L’acido folico è una vitamina: la vitamina B9 che si trova in alcuni tipi di verdura come gli spinaci, i broccoli, gli asparagi e la lattuga. L’acido folico si trova anche in alcuni tipi di frutta come i limoni, i kiwi, le arance e le fragole, nel fegato, nei legumi e nei cereali. Il processo di cottura dei cibi può distruggere una buona parte dell’acido folico in essi presente.
In condizioni “normali” il fabbisogno di acido folico di una persona è di circa 0,2 mg al giorno. Nel corso di una gravidanza il fabbisogno di acido folico aumenta fino ad arrivare alla quantità di 0,4 mg al giorno: il feto, infatti, utilizza le riserve della mamma.
L’assunzione di acido folico in quantità di circa 0,4 mg al giorno, nei primi tre mesi di gravidanza e in tutto il periodo pre-concezionale è ritenuta ormai fondamentale per ridurre di circa il 50,70% il rischio di alcune malformazioni nel bambino come l’anencefalia e la spina bifida (i cosiddetti Difetti del Tubo neurale). Non solo, l’acido folico aiuta anche a ridurre il rischio di altre malformazioni congenite, come alcune cardiopatie, alcune malformazioni delle labbra e del palato, alcuni difetti del tratto urinario e di riduzione degli arti del feto. A fronte di nessun effetto collaterale.
“Se desideri un bambino o comunque non utilizzi metodi contraccettivi di sicura efficacia, fra le varie attenzioni che puoi avere, per favorire la sua salute, è di fondamentale importanza l’assunzione di acido folico”: questa la raccomandazione del Ministero della Salute.