è utile in tutte le situazioni in cui si sente beneficio da un tepore profondo. L’impacco caldo favorisce la circolazione del sangue e ha il potere di rilassare i muscoli».